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Telefonia e competenza

dimentichi che la registrazione della fattura e quindi l'avere del fornitore di per sè è già una manifestazione numeraria.
ciao
Ciao Giuseppe: concordo c/te (anche se la mia prof. di ragioneria mi diceva che numeraria deriva dal latino nume ovvero moneta... enfatizzando la movimentazione della pecunia x capirci!); il punto che io focalizzavo e che credo anche Bobparr all'inizio avesse evidenziato è sempre lo stesso, ovvero l'anticipazione del pagamento determina o no l'insorgenza del risconto? e di seguito aggiungo la posticipazione del pagamento determina il rateo o no?
Tu che dici?
Grazie x il confronto - Gianni
 
mi dispiace, ma non concordo con la tua prof. numeraria non necessariamente coincide con la moneta. il discorso sui ratei e risconti, che rappresentano solo uno sfasamento tra l'aspetto economico e l'aspetto finanziario, sarebbe lungo e appena iniziai a discutere, in questo forum, a suo tempo, ho ricevuto solo pernacchie e, quindi preferisco tacere e non affrontare il confronto.
ciao
 
mi dispiace, ma non concordo con la tua prof. numeraria non necessariamente coincide con la moneta. il discorso sui ratei e risconti, che rappresentano solo uno sfasamento tra l'aspetto economico e l'aspetto finanziario, sarebbe lungo e appena iniziai a discutere, in questo forum, a suo tempo, ho ricevuto solo pernacchie e, quindi preferisco tacere e non affrontare il confronto.
ciao
Grazie Giuseppe, potremo anche dissentire ma da me pernacchie non ne riceverai sicuro... un caro saluto
Gianni
 

AlexCr12

Utente
Buonasera.
Ritengo che la manifestazione numeraria di un fatto amministrativo non necessariamente concide con la movimentazione effettiva di denaro (incassi/pagamenti), bensì con la definizione di un rapporto patrimoniale che ne stabilisce l'importo in denaro (liquidazione). Nel caso esaminato, la registrazione della fattura passiva in partita doppia è il momento in cui viene liquidata l'operazione di acquisto, con l'iscrizione nel patrimonio aziendale di un debito verso il fornitore, che "misura" in termini monetari il valore dei fattori produttivi consumati.
Saluti.
 
Buonasera.
Ritengo che la manifestazione numeraria di un fatto amministrativo non necessariamente concide con la movimentazione effettiva di denaro (incassi/pagamenti), bensì con la definizione di un rapporto patrimoniale che ne stabilisce l'importo in denaro (liquidazione). Nel caso esaminato, la registrazione della fattura passiva in partita doppia è il momento in cui viene liquidata l'operazione di acquisto, con l'iscrizione nel patrimonio aziendale di un debito verso il fornitore, che "misura" in termini monetari il valore dei fattori produttivi consumati.
Saluti.
Buona sera Alex
Buona sera Giuseppe
mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni:
1) so perfettamente che il conto fornitori (numerario) si movimenta anche per la semplice registrazione della fattura (o nota variazione ecc.) - la prof. di ragioneria parlava di manifestazione numeraria riferita ai SOLI RATEI/RISCONTI e faceva per l'appunto gli esempi del pagamento anticipato dell'assicurazione o posticipato dell'affitto; quella della variazione numeraria è riferita ad un caso specifico e limitato, Voi mi rispondete in tema di "dottrina generale" passatemi il termine...
2) Io dico che il conto rateo/risconto vada utilizzato in funzione del pagamento/riscossione anticipato o posticipato rispetto alla competenza economica del costo/ricavo; Giuseppe nel post precedente mi dice che il rateo/risconto viene generato "dal semplice sfasamento temporale tra l'aspetto economico e l'aspetto finanziario".... Quindi? Non è che usiamo parole diverse per dire la stessa cosa? Cosa intendete per per sfasamento finanziario?
3) Presumo che Voi propendete che la sola registrazione di un costo (giustificato da fattura ad es.) di competenza del futuro esercizio determini l'utilizzo del risconto... io mi permetto rispettosamente di dissentire.
E comunque mi complimento per la competenza dei Vostri interventi.
Buon fine settimana - Gianni
 
avevo detto che volevo tacitarmi, ma tu mi tiri!!!!
innanzi tutto io non ho scritto sfasamento finanziario, ma sfasamento tra i due aspetti economico e finanziario.
il discorso del pagamento anticipato o posticipato è quello classico che si impara in ragioneria ed è semplice da dire e da capire.
sarebbe sufficiente verificare cosa risponderesti a queste semplici domande:
il ricavo è un'entrata?
un'entrata è un ricavo?
il costo è un'uscita?
un'uscita è un costo?
ciao
 
avevo detto che volevo tacitarmi, ma tu mi tiri!!!!
innanzi tutto io non ho scritto sfasamento finanziario, ma sfasamento tra i due aspetti economico e finanziario.
il discorso del pagamento anticipato o posticipato è quello classico che si impara in ragioneria ed è semplice da dire e da capire.
sarebbe sufficiente verificare cosa risponderesti a queste semplici domande:
il ricavo è un'entrata?
un'entrata è un ricavo?
il costo è un'uscita?
un'uscita è un costo?
ciao
"Giuseppe nel post precedente mi dice che il rateo/risconto viene generato "dal semplice sfasamento temporale tra l'aspetto economico e l'aspetto finanziario".... Quindi?"

