News Pubblicata il 26/09/2022

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200 euro autonomi: ecco decreto e istruzioni INPS

di Redazione Fisco e Tasse

In Gazzetta il decreto sul bonus 200 euro per autonomi e professionisti: requisiti e beneficiari. Nella circolare INPS anche le istruzioni sul contributo aggiuntivo



Il decreto Interministeriale attuativo   per il bonus 200 euro del DL Aiuti  destinato a lavoratori autonomi iscritti alle gestioni INPS e alle Casse private, con reddito fino a 35mila euro, è stato pubblicato sabato 24 settembre in Gazzetta Ufficiale, dopo oltre un mese dalla firma  Qui il testo .

Oggi INPS ha emanato   con la circolare 103 2022  le istruzioni  destinate agli iscritti alle proprie gestioni per il lavoro autonomo mentre per  quanto riguarda i professionisti ordinisti  le Casse avevano già predisposto le piattaforme da tempo in attesa della pubblicazione del decreto 

Per tutti gli autonomi dunque è possibile già da oggi inviare  le domande per richiedere il bonus .

Il termine di scadenza per tutti è il 30 novembre 2022

Viene precisato che  vista la novità del decreto Aiuti ter (144 2022)  che stabilisce un’indennità aggiuntiva di 150 euro per  chi ha redditi inferiori ai 20.000 euro percepiti nel 2021,  le procedure terranno conto del doppio tetto reddituale degli aventi diritto i quali, dichiarando il proprio reddito riceveranno automaticamente 200 o 350 euro .

AdePP per le Casse professionali ha anche precisato che le risorse disponibili  garantiscono la possibilità di ottenere il bonus a tutti gli aventi diritto. 

 Vediamo di seguito maggiori dettagli .

Bonus 200 euro  autonomi  di cosa si tratta 

Come noto il bonus 200 euro  istituito con il decreto Aiuti n. 50 del 18 maggio 2022 ha già raggiunto dipendenti e pensionati  per il  tramite di datori di lavoro e INPS mentre per altri  soggetti  sono  in corso la procedura di richiesta all'INPS.

Si tratta di un contributo economico esente IRPEF erogato ai percettori di reddito sotto la soglia di 35mila euro annui  L'indennità non può essere ceduta, sequestrata o pignorata ed è corrisposta a ciascun avente diritto una sola volta. Per il periodo di fruizione non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa.

Il decreto attuativo   per i lavoratori autonomi da lungo atteso,può contare su una dotazione finanziaria  implementata dalla recente  conversione del  decreto Aiuti bis n. 115 2022 da 500 a 600 milioni. 

200 Euro autonomi: beneficiari e requisiti

I beneficiari dell'indennità una tantum  oggetto del decreto ministeriale  sono:

Sulla base dei dati INPS, dovrebbero essere interessati dalla misura:

ATTENZIONE Non è possibile ottenere il bonus 200 euro autonomi se si è già goduto dell'indennità come appartenenti ad altre categorie previste dal DL Aiuti 50 2022.

Bonus 200 euro autonomi: modalità e scadenza domande

Le richieste andranno presentate all'ente di previdenza alla quale il soggetto interessato è obbligatoriamente iscritto, quindi :

  1. all'INPS per gestione separata e gestioni speciali artigiani commercianti e agricoltura, sulla propria piattaforma www.inps.it  con le modalità specificate nella circolare 103 del 26 settembre 
  2. alle Casse private, con i modelli   predisposti da parte dei singoli Enti e rese disponibili nei rispettivi siti istituzionali, dal 26 settembre (ore 12.00) al 30 novembre 2022.

ATTENZIONE   Nel  caso  in  cui  il  soggetto   interessato   sia   iscritto  contemporaneamente a una delle gestioni  previdenziali  dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e ad uno degli enti gestori  privati,  l'istanza   dovra'   essere   presentata  esclusivamente all'Inps.

Bonus 200 euro: obbligo di autodichiarazione 

Il decreto appena pubblicato precisa che 

    a)  di  essere  lavoratore  autonomo/libero  professionista,  non titolare di pensione; 

    b) di  non  essere  percettore  delle  prestazioni  di  cui  agli  articoli 31 e 32 del predetto decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50; 

    c) di non aver percepito nell'anno di  imposta  2021  un  reddito complessivo superiore all'importo di 35.000 euro; 

    d) di  essere  iscritto  alla  data  di  entrata  in  vigore  del  decreto-legge  17  maggio  2022,  n.  50  ad   una   delle   gestioni  previdenziali dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) o  degli  enti  gestori  di  forme  obbligatorie  di  previdenza   ed  assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al  decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103; 

    e)  nel  caso  di  contemporanea  iscrizione   a   diversi   enti previdenziali, di non avere presentato per il medesimo  fine  istanza  ad altra forma di previdenza obbligatoria. 

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali



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