Speciale Pubblicato il 13/06/2017

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Imprenditoria femminile: i finanziamenti agevolabili

di Redazione Fisco e Tasse

Finanziamenti agevolati per le donne che vogliono avviare un'impresa, chi sono i soggetti beneficiari e gli Investimenti finanziabili



La legge 215 del 1992 è lo strumento principale di agevolazione attraverso il quale il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione dell’imprenditoria femminile stanziamenti, sotto forma di contributi in conto capitale, erogati a fronte di investimenti.

L’imprenditoria femminile si rivolge a:

I soggetti beneficiari devono inoltre rientrare nella definizione di “piccola impresa”, determinata in base ai seguenti parametri:

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Investimenti finanziabili

I finanziamenti per l’imprenditoria femminile possono essere concessi nei settori industria, artigianato, agricoltura, commercio, servizi e turismo, per i seguenti motivi:

Le spese ammesse dalla legge possono essere acquisite tramite acquisto diretto o tramite il sistema della locazione finanziaria e sono inerenti a:

L’imprenditoria femminile non ammette le seguenti tipologie di spese:

Quali tipi di agevolazioni spettano alle imprese femminili?

Le agevolazioni consistono in contributi in conto capitale nei limiti massimi consentiti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato alle imprese in relazione alla localizzazione geografica.

L’impresa può beneficiare nel caso di avvio di nuove attività, acquisto di attività preesistenti e realizzazione di progetti innovativi:

  1. contributo a fondo perduto: finanziamento a fondo perduto, una parte del finanziamento sarà concesso a fondo perduto (senza obbligo di restituzione) e una parte a tasso agevolato dello 0,5% da restituire in 10 anni;
  2. credito d’imposta;
  3. finanziamento agevolato dello 0,5% da restituire in 10 anni.


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