Ciao Giuseppe, come vedi ti cito x bene...
rispondo 4 no, ma già Alex ha molto ben descritto cos'è una variazione numeraria; del resto tu pure prima di lui mi avevi amichevolmente bacchettato la dimenticanza del fatto che la registrazione sui fornitori determina in contabilità una manifestazione numeraria del fatto gestionale. L'esempio iniziale di Bobparr a mio avviso è molto circoscritto e particolare (mi è capitato solo con Telecom e Enel) e purtroppo ho il pessimo difetto di rimanere con le mie idee fin quando qualcuno non mi convince del mio errore. Non insisto per non tediarti, anzi mi scuso x averti tirato "contro la tua volontà".
Con stima, Gianni
 

AlexCr12

Utente
"Giuseppe nel post precedente mi dice che il rateo/risconto viene generato "dal semplice sfasamento temporale tra l'aspetto economico e l'aspetto finanziario".... Quindi?"

Ciao Giuseppe, come vedi ti cito x bene...
rispondo 4 no, ma già Alex ha molto ben descritto cos'è una variazione numeraria; del resto tu pure prima di lui mi avevi amichevolmente bacchettato la dimenticanza del fatto che la registrazione sui fornitori determina in contabilità una manifestazione numeraria del fatto gestionale. L'esempio iniziale di Bobparr a mio avviso è molto circoscritto e particolare (mi è capitato solo con Telecom e Enel) e purtroppo ho il pessimo difetto di rimanere con le mie idee fin quando qualcuno non mi convince del mio errore. Non insisto per non tediarti, anzi mi scuso x averti tirato "contro la tua volontà".
Con stima, Gianni
Buongiorno Gianni,
A mio avviso, il conto risconti attivi non va utilizzato esclusivamente in funzione del pagamento anticipato del costo rispetto alla competenza economica. Viceversa, il conto risconti passivi non va utilizzato esclusivamente quando si verifica l'incasso di un ricavo la cui competenza economica è di un esercizio futuro. La dottrina contabile afferma che i risconti sono delle quote di costo o delle quote di ricavo che hanno avuto manifestazione numeraria nell'esercizio in chiusura, mentre sono di competenza di esercizi successivi.
Il risconto trova fondamento in un fatto amministrativo che è stato liquidato nell'esercizio in chiusura, mentre risulta essere in parte di competenza del periodo amministrativo al termine del quale viene redatto il bilancio ed in parte di competenza dei successivi periodi amministrativi: si tratta di un valore comune a due o più esercizi consecutivi.
La prof. di ragioneria, come hai giustamente sottolineato, spiegava in realtà che i risconti dovevano essere utilizzati per rinviare al futuro costi e ricavi a regolamento anticipato, cioè pagati/riscossi anticipatamente, la cui utilità o godimento è riferita a più esercizi (i casi tipici erano, appunto, il pagamento anticipato dell'assicurazione o posticipato dell'affitto).
Alla luce di quanto detto, il criterio più corretto per individuare un risconto è la manifestazione finanziaria o la manifestazione numeraria? Io propendo per il secondo, ma è sicuro che alla fine la spunterà la prof. di ragioneria..
Grazie ancora per il confronto amichevole.
Buona giornata.
 
Ultima modifica:
Buongiorno Gianni,
A mio avviso, il conto risconti attivi non va utilizzato esclusivamente in funzione del pagamento anticipato del costo rispetto alla competenza economica. Viceversa, il conto risconti passivi non va utilizzato esclusivamente quando si verifica l'incasso di un ricavo la cui competenza economica è di un esercizio futuro. La dottrina contabile afferma che i risconti sono delle quote di costo o delle quote di ricavo che hanno avuto manifestazione numeraria nell'esercizio in chiusura, mentre sono di competenza di esercizi successivi.
Il risconto trova fondamento in un fatto amministrativo che è stato liquidato nell'esercizio in chiusura, mentre risulta essere in parte di competenza del periodo amministrativo al termine del quale viene redatto il bilancio ed in parte di competenza dei successivi periodi amministrativi: si tratta di un valore comune a due o più esercizi consecutivi.
La prof. di ragioneria, come hai giustamente sottolineato, spiegava in realtà che i risconti dovevano essere utilizzati per rinviare al futuro costi e ricavi a regolamento anticipato, cioè pagati/riscossi anticipatamente, la cui utilità o godimento è riferita a più esercizi (i casi tipici erano, appunto, il pagamento anticipato dell'assicurazione o posticipato dell'affitto).
Alla luce di quanto detto, il criterio più corretto per individuare un risconto è la manifestazione finanziaria o la manifestazione numeraria? Io propendo per il secondo, ma è sicuro che alla fine la spunterà la prof. di ragioneria..
Grazie ancora per il confronto amichevole.
Buona giornata.
Spero sinceramente di avere altre occasioni di confronto, amichevole sì ma anche estremamente proficuo. Grazie anche a te e un caro saluto.
Gianni
 
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