Il trattamento contabile e fiscale dei Software - La Circolare del Giorno n. 80 del 07.04.2021

Il software non rappresenta una fattispecie standardizzata all’interno dell’ordinamento italiano, motivo per cui per il corretto trattamento civile andrà, di necessità, effettuata una classificazione per natura in base alle sue caratteristiche, intrinseche e non solo; il trattamento fiscale sarà una conseguenza della classificazione civilistica, che tradurrà il software in una voce di costo inquadrabile da un punto di vista tributario.

Con la parola software si intendono un insieme di prodotti informatici con caratteristiche anche molto diverse che posso essere acquisiti dall’azienda a diverso titolo, per periodi di tempo diversi, o anche auto-prodotto internamente.

Queste differenziate caratteristiche, insieme ad altre ancora, intrecciandosi, rendono diversificato e vario il contesto di classificazione, che dovrà essere effettuato con un adeguato livello di analisi ed attenzione

Indice

1. Inquadramento generale
2. Il software di base
3. Il software applicativo
4. Il software prodotto internamente

Sospensione degli ammortamenti 2020: disciplina e implicazioni operative - La Circolare del Giorno n. 67 del 17.03.2021

Nel bilancio di esercizio 2020, i soggetti oic adopter possono optare per la sospensione del processo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

La misura si inserisce nel solco degli interventi introdotti dal legislatore nel duplice scopo di sostenere la solidità patrimoniale delle imprese e, al contempo, assicurare una rappresentazione più aderente all’attuale scenario macroeconomico

La circolare in oggetto passa in rassegna la relativa disciplina delineandone le peculiarità ed i particolari risvolti contabili e tributari.

L’elaborato illustra inoltre degli esempi applicativi dell’istituto.

Indice

1. Profili generali
2. Ambito di applicazione soggettivo
3. Cespiti interessati
4. Obblighi derivanti dal regime di sospensione
5. Operazioni contabili
6. Aspetti fiscali e stanziamento delle imposte differite
7. Risultati attesi: implicazioni pratiche

Approvazione del bilancio 2020 - La Circolare del Giorno n. 65 del 16.03.2021

Il codice civile stabilisce che, in via ordinaria, entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, le società di capitali devono convocare l’assemblea per approvare il bilancio d'esercizio; in via straordinaria e per determinati motivi, è consentito approvare il bilancio entro il termine più lungo di 180 giorni.

Quest’anno, come già era accaduto lo scorso anno a causa dell’emergenza economico-sanitaria in corso, il legislatore è intervenuto per concedere più tempo per l’approvazione dei bilanci (180 giorni).

Una volta approvato, il bilancio deve essere depositato entro 30 giorni presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente.

Indice

1. Premessa
2. Redazione del progetto di bilancio e della Relazione sulla gestione
3. La trasmissione del bilancio all'organo di controllo
4. Il deposito del bilancio presso la sede della società
5. La convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio
6. Le sanzioni in caso di omessa convocazione
7. Tabella riepilogativa adempimenti
8. Check-list formazione bilancio

Stampa dei registri contabili entro il 10.03.2021 - La Circolare del Giorno n. 45 del 23.02.2021

Secondo quanto stabilito dall’art. 7 co. 4-ter del D.L. n, 357/1994, i registri contabili tenuti con sistemi meccanografici (od elettronici) devono essere stampati entro 3 mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Ciò significa che, con riferimento al modello REDDITI 2020 (periodo di imposta 2019), in conseguenza dello spostamento in avanti dei termini di presentazione (conseguenza delle normative emergenziali legate alla pandemia da Covid-19), l’ultimo termine per procedere alla stampa dei registri è il 10.03.2021.

Se il termine non è ancora decorso, i registri continuano ad essere considerati regolari anche in assenza di trascrizione, se risultano aggiornati sul supporto magnetico e stampati su richiesta agli organi di controllo e in loro presenza.

