Speciale Pubblicato il 09/04/2021

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PNRR: Missione 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile

di Marcozzi Alessandra

Entro il 30 aprile dovrà essere consegnato a Bruxelles il Piano nazionale di ripresa e resilienza PNRR in questo articolo la Missione 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile



Come ricordato nei precedenti articoli, 

PNRR: Missione 1 digitalizzazione, innovazione, competività e cultura

PNRR: Missione 2 Rivoluzione verde e Transizione ecologica

l’attuale Governo è impegnato nella stesura definitiva del Piano di ripresa e resilienza (PNRR), che dovrà essere consegnato entro il 30 aprile a Bruxelles.

Nel frattempo, grazie alle schede sintetiche e a quanto delucidato dal Ministro Enrico Giovannini abbiamo un quadro piuttosto chiaro di ciò che verrà fatto.

La missione 3 che riguarda le infrastrutture per una mobilità sostenibile dovrebbe avere a disposizione 32 miliardi di euro per perseguire i seguenti obiettivi:

Sempre secondo la scheda tecnica, la Missione 3 prevede due componenti:

  1. L’Alta velocità di rete e la manutenzione stradale 4.0 (28,30 miliardi di euro);
  2. L’intermodalità e la logistica integrata (3,68 miliardi di euro).

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L’Alta velocità di rete e la manutenzione stradale 4.0 (28,30 miliardi di euro)

La componente n. 1 è incentrata sulla rete ferroviaria nota come sistema di trasporto nazionale integrato di 1º livello (SNIT), con una chiara priorità sulla rete TEN-T (centrale e globale). L'ente esecutore è in primo luogo la società pubblica nazionale "Rete Ferroviaria Italiana" (RFI), oltre ad alcuni lavori da effettuare da parte delle ferrovie regionali.

Nel settore ferroviario gli interventi sono incentrati sui seguenti aspetti: 

Nel settore stradale ci si concentrerà sulla digitalizzazione e sulla manutenzione intelligente di numerosi ponti, viadotti e gallerie sulle autostrade A- 24/A25 (attraverso l'Italia da ovest ad est) e su parti della rete ANAS.

L’intermodalità e la logistica integrata (3,68 miliardi di euro)

Per la componente n. 2, gli investimenti sono incentrati sul miglioramento dell'accessibilità digitale, della capacità portuale, dell'efficienza energetica e dei collegamenti intermodali, che saranno combinati con riforme volte ad aumentare la pianificazione strategica, un portale doganale a quattro porte, una piattaforma digitale interoperabile e una revisione del regolamento relativo alle concessioni portuali. L'accento sarà posto sui porti che fanno parte del sistema integrato di trasporto nazionale (SNIT), con una priorità per i nodi TEN-T. Inoltre, la componente prevede investimenti nella digitalizzazione degli aeroporti per gestire il potenziale dei traffici aerei in modo sostenibile dal punto di vista ambientale. 

Le linee programmatiche e la distribuzione delle risorse

Un approfondimento interessante dei dati a nostra disposizione, ci viene dalle linee programmatiche che il 16 marzo, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, ha presentato sull'attività del ministero durante un'audizione alle Commissioni riunite di Ambiente e Trasporti della Camera. 

Il documento contiene, infatti, riferimenti alla strategia che ispira le proposte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Innanzitutto, le linee programmatiche evidenziano che nella bozza di PNRR in fase di revisione le risorse assegnate al MIMS ammontano a 48 miliardi di euro. In particolare, sono previste le seguenti assegnazioni e principali progettualità:

Missione 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica: 13,2 mld di euro

Missione 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile: 32 mld di euro

Missione 5 Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore: 2,8 mld di euro

Il documento offre una lettura trasversale alle missioni che ci aiuta a comprendere su cosa saranno focalizzati gli investimenti. 

Il Mezzogiorno costituisce una priorità per il Governo. Infatti, il PNRR prevede che il 47% dei fondi sia destinato a progetti a favore del sud d’Italia. Nel dettaglio:

Le aree urbane costituiscono una valenza prioritaria nel PNRR. Quindi:

La sostenibilità e la resilienza delle infrastrutture e dei sistemi a rete sono centrali nella strategia del PNRR. Sono previsti investimenti per:

Come affermato dal Ministro Giovannini nell’intervista a Il Sole 24 ore “L'Italia ha sulle infrastrutture ritardi molto forti (…) “Questo ha a che fare con la scarsa capacità del nostro Paese di programmare a medio e lungo termine, di pensare il proprio futuro. Il Pnrr è una grande occasione, ma penso che servirebbe anche un Istituto sul futuro e sulla programmazione strategica. Questo governo farà alcune cose urgenti e importanti, ma penso anche che l’Italia, come già fatto da altri paesi, dovrebbe dotarsi di uno strumento per pensare a medio e lungo temine”.



TAG: PNRR - Next Generation EU e Recovery Fund