Speciale Pubblicato il 02/12/2019

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La Svizzera estende lo scambio automatico di informazioni ad altri 19 paesi

di Dott. Roberto Bianchi

Dal 1.1.2020 possibile introduzione dello scambio automatico di informazioni sui conti finanziari, con altri 19 Paesi considerati “partner”



Nella seduta del 29/05/2019 il Consiglio federale elvetico ha licenziato il messaggio riguardante l’introduzione dello scambio automatico di informazioni, concernenti i conti finanziari, con altri 19 Paesi considerati “partner”. Lo scambio automatico con i nuovi Paesi dovrebbe entrare in vigore, Assemblea federale permettendo, il 01/01/2020, con un primo scambio di dati che avrà luogo nel corso dell’anno successivo.

Il Consiglio federale ha approvato inoltre il rapporto relativo al meccanismo di verifica della conformità di tale applicazione allo standard previsto per lo scambio automatico di informazioni da parte degli Stati “partner”.
Dei 108 Stati e territori che attualmente si sono dichiarati favorevoli all’introduzione dello standard, alla rete delle nazioni partner della Svizzera ne mancano ancora 19 all’appello e, proprio attraverso l’allargamento del network, la Confederazione intende contribuire alla costruzione di condizioni, a livello globale, equivalentemente concorrenziali.

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La lista degli Stati con scambio automatico di informazioni finanziarie

I 19 Stati individuati dall’Esecutivo svizzero sono:

Albania, Azerbaigian, Brunei Darussalam, Dominica, Ghana, Kazakistan, Libano, Macao, Maldive, Nigeria, Niue, Pakistan, Perù, Samoa, Sint Maarten, Trinidad e Tobago, Turchia e Vanuatu a far data dal 2021.

È opportuno evidenziare che, nell’intervallo temporale intercorso tra l’avvio della procedura di consultazione e la pubblicazione del messaggio, l’Oman ha dichiarato di voler introdurre a sua volta lo scambio automatico di informazioni entro il 2020, consentendo al Consiglio federale di inserirlo all’interno dell’elenco dei nuovi Paesi partner.
Affinché lo scambio automatico di informazioni con le suddette nazioni possa essere attivato a far data dal 2020, i correlati decreti federali saranno sottoposti alle Camere federali, per la loro approvazione, nella sessione autunnale e invernale dell’anno in corso. Il Parlamento delibererà in merito all’attivazione dello scambio automatico di informazioni con ogni singolo Stato mediante decreto federale semplice.

Prima di procedere allo scambio dei dati con questi paesi, il Consiglio federale esaminerà nuovamente la loro conformità allo standard afferente lo scambio automatico e, a tale scopo, è intenzionato ad applicare per analogia il meccanismo di verifica utilizzato dal Parlamento elvetico nel dicembre 2017, anno in cui sono stati raggiunti gli accordi con i primi 36 Stati (tra i quali rientrava anche l’Italia), a tutti i nuovi Paesi partner menzionati in precedenza.

Si tratta in sostanza di verificare che lo Stato partner disponga:

  1. delle disposizioni legali necessarie all’attuazione dello scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari con particolare riguardo al rispetto del principio della specialità;
  2. di un suo livello di riservatezza nonché di misure per la sicurezza e la protezione dei dati conformi agli standard internazionali;
  3. di una rete adeguata di Stati partner, tra i quali figurano anche le rilevanti piazze finanziarie concorrenti.

Il 29/05/2019 il Consiglio federale ha inoltre approvato il rapporto relativo al meccanismo che verifica l’attuazione, in conformità allo standard, dello scambio automatico di informazioni da parte degli Stati partner con i quali la Svizzera prevede di scambiare per la prima volta i dati nell’autunno 2019, dando incarico al Dipartimento federale delle finanze di sottoporre il rapporto alle competenti commissioni parlamentari al fine di ottenere il necessario parere e, solo in seguito a ciò, l’Esecutivo deciderà eventualmente se vi saranno degli Stati partner che dovranno essere esclusi dallo scambio dei dati.
A fine settembre 2018, infine, la Svizzera ha scambiato per la prima volta informazioni relative a conti finanziari su base automatica con 36 Stati e territori mentre, alla fine del mese di settembre 2019, prevede di scambiare i dati con ulteriori 37 paesi partner.



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