Domanda e Risposta Pubblicata il 12/03/2020

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Come si sceglie di aderire alla cedolare secca nel 2020?

Cosa si deve fare per scegliere e comunicare all'inquilino il regime della cedolare secca? E se il contratto dura meno di 30 giorni?



La “cedolare secca” è una modalità di tassazione dei canoni d’affitto alternativa a quella ordinaria e che può essere scelta dal locatore se sussistono certe condizioni.

In questo articolo trattiamo solo della scelta della cedolare secca e delle comunicazioni che questa decisione comporta. Per sapere cosa sia la cedolare secca, l'aliquota in corso e gli immobili che possono usufruirne leggi l'articolo: cos'è la cedolare secca per i canoni di affitto 2020?

L’opzione può essere esercitata:

È richiesta una comunicazione preventiva all’inquilino, con lettera raccomandata (non è ritenuta corretta la consegna a mano, nemmeno se sottoscritta) a pena di inefficacia dell’opzione stessa. Lo scopo della comunicazione è informare il conduttore che il locatore rinuncia all’aggiornamento del canone, anche se contrattualmente previsto, compreso quello derivante dalla variazione ISTAT. 

Attenzione: per le locazioni “brevi”, di durata complessiva nell’anno non superiore a 30 giorni, il locatore può applicare la cedolare secca direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale è prodotto il reddito, oppure esercitare l’opzione in sede di registrazione in caso d’uso o di registrazione volontaria del contratto.

Fonte: Fisco e Tasse


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