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scrittura contabile

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Chiusa ad ulteriori risposte.
N

nanà

Ospite
Riferimento: scrittura contabile

sono daccordo con te per tutto, ma a volte capita che le aziende "maturino" la decisione di adeguarsi agli studi di settore soltanto in fase di pagamento... per chè magari gli affari vanno un po' meglio ed hanno anche la liquidità per farlo, in questo caso non solo al 31/12 dell'esercizio non è un fatto certo (che si adegueranno), ma è addirittura improbabile che si verifichi...
ciao
:p
non è un fatto certo (che si adegueranno), ma è addirittura improbabile che si verifichi...
Infatti è proprio per questo che ho suggerito l'ultima scrittura:
"imposte esercizi precedenti a banca" quella che però non mi trova d'accorda e registrarla a sopravvenienze.
Ciao
 
N

nanà

Ospite
Riferimento: scrittura contabile

Scusami, noto che tu sei molto deciso, quantunque sia "nuovo" da queste parti.

Ti sarei grato se mi esplicitassi il tuo concetto sull'accertamento delle imposte differite, ossia:
cosa sono le imposte differite e perché l'adeguamento agli studi di settore genera imposizione differita.

Io, sai, a parte il fatto che per farli adeguare agli studi di settore debbo sudare le fatidiche sette camicie, non ti nascondo che non sapevo che l'adeguamento potesse essere causa generatrice di imposizione differita e, quindi, l'obbligo di costituire il "fondo per imposte differite".
Ti ringrazio.
Stefano
Intanto ti ringrazio per l'annotazione sul mio "essere deciso".... ma ti anticipo che non molto brava nelle spiegazioni ma ci proverò:

premettendo, come tu ben sai, che il bilancio va redatto per competenza, cerco di spiegare come posso quello che io intendo per "imposte differite":

Il risultato che scaturisce dal bilancio annuale genera un imponibile sul quale calcolare le imposte in base a norme civilistiche (imposte correnti), mentre le normative tributarie attraverso le variazioni in aumento/diminuzione generano un imponibile fiscale.
L'imponibile civile non coincide mai con l'imponibile fiscale per cui la contabilizzazione delle imposte genera delle differenze temporanee sul risultatato, da qui nasce la necessità di riallinearne i valori contabilizzando per principio di competenza tutte le imposte, anche quelle che diventeranno esigibili nell'esercizio successivo, è questo il caso dell'adeguamento da studi di settore. Calcolando la congruità mi accorgo che i ricavi dovevano essere maggiori, ne calcolo le imposte e le accantono al fondo imposte differite, tutto qui.... comunque in genere come ho già scritto non lo fa nessuno e optano per la soluzione di contabilizzare l'adeguamento iscrivendolo nell'esercizio successivo ad imposte esercizi precedenti o creando un conto simile con denominazione imposte adeg. studi di settore (naturalmente sempre indeducibile).

So che in genere sono molto contorta nelle mie spiegazioni, è un mio difetto, però mentre scrivevo mi sono ricordata di una cosa che avevo letto, che spiega più chiaramente quello che invece io "ho tentato" di spiegarti....
guarda qui
http://www.ragionieri.mo.it/CIRC2005/19.doc -
Spero di essere stata comunque utile...
Ciao:rolleyes:
 
T

turi

Ospite
Riferimento: scrittura contabile

Per la "nuova" (new entry o ricambio d'abito ;-)))) lettrice Nanà...

Mi scuserà se anch’io mi permetto di intervenire nella discussione...

Rispetto al Suo primo intervento ho notato che ha letto in qualche sito trattazioni sulla fiscalità differita (appena mi sarà possibile lo leggerò anch’io) ed infatti si vede. Credo, tuttavia, che ancora non Le siano ben chiari alcuni concetti.
No, Lei non scrive in maniera contorta, io credo che dovrebbe approfondire...

Mi consenta farLe rilevare qualche mia osservazione alle sue deduzioni:

a) non rilevare nell’anno precedente l’adeguamento agli studi di settore non è formalmente scorretto (l’adeguamento non è obbligatorio; non nasce, quindi, alcun obbligo di rilevazione di presunti costi stante che, dal punto di vista economico, non è maturato alcun costo;
b) l’adeguamento agli studi di settore è causa di divergenze permanenti, non temporanee. Conseguentemente non genera alcun differimento della tassazione rispetto alla competenza civilistica; pertanto, nessun accantonamento ai fondi per imposte differite può essere effettuato;
c) il momento generatore dell’iscrizione nel passivo di un fondo per imposte differite è individuabile solo nell’accertamento da studi di settore per mancato adeguamento... nel detto caso si effettua lo stanziamento per le imposte probabili...

