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Vendita di un'azienda

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Paolo Revello

Ospite
Buongiorno,
possiedo un'azienda nel settore dell'IT. Per motivi personali mi trovo costretto a non poter più prestare la mia opera nella mia stessa azienda. Questo mi porta a valutare due possibili scelte: chiusura dell'attività e vendita della stessa (francamente non ne vedo di una terza, se qualcuno di voi può aiutarmi....). Il fatto è che l'azienda è in salute. I suoi utili, fatturato e il personale stesso è in continua crescita e le previsioni sono decisamente buone. Per questo in tutta onestà, penso sia un peccato chiuderla. Come verrebbe organizzata la vendita di un'attività. Nel senso che come se ne determina il costo e la modalità con cui questo avviene. Chi compra ovviamente comprerebbe tutto ciò che possiede la società, ivi compresi personale, affidamenti bancari, immobili, crediti e debiti lavorativi?

Grazie per l'attenzione.
 
la vendita dell'attività è sicuramente la cosa più intelligiente e remunerativa. In concreto un'attività economica può essere ceduta in 2 modi:
1) vendita dell'azienda come complesso degli elementi che la compongono (beni materiali, immateriali, avviamento, eventualmente crediti e debiti);

2) vendita delle quote societarie e/o azioni se l'attività è gestita attraverso la forma societaria.

In ogni caso una possibile terza soluzione (non so fino a che punto realizzabile) potrebbe essere quella di affittare l'azienda per un certo periodo, al termine del quale l'azienda tornerebbe in tuo possesso.

ciao
 
Grazie dell'informazione, in merito se mi permette le rivolgo altre domande:

Punto 1) Nell'ottica di definire un prezzo dell'attività, come vengono ad incidere eventuali crediti debiti e valutazione dei prodotti e parco clienti

Punto 2) Attualmente la società è un SNC in procinto di passare ad SRL.. ma se si vuole vendere, credo che non sia il caso di fare il passaggio. Come viene definito il prezzo della quota societaria?

Non conoscevo la formula dell'affitto. Concretamente come funziona?

Cordiali saluti,
Offredo Simone
 
In occasione della vendita di una azienda o anche solo di un ramo della stessa (ad esempio se Lei ha interesse a mantenere il patrimonio immobiliare cedendo tutto il resto) è opportuno, in accordo con la controparte, richiedere una perizia di stima del complesso aziendale. La stima prenderà in considerazione vari elementi di valutazione, il valore dei singoli elementi patrimoniale attivi e passivi (quindi anche i crediti e i debiti) e le prospettivie di reddittività della gestione. La presenza di un ricco parco clienti o di una linea di prodotti già affermata nel mercato si rifletterà proprio nella componente reddituale della stima, con l'evidenziazione di un avviamento (che l'acquirente provvedere ad iscrivere nel proprio attivo patriomoniale). Tornando ai crediti e ai debiti, i primi verranno valutati sulla base della loro "bontà", ovvero sulla garanzia della loro esigibilità, sulla base di eventuali garanzie sugli stessi, sulla base di eventuali posizioni in sofferenza, in contenzioso o a legale ecc., i debiti in maniera analoga, ma per quest'ultimo solitamente si conferma il valore nominale (quello contabile).
La perizia di stima si concluderà definendo il valore di mercato del complesso aziendale e quindi il prezzo "equo" per il suo acquisto. Tale prezzo vale ovviamente anche in caso di cessione dell'intera partecipazione nella società anzichè della società stessa.
Resta da valutare attentamente la vendita delle quote rispetto alla vendita della azienda. Occorre verificare tassazione e imposte connesse.

Le ricordo che nel business center (tra le utilità) trova utili programmi sia per stima del valore dell'azienda (valutazione d'azienda) che materiale sull'affitto d'azienda.

Saluti

Alessandro Pegoraro

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