Speciale Pubblicato il 10/11/2021

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Affitti brevi: Airbnb dal 2022 raccoglierà l'imposta di soggiorno

di Redazione Fisco e Tasse

Airbnb raccoglierà e riverserà l'imposta di soggiorno. I comuni e gli enti interessati dovranno registrarsi ad una piattaforma. Vediamo come fare



Oggi 10 novembre, in occasione dell’Assemblea annuale di ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani, in corso a Parma, Chris Lehane, Senior Vice President of Global Policy and Communications di Airbnb ha annunciato che, in base all'accordo appena siglato con Anci Comunicare, Airbnb dal 2022:

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Semplificazione e digitalizzazione dell’imposta di soggiorno: come aderire

A partire dal 1 marzo 2022 Airbnb metterà a disposizione

la riscossione al momento della prenotazione, attraverso l’uso di strumenti di pagamento digitali. 

Attenzione va prestata al fatto che per gli affitti brevi, inoltre, Airbnb si occuperà anche del riversamento direttamente ai Comuni o Enti che aderiranno al programma. 

Il riversamento è possibile se il Comune o l’Ente si registreranno ad un portale dedicato. 

ANCI comunicare e Airbnb saranno impegnate nei prossimi mesi in una campagna di presentazione del portale di registrazione. 

I comuni interessati possono contattare ANCI comunicare all’indirizzo assistenza.comunicare@anci.it.

I dati IFEL ANCI sull’imposta di soggiorno

Come riportato dal comunicato stampa, in Italia ci sono oltre 1.100 enti che hanno istituito l’imposta di soggiorno.

Il numero è notevolmente aumentato di recente, per un riversato che nel 2019 è stato di 604 milioni di euro, di cui 298 nelle prime 10 destinazioni turistiche e 117 nella sola Roma (dati elaborazione Fondazione IFEL ANCI per la Finanza Locale su dati Siope e BDAP).

Ma in base alla legge, quelli che ne avrebbero la facoltà sono quasi 6.000. 

Unica piattaforma a farlo, Airbnb negli ultimi anni ha attivato protocolli di intesa con 24 fra le principali destinazioni italiane semplificando la riscossione per milioni di arrivi e un riversato nel 2019 di oltre 22 milioni di euro.

Con la dispersione dei flussi turistici post pandemia, e l’aumento del numero degli enti, era chiaro che diventava necessario trovare un’altra soluzione”, ha spiegato Lehane. Questo strumento è pensato per ovviare all’enorme problema burocratico di dover stipulare convenzioni con ogni singolo comune. La pandemia ha portato a una rivoluzione del turismo, che ora è più disperso, con maggiori opportunità economiche per le comunità locali. Siamo impegnati a rendere più semplice e sostenibile per le amministrazioni, gli host e gli ospiti questa opportunità. Ad oggi abbiamo riversato complessivamente nel mondo oltre 4 miliardi di dollari di imposte locali, ma l’espansione che stiamo lanciando in Italia è senza precedenti”.


Patto per il turismo sostenibile

La semplificazione e digitalizzazione dell’imposta di soggiorno è la prima iniziativa di un vero e proprio ‘patto’ per il turismo sostenibile e responsabile annunciato da Airbnb. 

Si tratta di una serie di proposte per favorire e accelerare la ripresa del settore che includono: 



TAG: Locazione immobili 2024 e Affitti brevi