Indice

1. Aspetti generali
2. Precisazioni
3. Conservazione delle scritture
4. Adempimenti
5. Limitazioni all’obbligo di conservazione
6. Durata della conservazione
7. Tenuta con modalità informatiche
8. Numerazione e vidimazione
9. Conservazione elettronica e sostitutiva
10. Caratteristiche dei documenti informatici
11. Termini ordinari per la stampa
12. Registri contabili interessati
13. Imposta di bollo
14. Pagamento

Trattamento contabile della cessione del credito e dello sconto in fattura

L’art. 121, DL 34/2020 permette, per talune detrazioni sugli immobili, non solo di detrarre la spesa in dichiarazione dei redditi ma anche di cedere la corrispondente detrazione a soggetti terzi. Questi ultimi possono cedere a loro volta il credito o utilizzarlo in compensazione.

Nel caso in cui il soggetto che acquisisce la detrazione sia un titolare di P. IVA si dovrà tenere in conto che l’acquisizione della detrazione andrà registrata nelle scritture contabili.

Indice

1. Premessa
2. Il meccanismo della detrazione
3. Le alternative alla detrazione
4. Effetti della cessione e dello sconto in fattura
5. La compensazione orizzontale nel modello f24
6. Aspetti contabili della cessione della detrazione
7. Aspetti contabili dello sconto in fattura
8. Collegamenti fra cessione/sconto e regimi contabili (ordinario, semplificato, forfetario)

Il blocco degli Ammortamenti civilistici nel Bilancio 2020 - La Circolare del Giorno n. 258 del 02.12.2020

Nel 2020 le misure di contenimento della diffusione pandemica hanno obbligato molte aziende a limitare o bloccare la “normale” attività d’impresa per un periodo più o meno lungo. Da subito si è posto il problema della corretta contabilizzazione delle quote di ammortamento delle immobilizzazioni per l’anno in questione, alla luce di un non ordinario utilizzo dei cespiti.

Nel contesto del cosiddetto Decreto Agosto, il Legislatore italiano è intervenuto in modo deciso sulla questione, disponendo: la possibilità di congelamento generalizzato delle quote di ammortamento civilistico per l’anno 2020, l’iscrizione di una riserva di capitale indisponibile per un importo equivalente agli ammortamenti non imputati a Conto economico, l’obbligo di rendicontazione analitica in Nota integrativa dell’operazione e la deduzione dalle imposte sui Redditi e dall’Irap delle quote di ammortamento figurative non imputate al Conto economico.

L’intervento legislativo, seppur chiaro dal lato interpretativo, presenta alcune ruvidità tecniche e lascia non una perplessità sulla compatibilità della norma con i principi di correttezza e veridicità che sostengono il Bilancio d’esercizio.

Indice

1. Il problema degli ammortamenti 2020
2. Il congelamento degli ammortamenti civilistici
3. La riserva indisponibile
4. La nota integrativa
5. La deducibilità fiscale degli adempimenti sospesi
6. Esclusi i beni in leasing

Aumento di capitale sociale nel 2020: normativa, novità e agevolazioni - La Circolare del Giorno n. 251 del 24.11.2020

Sul tema delle operazioni di aumento di capitale sociale, per le società di capitali, il Codice civile prevede norme analitiche e chiare, proporzionate nella tutela degli interessi dei soci e della società, che possono anche essere divergenti, con delle differenziazioni in base alle specifiche fattispecie societarie.

Nel 2020, in occasione del cosiddetto Decreto Semplificazioni, come risposta all’esigenza di stimolare la capitalizzazione delle società, per aiutarle a superare la crisi economica che segue e accompagna quella sanitaria, il Legislatore ha novellato la normativa inserendo delle semplificazioni (alcune temporanee, altre a regime) per favorire questa tipologia di operazioni.

Con il cosiddetto Decreto Rilancio, nello stesso anno, sono state anche previste delle agevolazioni fiscali, sotto forma di due distinti ma collegati crediti di imposta, per soci e società, per il caso in cui lo strumento dell’aumento di capitale a pagamento venga utilizzato per sostenere le imprese entrate in difficoltà durante l’emergenza sanitaria.

