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Tornare in Italia con datore di lavoro estero?

Luciano76

Utente
Buongiorno a tutti,
ho bisogno di un consiglio perche' davvero non me ne intendo di questo settore.
La mia situazione e' la seguente:
- Sono Italiano ma vivo in un paese asiatico (Vietnam)
- Lavoro per una societa' americana
- Sono residente estero (iscritto aire)

La societa' americana, al momento attuale, mi paga il lordo, e io pago le tasse in loco (Vietnam) che sono davvero basse. Ho uno stipendio "impegnativo" (oltre i 100,000 euro l'anno) e quindi pagando basse tasse sono messo molto bene.

Sto pensando di tornare in Italia, per motivi familiari, ma il mio datore di lavoro rimarrebbe la stessa ditta americana.

Come funziona il pagamento delle tasse se uno risiede in Italia, ma e' stipendiato da una azienda estera senza operazioni in Italia (sono un consulente, non un impiegato, e le mie consulenza sono comunque all'estero). Io vivrei in Italia, ma andrei regolarmente a lavorare in Asia, Africa o Centro america per varie settimane al mese.

Come sarebbe la mia posizione fiscale in Italia in una situazione del genere?

Grazie mille, qualsiasi suggerimento e' bene accetto perche' non ho la minima idea di come funzioni il sistema contributivo in Italia (non ho mai lavorato in italia).

Luciano
 
alla luce della tua situazione credo che non ti convenga ritornare in italia e sopratutto non modificare la tua residenza.
tra poco saremo noi a venire da te.
ciao
 

Luciano76

Utente
Ciao,
grazie per la risposta. So benissimo che, in generale, tornare in Italia non e' un grande affare, anzi. Pero' non torno per motivi di lavoro, ma puramente per motivi familiari, e non ho la possibilita' di fare altre scelte. Tengo il mio lavoro (consulenze per una ditta americana), solo dall'Italia invece che dall'estero. Adesso vivo ad hanoi, e viaggio 2-3 settimane al mese in altri paesi. In futuro, vivrei in italia e viaggierei lo stesso nei vari paesi per il mio lavoro.

Rimanere residente estero non e' un opzione in quanto devo mandare i miei due figli a scuola, etc, e quindi se torno in Italia mi devo regolarizzare per avere l'accesso alle scuole elementari, alla sanita', e cosi via.

Vorrei solo capire - e sarei grato se chiunque del forum potesse aiutarmi - a quale regime fiscale sarei sottoposto. Sarei libero professionista? Devo aprire partita IVA? Quanto pagherei di tasse in percentuale? Se ricevo i soldi in italia o in uno dei miei conti all'estero fa differenza? Non so davvero da dove cominciare!
Grazie a chiunque possa aiutarmi.
Luciano
 

blueste

Utente
Se sei fiscalmente residente in italia (basta non essere iscritti aire per esserlo), devi presentare la dichiarazione dei redditi in italia.

Non sono un commercialista per cui non saprei dirti esattamente quello a cui dovrai sottostare (per esempio con l'iva), ma quando vivevo in italia avevo la partita iva. Diciamo che a parte il 14% di inps circa, dovrai pagare le imposte sul reddito (ed un commercialista).

Per fare un conto a spanne di quanto mi sarebbe rimasto in tasca io calcolavo un 50%-60% (piu' 50% che 60% direi).

Ti auguro molta fortuna, ne avrai bisogno

b
 
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