Pertanto, il ricalcolo delle imposte sul reddito dell’esercizio per effetto dell’adeguamento agli studi di settore genera una sopravvenienza passiva rispetto a quanto stanziato nell’esercizio in chiusura; sopravvenienza passiva da allocare nel Bilancio di esercizio alla voce E21 – Oneri straordinari, che ricomprende le sopravvenienze, le imposte relative a esercizi precedenti...

Le faccio osservare che l’adeguamento spontaneo in dichiarazione agli studi di settore non comporta alcun separato versamento (se non per l’Iva) ossia: uno per il reddito d’impresa e l’altro quale differenza per l’adeguamento. Sulla base dei maggiori ricavi vengono ricalcolate le imposte dirette (IRES ed IRAP) per l’esercizio precedente, imposte che, dovrebbe essere agevole arguirlo, sono superiori a quelle stanziate nell’esercizio in chiusura con contropartita nel passivo tra i debiti tributari. Nel detto caso io valuto l'intervenuta sopravvenieza passiva...

Mi spiace che Lei non sia d’accordo con me... In ogni caso, questa mia puntualizzazione alle sue deduzioni gliela dovevo...

Le auguro una buona giornata
T.

P.S. Ah, dimenticavo, mi complimento per il nick...
 
N

nanà

Ospite
Riferimento: scrittura contabile

Per la "nuova" (new entry o ricambio d'abito ;-)))) lettrice Nanà...

Mi scuserà se anch’io mi permetto di intervenire nella discussione...

Rispetto al Suo primo intervento ho notato che ha letto in qualche sito trattazioni sulla fiscalità differita (appena mi sarà possibile lo leggerò anch’io) ed infatti si vede. Credo, tuttavia, che ancora non Le siano ben chiari alcuni concetti.
No, Lei non scrive in maniera contorta, io credo che dovrebbe approfondire...

Mi consenta farLe rilevare qualche mia osservazione alle sue deduzioni:

a) non rilevare nell’anno precedente l’adeguamento agli studi di settore non è formalmente scorretto (l’adeguamento non è obbligatorio; non nasce, quindi, alcun obbligo di rilevazione di presunti costi stante che, dal punto di vista economico, non è maturato alcun costo;
b) l’adeguamento agli studi di settore è causa di divergenze permanenti, non temporanee. Conseguentemente non genera alcun differimento della tassazione rispetto alla competenza civilistica; pertanto, nessun accantonamento ai fondi per imposte differite può essere effettuato;
c) il momento generatore dell’iscrizione nel passivo di un fondo per imposte differite è individuabile solo nell’accertamento da studi di settore per mancato adeguamento... nel detto caso si effettua lo stanziamento per le imposte probabili...

Pertanto, il ricalcolo delle imposte sul reddito dell’esercizio per effetto dell’adeguamento agli studi di settore genera una sopravvenienza passiva rispetto a quanto stanziato nell’esercizio in chiusura; sopravvenienza passiva da allocare nel Bilancio di esercizio alla voce E21 – Oneri straordinari, che ricomprende le sopravvenienze, le imposte relative a esercizi precedenti...

Le faccio osservare che l’adeguamento spontaneo in dichiarazione agli studi di settore non comporta alcun separato versamento (se non per l’Iva) ossia: uno per il reddito d’impresa e l’altro quale differenza per l’adeguamento. Sulla base dei maggiori ricavi vengono ricalcolate le imposte dirette (IRES ed IRAP) per l’esercizio precedente, imposte che, dovrebbe essere agevole arguirlo, sono superiori a quelle stanziate nell’esercizio in chiusura con contropartita nel passivo tra i debiti tributari. Nel detto caso io valuto l'intervenuta sopravvenieza passiva...

Mi spiace che Lei non sia d’accordo con me... In ogni caso, questa mia puntualizzazione alle sue deduzioni gliela dovevo...

Le auguro una buona giornata
T.

P.S. Ah, dimenticavo, mi complimento per il nick...
Per la "nuova" (new entry o ricambio d'abito ;-)))) lettrice Nanà...
Probabilmente sarò stupida, anzi è così che mi ha considerata, e allora lo sono così la faccio contento.... ma sinceramente non ho a capito a cosa lei si riferisse.... e neppure al tono ironico con cui lei ha esordito. Mi scuserà se anch’io mi permetto di intervenire nella discussione...

rimarrò nel dubbio.... propbabilmente lei ha il "dente avvelenato" con qualcuno/a e mi ha scamboit/a con questa persona ma faccia come crede.

