Riferimento: Triangolazione IT1 - IT2 - Cina
Ciao a tutti. Dopo lunga e travagliata mattinata tra uffici delle dogane, direi che la linea seguita maggiormente sia la seguente:
In linea teorica avete ragione, IT1 fattura merce con iva a IT2 a meno che IT2 non presenti lettera d'intento, cosicchè IT1 emetta fattura non imponibile art 8 c.1 lett. c. Un secondo caso è quello in cui IT1 si occupi del trasporto in Cina, allora può fatturare ad IT2 (che neppure vedrà la merce) non imponibile art 8 c. 1 lett. a e poi spedire la merce in Cina (vedi R.M. 178/96). Questa operazione costituisce esportazione diretta. Vi è però un altro caso, quello di cui stiamo trattando, direi supportato da dottrina ma anche da qualche risoluzione (R.M. 49/2008 e R.M. 223/2007) e sentenza (Cass. 4 aprile 2000 n. 4098) di cui mi hanno dato atto anche in ufficio dogane ed è questa: è possibile che IT1 venda a IT2 in vista di esportazione in Cina, senza che IT1 si occupi della spedizione, e che IT1 emetta fattura non imponibile art 8 c.1 lett. b (sulla lettera vi sono differenti versioni). Ma attenzione a ciò che IT1 deve fare per tutelarsi: in fattura inserire chiaramente i dati di IT2 e le diciture "che curerà il trasporto" e "destinazione finale Cina" (con tutti i dati possibili della società cinese). A questo punto la merce DEVE uscire entro 90 giorni. IT1 non può avere la bolletta doganale redatta da IT2, però può richiedere alla stessa IT2 l'MRN (numero che si evince dalla bolletta doganale) e nel sito dell'agenzia delle dogane inserirlo in una non meglio precisata sezione dove è possibile consultare i visti di uscita (mi riprometto di verificare e precisare il percorso) e quindi avere certezza che la merce sia uscita entro 90 giorni. Concludo dicendo che per IT1 la tutela migliore è vendere con iva, in quanto chi me lo dice che IT2 esporterà realmente entro 90 giorni? e nel caso non lo facesse, dovrebbe restituire le merci a IT1 o IT1 emettere fattura con iva, in quanto c'è possibilità che vengano a "batter iva" ad IT1. Ho però utilizzato un pò di tempo per defnire questa differente possibilità, in quanto commercialmente sappiamo che il cliente ha sempre ragione e potrebbe ben decidere di cambiare fornitore nel caso in cui una sua richiesta non venga appagata. Se poi la richiesta ha un fondamento....
Ciao a tutti. Dopo lunga e travagliata mattinata tra uffici delle dogane, direi che la linea seguita maggiormente sia la seguente:
In linea teorica avete ragione, IT1 fattura merce con iva a IT2 a meno che IT2 non presenti lettera d'intento, cosicchè IT1 emetta fattura non imponibile art 8 c.1 lett. c. Un secondo caso è quello in cui IT1 si occupi del trasporto in Cina, allora può fatturare ad IT2 (che neppure vedrà la merce) non imponibile art 8 c. 1 lett. a e poi spedire la merce in Cina (vedi R.M. 178/96). Questa operazione costituisce esportazione diretta. Vi è però un altro caso, quello di cui stiamo trattando, direi supportato da dottrina ma anche da qualche risoluzione (R.M. 49/2008 e R.M. 223/2007) e sentenza (Cass. 4 aprile 2000 n. 4098) di cui mi hanno dato atto anche in ufficio dogane ed è questa: è possibile che IT1 venda a IT2 in vista di esportazione in Cina, senza che IT1 si occupi della spedizione, e che IT1 emetta fattura non imponibile art 8 c.1 lett. b (sulla lettera vi sono differenti versioni). Ma attenzione a ciò che IT1 deve fare per tutelarsi: in fattura inserire chiaramente i dati di IT2 e le diciture "che curerà il trasporto" e "destinazione finale Cina" (con tutti i dati possibili della società cinese). A questo punto la merce DEVE uscire entro 90 giorni. IT1 non può avere la bolletta doganale redatta da IT2, però può richiedere alla stessa IT2 l'MRN (numero che si evince dalla bolletta doganale) e nel sito dell'agenzia delle dogane inserirlo in una non meglio precisata sezione dove è possibile consultare i visti di uscita (mi riprometto di verificare e precisare il percorso) e quindi avere certezza che la merce sia uscita entro 90 giorni. Concludo dicendo che per IT1 la tutela migliore è vendere con iva, in quanto chi me lo dice che IT2 esporterà realmente entro 90 giorni? e nel caso non lo facesse, dovrebbe restituire le merci a IT1 o IT1 emettere fattura con iva, in quanto c'è possibilità che vengano a "batter iva" ad IT1. Ho però utilizzato un pò di tempo per defnire questa differente possibilità, in quanto commercialmente sappiamo che il cliente ha sempre ragione e potrebbe ben decidere di cambiare fornitore nel caso in cui una sua richiesta non venga appagata. Se poi la richiesta ha un fondamento....