alcappione
Utente
Buongiorno a tutti,
Nel 2018 a causa di dinamiche complesse, sono stato costretto a rivolgermi alla camera di commercio, per usufruire della legge 3 del 2006
chiedere un piano del consumatore al fine di rientrare di alcuni debiti collezionati con l' agenzia delle entrate.
- Nel piano del consumatore era stata inclusa una cartella esattoriale emessa dall'Agenzia delle Entrate della provincia di Varese
- Tutte le province hanno cancellato al termine del pagamento del piano di rientro, non vedevo piu nulla nel sito dell' agenzia delle entrate.
- La settimana scorsa ho ricevuto un'intimazione di pagamento relativa ad una cartella oggetto del piano del consumatore, con lo stesso identificativo, però emesso ( duplicato ) dalla provincia di como e non varese, ma l' atto è lo stesso, con lo stesso importo addizionato di interessi di mora, come se il piano, il pagamento per intero, l' omologazione da parte del giudice non ci fossero mai stati.
- Quando ho ricevuto questa intimazione di pagamento con minaccia di pignoramento del conto corrente e di quant' altro possibile entro 5 giorni, mi sono spaventato e impanicato, convinto del fatto che non era possibile fosse la stessa cartella, quindi, grosso errore, ho chiesto la dilazione e pagato la prima rata per evitare il peggio.
- nel weekend ho riesumato i documenti e scoperto che hanno fatto la moltiplicazione dei pani e dei pesci, spostandolo da varese a como.
Ho quindi contattato gli avvocati della OCC che mi hanno smarcato dicendomi che avendo io accettato il debito pagando la prima rata devo procedere o in autotutela o rivolgendomi ad un avvocato tributario, cosa che ho fatto, i quali mi hanno chiesto 600€ per assistermi nella compilazione di domanda in autotutela senza garanzie e oltre 2000€ per fare causa all' agenzia delle entrate, anche qui senza garanzia ne di successo ma assicurandomi che avrei dovuto pagare io le spese.
sono un dipendente, questa cartella è nata da un' azienda per cui ho lavorato, ora fallita che non ha pagato l' inail e mi hanno multato, ma al di la di questo, è una questione già risolta.
Vorrei un consiglio su come procedere da questo punto in poi, non so se pagare e accettare la situazione o provare a gestirela, però da quanto mi ha detto questo avvocato mi sento molto rassegnato.
Grazie.
Buona giornata.
Nel 2018 a causa di dinamiche complesse, sono stato costretto a rivolgermi alla camera di commercio, per usufruire della legge 3 del 2006
chiedere un piano del consumatore al fine di rientrare di alcuni debiti collezionati con l' agenzia delle entrate.
- Nel piano del consumatore era stata inclusa una cartella esattoriale emessa dall'Agenzia delle Entrate della provincia di Varese
- Tutte le province hanno cancellato al termine del pagamento del piano di rientro, non vedevo piu nulla nel sito dell' agenzia delle entrate.
- La settimana scorsa ho ricevuto un'intimazione di pagamento relativa ad una cartella oggetto del piano del consumatore, con lo stesso identificativo, però emesso ( duplicato ) dalla provincia di como e non varese, ma l' atto è lo stesso, con lo stesso importo addizionato di interessi di mora, come se il piano, il pagamento per intero, l' omologazione da parte del giudice non ci fossero mai stati.
- Quando ho ricevuto questa intimazione di pagamento con minaccia di pignoramento del conto corrente e di quant' altro possibile entro 5 giorni, mi sono spaventato e impanicato, convinto del fatto che non era possibile fosse la stessa cartella, quindi, grosso errore, ho chiesto la dilazione e pagato la prima rata per evitare il peggio.
- nel weekend ho riesumato i documenti e scoperto che hanno fatto la moltiplicazione dei pani e dei pesci, spostandolo da varese a como.
Ho quindi contattato gli avvocati della OCC che mi hanno smarcato dicendomi che avendo io accettato il debito pagando la prima rata devo procedere o in autotutela o rivolgendomi ad un avvocato tributario, cosa che ho fatto, i quali mi hanno chiesto 600€ per assistermi nella compilazione di domanda in autotutela senza garanzie e oltre 2000€ per fare causa all' agenzia delle entrate, anche qui senza garanzia ne di successo ma assicurandomi che avrei dovuto pagare io le spese.
sono un dipendente, questa cartella è nata da un' azienda per cui ho lavorato, ora fallita che non ha pagato l' inail e mi hanno multato, ma al di la di questo, è una questione già risolta.
Vorrei un consiglio su come procedere da questo punto in poi, non so se pagare e accettare la situazione o provare a gestirela, però da quanto mi ha detto questo avvocato mi sento molto rassegnato.
Grazie.
Buona giornata.