Pensavo che intervenire in un forum fosse essenzialmente uno scambio di più opinioni, a volte anche sbagliate... perchè no... ma sempre di opinioni si tratta.... ma dalla sua risposta "velatamente e forse volutamente offensiva" mi è sembrato di essere intervenuta in un'aula... "sotto esame", io ho espresso una mia opinione niente altro , esclusivamente diretta alla fiscalità differita e solo in riferimento agli studi di settore, o per lo meno come IO ho interpretato questa cosa ma...

Rispetto al Suo primo intervento ho notato che ha letto in qualche sito trattazioni sulla fiscalità differita (appena mi sarà possibile lo leggerò anch’io) ed infatti si vede. Credo, tuttavia, che ancora non Le siano ben chiari alcuni concetti.
No, Lei non scrive in maniera contorta, io credo che dovrebbe approfondire...
Non credo si siano commenti da fare.... si commenta da sola la sua intenzione nei mie confronti... comunque tanto per puntualizzare: io non ho letto dopo il mio primo intervento.... lo faccio spesso per lavoro e per diletto... ma lei faccia pure le sue considerazioni se vuole.... sinceramente non mi importa.

non rilevare nell’anno precedente l’adeguamento agli studi di settore non è formalmente scorretto (l’adeguamento non è obbligatorio;
So perfettamente che non è obbligatorio, infatti non tutti lo fanno... ma io si perchè mi ripeto lo trovo formalmente scorretto...... ma è sempre una mia opinione interpretativa....

Le faccio osservare che l’adeguamento spontaneo in dichiarazione agli studi di settore non comporta alcun separato versamento (se non per l’Iva) ossia: uno per il reddito d’impresa e l’altro quale differenza per l’adeguamento. Sulla base dei maggiori ricavi vengono ricalcolate le imposte dirette (IRES ed IRAP) per l’esercizio precedente, imposte che, dovrebbe essere agevole arguirlo, sono superiori a quelle stanziate nell’esercizio in chiusura con contropartita nel passivo tra i debiti tributari. Nel detto caso io valuto l'intervenuta sopravvenieza passiva...
Non era necessario che mi facesse notare, non avevo chiesto spiegazione di ragioneria.... che sfortuanatamente per lei conosco più di quanto le potrà sembrare.... la registrazione al fondo imposte differite, a cui mi sono riferita, infatti riguarda soltanto il c/IVA, è ovvio ( per una persona illuminata come lei) che in fase di chiusura di bilancio, quando IO effettuo l'adeguamento agli studi di settore, accantono le imposte maggiori rilevate unitamente alle imposte d'esercizio (perchè rilevo un ricavo maggiore quindi ho un'imposta maggiore) iscrivedole in un unico conto tra i debiti tributari erario (c/ires ecc.), ed è altrettanto ovvio (sempre per lei), nonostante la mia spiegazione contorta che è il maggior importo IVA, scaturito dall'adeguameno, che io accantono al fondo imposte diffferite.
l’adeguamento agli studi di settore è causa di divergenze permanenti, non temporanee.
Perchè è una divergenza permanente ?.... è una sua opinione....
ho notato che ha letto in qualche sito trattazioni sulla fiscalità differita (appena mi sarà possibile lo leggerò anch’io)
Sa perfettamente che non le occorre fare altre letture sull'argomento, che è preparato lo sa e lo si evince leggendola.... ma le consiglio comunque di dedicarsi ad altro tipo di letture, magari di "carattere comportamentale" dalle quali potrebbe apprendere facilmente su come intervenire o porsi nei confronti di altre persone, magari su quelle che, come me, rispondono ai messaggi dando solo delle opinioni e pensando in buona fede di effettuare uno scambio costruttivo ma.... non mettendosi sulla cattedra come ha fatto lei...

[QUOTEIn ogni caso, questa mia puntualizzazione alle sue deduzioni gliela dovevo...][/QUOTE]

La ringrazione per la cortesia....
Saluti
 
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T

turi

Ospite
Riferimento: scrittura contabile

... che dirLe...? Che dalla Sua replica emergessero alcune verità era inevitabile...

- sì, è vero che io non leggerò l’intervento da Lei segnalato, nella consapevolezza che non mi <<occorre fare altre letture sull'argomento>>, anche se io (e questa non è falsa modestia) sono di quel parere che non si legge mai abbastanza e che più si legge più ci si accorge di non sapere niente;

- crede di saperne di ragioneria, quale patrimonio di conoscenze delle tecniche di rilevazione contabile e di espressione dei valori nei bilanci, di potere esprimere la Sua opinione in <<fiscalità differita e solo in riferimento agli studi di settore>> ed in contrapposizione alle mie argomentazioni deduce:

"Citazione:
l’adeguamento agli studi di settore è causa di divergenze permanenti, non temporanee.
Perchè è una divergenza permanente ?.... è una sua opinione...."


