<HTML>Per la dismissione dei cespiti ammortizzabili dal ciclo produttivo dell'azienda non sono richieste formalità particolari.
Necessita una semplice annotazione sul libro stesso.
Se poi il cespite viene consegnato al rottamatore (si può anche generare un ricavo) le annotazioni sono anche del tipo contabile con rilevazione di plusvalenza o minusvalenza.
Tuttavia preme precisare che la semplice dismissione dal ciclo produttivo con conservazione del cespite non più operativo nei locali dell'azienda non si concilia con la "eliminazione del cespite" nel senso della consegna dello stesso al rottamatore, atteso che lo stesso deve comunque essere inventariato a valore convenzionale di una lira (traduci in euro).
Altre incombenze allo stato non ci sono.</HTML>