Speciale Pubblicato il 12/01/2021

Tempo di lettura: 5 minuti

Superbonus e i chiarimenti per cessione e sconto in fattura

di Dott.ssa Fiammelli Matilde

Detrazione fra cassa e competenza, fatturazione per lavori su parti comuni, cessione della detrazione e bonus mobili, errori e concorso in violazione. La Circolare n 30/E chiarisce



Con la Circolare 30/E/2020 l’agenzia delle entrate ha risposto a molti quesiti posti dalla stampa specializzata e dagli operatori al fine di chiarire gli aspetti rimasti oscuri del superbonus. In questo speciale esponiamo alcuni chiarimenti in materia di cessione del credito e sconto in fattura. Come è noto, infatti, gli interventi sugli immobili che danno diritto al 110%, e non solo, come da art. 121, DL 34/2020, possono godere di tre diverse alternative di beneficio fiscale. 

Per i dettagli del funzionamento di tali alternative si rimanda a: Piccola guida delle ristrutturazioni per le quali è possibile la cessione o lo sconto

Nel seguito i chiarimenti della Circ. 30/E/2020 in materia di cessione e sconto in fattura.

L'articolo continua dopo la pubblicità

Momento della maturazione della detrazione fra cassa e competenza

In quale momento nasce il diritto alla detrazione e conseguentemente il diritto a beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito?

Il quesito della circ. 30/E fa riferimento alla alternativa tra criterio di cassa o criterio di competenza.

La risposta fornita dal fisco distingue le persone fisiche ed enti non commerciali dalle persone fisiche/giuridiche (imprese individuali e società) che accedono al diritto fiscale della detrazione o delle sue alternative (cessione/sconto). 

In principio la circ. 24/E/2020 ha chiarito che: 

La fatturazione per lavori sulle parti comuni

Circa gli adempimenti documentali di fatturazione per interventi effettuati sulle parti comuni condominiali nasce il dubbio inerente il fatto che:

La soluzione consiste nel fatturare al condominio in qualità di destinatario dei lavori. Conformemente alle regole e agli adempimenti posti a carico dell’amministratore in occasione di tali situazioni, sarà poi quest’ultimo a ripartire e consegnare al singolo condomino la documentazione necessaria per procedere ai successivi adempimenti di detrazione o cessione della detrazione medesima.

Cessione della detrazione e bonus mobili

Effettuare interventi antisismici che danno diritto al 110% significa intervenire sugli immobili situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, con lavori previsti dall’art. 16, DL 63/2013 (sismabonus). 

Anche in questi casi spetta il bonus mobili consistente in una detrazione del 50% fino ad un massimo di 10.000 euro di spesa (elevato a 16.000 euro dal 2021 dalla Legge di Bilancio 2021). Ciò è possibile in quanto il sismabonus non è altro, dal punto di vista fiscale, che una particolare forma di “ristrutturazione” che dà diritto alle maggiori percentuali di detrazione (fino all’85%, ora innalzate al 110%) rispetto a quelle ordinarie del 50%, data la pericolosità sismica delle zone in cui sorgono gli immobili destinatari.

La circolare 30/E conferma che in caso di interventi da sismabonus, se il contribuente decide di cedere la detrazione non perde il beneficio connesso al bonus mobili.

Gli errori (voluti e non) ed il concorso in violazione


1 FILE ALLEGATO:
Circolare Agenzia delle Entrate del 22.12.2020 n. 30

TAG: Ristrutturazioni Edilizie 2023 Superbonus 110%