Come a dire che Lei, di fiscalità differita ed anticipata, non ne sapeva “neppure per sentito dire”.

Per quanto mi riguarda, io credo di non ritornare più a discutere sull’argomento.

Saluti
T.


P.S.
E’ davvero molto strano che Lei, trovandosi di passaggio da queste parti, abbia scelto, per uno scambio di opinioni, una questione da me trattata, ritenendo di potere confutare le mie argomentazioni e per fare questo abbia scelto di scrivere con altro nick...
Ove dovesse ritenere anche di andare a ripetizione di fiscalità differita ed anticipata, scriva col Suo nick ed io sarò a Sua disposizione... come sempre!
Oppure continui a studiare...
 
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N

nanà

Ospite
Riferimento: scrittura contabile

... che dirLe...? Che dalla Sua replica emergessero alcune verità era inevitabile...

- sì, è vero che io non leggerò l’intervento da Lei segnalato, nella consapevolezza che non mi <<occorre fare altre letture sull'argomento>>, anche se io (e questa non è falsa modestia) sono di quel parere che non si legge mai abbastanza e che più si legge più ci si accorge di non sapere niente;

- crede di saperne di ragioneria, quale patrimonio di conoscenze delle tecniche di rilevazione contabile e di espressione dei valori nei bilanci, di potere esprimere la Sua opinione in <<fiscalità differita e solo in riferimento agli studi di settore>> ed in contrapposizione alle mie argomentazioni deduce:

"Citazione:
l’adeguamento agli studi di settore è causa di divergenze permanenti, non temporanee.
Perchè è una divergenza permanente ?.... è una sua opinione...."


Come a dire che Lei, di fiscalità differita ed anticipata, non ne sapeva “neppure per sentito dire”.

Per quanto mi riguarda, io credo di non ritornare più a discutere sull’argomento.

Saluti
T.


P.S.
E’ davvero molto strano che Lei, trovandosi di passaggio da queste parti, abbia scelto, per uno scambio di opinioni, una questione da me trattata, ritenendo di potere confutare le mie argomentazioni e per fare questo abbia scelto di scrivere con altro nick...
Ove dovesse ritenere anche di andare a ripetizione di fiscalità differita ed anticipata, scriva col Suo nick ed io sarò a Sua disposizione... come sempre!
Oppure continui a studiare...
Io odio le polemiche per cui chiudo qui la questione, ma Le ripeto sicuramente mi sta scambiando per quancuno che io neppure conosco, ho trovato questo forum per caso.... è padrone di crederci o meno, non è un mio problema, e non devo giustificarmi... non sapevo neppure che Lei avesse trattato l'argomento, non ho risposto per contraddire Lei, non lo frei mai per carattere, io non ho MAI detto "io ho ragione è un altro ha torto... "ho ESPRESSO UN PARERE.... Lei dice che è sbagliato... va bene, ne prendo atto... ma potrei dimostrarLe il contrario in merito alla documentazione che ho in mano ma a che pro....
Ho girato nel forum ed ho notato che Lei ha avuto vari diverbi con qualche altra persona, a dir la verità aveva sempre ragione Lei .... ma Le assicuro che tra quelle persone non ci sono io.
 
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Riferimento: scrittura contabile

no, non è deducibile.
Se questo ti crea problemi di riclassificazione dei dati di bilancio, puoi aprire tra gli
ONERI STRAORDINARI
IMPOSTE E TASSE ESERCIZI PRECEDENTI
Sottoconto:
- Imposte e tasse inded.eserc.precedenti
oppure
- IVA da adeguamento studi settore
Andando oltre le Vostre polemiche concordo con l'impostazione contabile data da Turi.
 
T

turi

Ospite
Riferimento: scrittura contabile

<<ma Lei rimarrà soltanto IL GRAN CAFONE CHE E'............. Sono veramente contenta che ci divida il mare.... Le persone maleducate come Lei devono stare giustamente isolate>>


Per la "nuova" entrata Nanà
Io non credo che sia il mare a dividerci, sono certo che ci dividano tante altre cose... Il mare non mi ha mai impedito di conoscere ed apprezzare ed in questo ricambiato, gente che vive al di là del mare...
Non le dico cosa penso io di lei...


Per Roberto Cattivelli
Non ho mai avuto alcun dubbio che Tu potessi non condividere
Ciao
T.
 

topino

Utente
Riferimento: scrittura contabile

scusate ragazzi...
ma avete davvero tutto questo tempo per far polemiche? :confused:
beati voi! io non ho nemmeno il tempo per farmi "il segno della Croce al contrario"!!! :p
buona giornata a tutti, e che sia davvero una BUONA GIORNATA :D :D
 
Stato
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