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Stanco di lottare per eredita'

Federinik

Utente
Ciao a tutti , mi trovo a scrivere in quanto co-erede insieme a mio fratello maggiore di una casa di nostro padre.
Il problema e'che per lavoro non posso usufruire della casa e vorrei venderla ma l'altro mio fratello, sfruttando il fatto che io sia lontano , vorrebbe godersela tutta per se.
Gli ho chiesto se mi fa un offerta per liquidarmi ma non ci sente e non ci pensa lontanamente.
Sto pensando di liberarmene , sulla carta si parla di un centomila euro per la mia parte , ma non credo che la comprerebbe mai nessuno (Meta' di una porzione di casa)
Vorrei sapere se cmq decidessi di liberarmene anche donandola se mio fratello ha una sorta di legittima o che formule ci sarebbero per donarla a terzi levandomi dalle scatole per sempre lui.

Grazie a tutti.
 

luis2000

Utente
Federlink,
credo che nel caso di donazione a terzi, il fratello coerede non possa far valere il diritto di prelazione (art. 732 del Codice Civile).
Chiedi conferma a Notaio di tua fiducia che saprà consigliarti per il meglio.
 

luis2000

Utente
Federinik,
c'è anche la possibilità della divisione bonaria da proporre al fratello coerede e in caso di rifiuto, si può ricorrere al giudice per la divisione giudiziale.
 

Federinik

Utente
La casa non e' facilmente divisibile, tempo addietro subito dopo la morte di mio padre , io mi ero lanciato nella proposta e l'altro co-erede aveva portato degli architetti che pero' non erano riusciti a fare una divisione decente , e soprattutto equa.
Poi il tempo mi ha portato lontano per lavoro e la situazione e'rimasta pressoche' invariata.
 

Salvato

Utente
Senza considerare i tempi della giustizia, che non sono brevi - come noto - in Italia, che una divisione giudiziale comporta.
 
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