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vendita immobile

R

roberto

Ospite
<HTML>se endo un immobile ad un prezzo superiore al valore catastale ma inferiore a quello di mercato, a che rischi mie spongo in termini di imposte dirette? in teoria dovrei essere ok però penso che l'antieconomicità della vendita potrebbe rivelarsi un ottimo pretesto per un accertamento da parte dell'Amministrazione finanziaria.
che ne dite?
saluti</HTML>
 
<HTML>il fisco teoricamente puo accertare il valore di compravendita sino alla rendita catastale *105

il fisco può però accertare che tu hai incassato di piu di quanto dichiarato.....e che hai percepito delle entrate finanziarie in nero .

a quel punto se la parte venditrice è un privato

visto che l'invim non esiste più

e visto che le tasse di registro sono a carico della parte acquirente

che te frega dichiarare l'importo reale...???

(tu mi risponderai che è per agevolare la parte acquirente)

Altra vaccata che io rilevo sempre nelle transazione immobiliari è l'abitudine di dichiarare il valore catastale e contestualmente stipulare un mutuo sul valore di perizia a prezzi di mercato in modo di ottenere un mutuo con spese notarili, commissioni agenzia, comprese.......

Nessuno dice a questi poveri acquirenti che gli interessi che maturano sulla differenza tra l'importo di mutuo erogato e il prezzo della compravendita dichiarata in rogito

non sono deducibili.....

(le agenzie immobiliari ti risponderanno che tutti lo fanno e nessuno li controlla)

(il fisco invece ti risponderà che ha iniziato a controllarle)</HTML>
 
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