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Maria Grazia C.
Ospite
Vi scrivo per aiutarmi a risolvere un problema di non poco conto, che neppure il mio commercialista ad oggi riesce a risolvere e soprattutto a spiegarmi.
Sono una libera professionista di 32 anni, laureata in architettura e abilitata da sette anni. Ho regolare patita Iva ed iscritta all'Inarcassa da tre anni. Collaboro saltuariamente con colleghi già affermati e fruitori di un bacino di utenza consolidato negli anni, ed ovviamente non raggiungo la soglia minima di reddito stabilita dagli studi di settore della mia categoria. Ciò detto vorrei sapere se esiste una legale possibilità di dimostrare il mio reale reddito percepito, invece di essere obbligata a dichiarare guadagni non realizzati. Vi chiedo gentilmente un consiglio per un qualcosa che riguarda molti ragazzi come me, purtroppo sfruttati per poter lavorare.
Certa di una Vostra risposta Vi ringrazio anticipatamente.
Maria Grazia C.
Sono una libera professionista di 32 anni, laureata in architettura e abilitata da sette anni. Ho regolare patita Iva ed iscritta all'Inarcassa da tre anni. Collaboro saltuariamente con colleghi già affermati e fruitori di un bacino di utenza consolidato negli anni, ed ovviamente non raggiungo la soglia minima di reddito stabilita dagli studi di settore della mia categoria. Ciò detto vorrei sapere se esiste una legale possibilità di dimostrare il mio reale reddito percepito, invece di essere obbligata a dichiarare guadagni non realizzati. Vi chiedo gentilmente un consiglio per un qualcosa che riguarda molti ragazzi come me, purtroppo sfruttati per poter lavorare.
Certa di una Vostra risposta Vi ringrazio anticipatamente.
Maria Grazia C.