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TRIPLA TASSAZIONE

Buongiorno, vorrei avere il parere di un esperto per trovare una risposta alla situazione che si appresta a vivere mio figlio, assunto da una società tedesca, che dal 1 marzo 2019 comincerà un progetto di lavoro con attività di consulenza in Spagna per un periodo di un anno, quindi di gran lunga superiore ai 183 giorni di permanenza presso uno stato estero.

In sintesi , il datore di lavoro è una società tedesca, con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il trattamento retributivo viene corrisposto esclusivamente dalla società tedesca che ha sede unica in Germania. I primi due mesi dell’anno 2019 mio figlio ha lavorato in Germania e dal 1 marzo lavorerà su un nuovo progetto a Barcellona.

La residenza anagrafica e quindi fiscale di mio figlio attualmente è in Italia. Non dispone di altri redditi. Non è iscritto all’AIRE.

Tale situazione risponde ai principi del worldwide taxation principle, in base al quale i soggetti fiscalmente residenti in Italia sono tassati sulla base del reddito globalmente prodotto, a prescindere dalla natura e dal luogo di produzione del medesimo.

La domanda è la seguente : i due Stati interessati per la duplice tassazione e conseguente creazione del credito di imposta restano sempre Germania ed Italia, oppure la permanenza oltre i 183 giorni in Spagna coinvolge anche quest’ultima per la tassazione e quindi con il rischio di vedere triplicata la tassazione ?

Trattandosi di un progetto di 12 mesi non esiste neppure la possibilità di iscriversi all’AIRE, per la cui iscrizione è prevista una permanenza nel territorio spagnolo superiore a 12 mesi.
 
Sono d'accordo con te. Caso mai dovrebbe essere la società tedesca a verificare l'esistenza di suoi eventuali impegni (della società) nei confronti della Spagna. Ti ringrazio per il tuo contributo.
 
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