News Pubblicata il 26/03/2009

La Cassazione limita le prove per bloccare il redditometro

Redditometro: prova contraria supportata solamente da redditi esenti o soggetti a ritenuta



La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 6813, depositata in data 20 Marzo 2009, ha affermato che, in relazione alle spese per incrementi patrimoniali rilevanti per il redditometro, la prova liberatoria a carico del contribuente deve derivare esclusivamente dalla dimostrazione dell’identità della spesa con i redditi esenti o soggetti a ritenuta a titolo d’imposta. Tale sentenza costituisce un notevole arretramento interpretativo; infatti, sempre la Corte di Cassazione, con la sentenza numero 16472 del 18 Giugno 2008, aveva precisato che il contribuente ha la possibilità di fornire qualsiasi prova contraria al fine di dimostrare che il redditometro non esiste o esiste in misura inferiore.

Ti potrebbe interessare l'e-book Redditometro 2021

Per altri prodotti  inerenti l'accertamento e la difesa del contribuente visita il Focus: Difendersi dal Fisco

Fonte: Il Sole 24 Ore



TAG: Redditometro