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Verifica successione

carmine

Utente
A seguito di una verifica su successione presentata da quattro eredi,c'è un erede che vorrebbe fare ricorso alla "Commissione tributaria" io non sono d'accordo (so che si paga in solido), c'è un modo per tirarmi fuori? Grazie per la risposta
 
Se un erede ricorre e gli altri 3 rimangono inerti, la pretesa si consolida nei confronti di questi 3; l'ufficio iscriverebbe a ruolo la pretesa per cui occorrerebbe perseguire in questi casi un comprtamento univoco. Ovviamente non si riesce a capire se valga la pena ricorrere oppure pagare. Al limite i 3 eredi che non vogliono ricorrere potrebbero "seguire" l'erede che vuol ricorrere nel contenzioso impugnando anch'essi l'atto ricevuto e stabilendo a priori che tutte le spese inerenti il procedimento tributario saranno sostenute dall'erede "litigioso"; inoltre si stabilisce a priori altresì che, in caso di condanna, i 3 eredi originariamente acquiescenti si impegnano a pagare solo quanto avrebbero pagato se si fosse prestata acquiescenza alla verifica, la restante parte è a totale carica dell'erede "litigioso". L'ho buttata lì...non conoscendo i termini della questione.
Ciao.
 
L'ha ringrazio, lei ha centrato in pieno, in poche parole in tre siamo convinti che ricorrendo perderemmo, in quanto a posteriori ci siamo resi conto che la valutazione dato ad un immobile (ai fini dell'imposta di successione) è stato inferiore a quello attribuita dall'agenzia delle entrate.Ma giusto per capire, nei casi in cui non si è certi di dare una giusta valutazione ad un immobile è consigliabile recarsi prima di pagare le imposte di succesione all'agenzia delle entrate per "concordare" la giusta valutazione?
P.S nel nostro caso di tratta di un terreno agricolo che è rientrato in un piano di edilizia artigianale ma mancante di piano attuativo (al momento della successione il certificato di destinazione urbanistica lo considerava tale)
 
Se l'atto ricevuto, come pare di capire (ma potrei sbagliarmi), contiene non solo una semplice liquidazione dell'imposta ma anche delle rettifiche alla dichiarazione di successione, ritengo che possa essere esperito un contraddittorio con l'ufficio in merito alla rettifica di valore da questo operata.
Saluti.
 
E' stato già fatto, ma l'agenzia è ferma nella sua posizione , ci viene accordato di non pagare le varie sanzioni, ma l'imposta sulla rettifica di valutazione dell'immobile deve essere pagata.
E' veramente gentile a rispondermi
 
Buongiorno
prosegue "la saga" successione, provo ad essere il più sintetico possibile: dopo una verifica sul valore attribuito a terreni agricoli rientrati in un piano di edilizia industriale, noi quattro fratelli per una serie di vicissitudini abbiamo lasciato scadere i termini di pagamento ed al momento stiamo pagando il tutto con rateizzazione ad equitalia.Ora il nostro comune sta rivedendo al ribasso il valore di questi terreni ai fini ICI ( dal 2007 al 2011) per una serie di motivi che sarebbe lungo spiegare.Le chiedo, trascorso più di un anno ormai dall'accertamento dell'agenzia delle entrate , è ancora possibile chiedere una "mediazione tributaria" alla luce di questa nuova circostanza?
 
Tecnicamente la mediazione tributaria ex art. 17-bis Dlgs 546/92 non è più possibile esperirla.
Saluti.
 
Mi scusi, intanto La ringrazio molto, per mediazione volevo dire anche ricorso alla commissione tributaria, anche questo non è più possibile? Detto tra noi io sono contrario,é un erede che ancora non si rassegna
 
La cartella di pagamento va impugnata entro 60 gg. dalla notifica. Trattasi di termine perentorio, decorso il quale non è più possibile ricorrere, tenendo presente che quest'ultima poteva essere impugnata solo per vizi propri qualora fosse stato notificato in precedenza un atto presupposto.
Saluti.
 
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