Indice

1. L’operazione di aumento del capitale sociale in breve
2. Le novità del Decreto Semplificazioni
3. Le agevolazioni del Decreto Rilancio

La postergazione dei finanziamenti dei soci e degli amministratori con la disciplina temporanea 2020 - La Circolare del Giorno n. 229 del 27.10.2020

Quando previsto  dall’atto costitutivo o dallo statuto, i soci possono finanziare temporaneamente, a titolo di mutuo, la propria società con possibilità di restituzione delle somme interessate. Quando la società si trova in stato di piena salute, la restituzione di questi finanziamenti è libera; diversamente quando questa presenta una situazione di squilibrio finanziario, anche prima di un conclamato stato di crisi, i finanziamenti dei soci diventeranno postergati: sarà possibile restituirli solo dopo che saranno soddisfatti tutti gli altri creditori sociali non postergati. I finanziamenti effettuati dagli amministratori, nelle medesime condizioni, dovranno sottostare anch’essi al vincolo della postergazione. Limitatamente ai finanziamenti effettuati nel periodo che va dal 9 aprile al 2020 al 31cdicembre 2020, alla luce degli eventi eccezionali che investono ancora oggi l’economia italiana, il Legislatore  ha disposto, in via temporanea, la sterilizzazione della postergazione, per soci ed amministratori.

Indice

1. I finanziamenti dei soci
2. La postergazione
3. Le tipologie societarie interessate
4. La postergazione dei finanziamenti degli amministratori
5. La disciplina transitoria per il 2020
6. La contabilizzazione dei finanziamenti dei soci

Cancellazione dal registro imprese dopo il Decreto Semplificazioni - La Circolare del Giorno n. 216 del 12.10.2020

L’art. 40 del D.l. 76/2020, c.d. decreto semplificazioni, ha apportato delle modifiche al procedimento relativo alla cancellazione dal Registro delle Imprese delle imprese e società non più operative. In particolare:

• il provvedimento conclusivo delle procedure d'ufficio disciplinate dal D.P.R. n. 247/2004 e dall'art. 2490 co. 6 c.c., nonché ogni altra iscrizione o cancellazione d'ufficio conseguente alla mancata registrazione nel registro delle imprese, è disposto con determinazione del conservatore;
• in relazione alle società di persone, questo deve verificare, tramite accesso alla banca dati dell'Agenzia delle Entrate, che nel patrimonio della società da cancellare non rientrino beni immobili (in presenza di tali beni, dovrà sospendere il procedimento e rimettere gli atti al presidente del Tribunale);
• con riferimento alle società di capitali, in determinate ipotesi, è causa di scioglimento senza liquidazione l'omesso deposito dei bilanci di esercizio per 5 anni consecutivi o il mancato compimento di atti di gestione.

Indice

1. Liquidazione
2. Bilancio finale
3. Aspetti fiscali
4. Obblighi dichiarativi
5. Adempimenti dei liquidatori
6. Liquidazione = estinzione
7. Effetti della cancellazione
8. Rinuncia ai crediti
9. Creditori della società
10. Conseguenze processuali
11. Quando cancellare?
12. Omesso deposito dei bilanci
13. Scioglimento per non operatività
14. Procedura
15. Revoca
16. Ricorso
17. Tabella riepilogativa

Il trattamento contabile e fiscale dei siti internet - La Circolare del Giorno n. 199 del 22.09.2020

È possibile classificare i siti web in base alle loro peculiari caratteristiche di funzionamento.

Con siti internet vetrina intendiamo quei software per il web che presentano l’azienda agli utenti e pubblicizzano i prodotti o i servizi di questa. Per le loro caratteristiche e per l’obiettivo che perseguono, generalmente, le spese di implementazione di questa tipologia di siti internet sono attratte alle spese pubblicitarie, con alcune eccezioni.

Con siti internet commerciali intendiamo quei software per il web attraverso i quali gli utenti possono espletare l’intero processo di acquisto di un prodotto o di un servizio: dalla scelta, all’ordinazione, fino al pagamento. Questa tipologia di siti internet potranno avere un trattamento diversificato a seconda che l’attività commerciale svolta on line rappresenti un diverso canale della stessa attività tipica dell’azienda oppure che questa rappresenti una nuova tipologia di attività aziendale.

Oltre ai costi di acquisto dei siti internet, le aziende inevitabilmente sosterranno annualmente dei costi di manutenzione e di gestione che saranno soggetti a specifico e distinto trattamento.

Indice

1. Il quadro generale
2. La classificazione dei siti internet
3. I siti vetrina
4. Siti vetrina: un caso particolare
5. I siti commerciali
6. I portali integrati: un caso ibrido
7. I costi di gestione