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Riparazioni e manutenzioni

L

Luca Bo

Ospite
Ho una ricevuta di riparazione auto di un professionista.

Per dedurmi il 50% del costo dell'auto, devo inserirla nel registro dei beni strumentali? Qual'è il procedimento?

Devo prima fare una autofattura dell'automobile per portarla dalla sfera privata a quella professionale?

Come valuto il valore dell'auto se è vecchia e non trovo la valutazione su quattroruote?

Grazie
 
- Va inserita nel libro cespiti ammortizzabili, se esistente, oppure nel registro iva acquisti con una scrittura libera di memoria..tipo "inserito automezzo di proprieta' personale targa....
- Nessuna autofattura.
- Il riferimento per la determinazione del valore e' il dpr 689/1974, riferito alle imprese, ma estendibile per analogia anche ai professionisti, che tra le altre cose dice quanto segue: I beni immobili e i beni iscritti in pubblici registri sono valutati singolarmente in base al costo, assumendo come tale il valore definitivamente accertato ai fini delle imposte di registro o di successione o, in mancanza, il prezzo indicato nell'atto di acquisto, maggiorati degli oneri accessori di diretta imputazione. In pratica la fattura di acquisto, se comprato nuovo, oppure il dichiarato se comprato usato. Il tutto con razionalita'e prudenza, in quanto se l'automezzo e' stato comprato diversi anni fa e' difficile pretendere di ammortizzarlo sull'intero valore storico, considerato che comunque si e' realizzato un evidente deperimento. In ogni caso il valore deducibile non potra' ovviamente superare il 50%
 
non condivido quanto detto da marc.. l'art. 65 c.3 bid dpr 917/86 che rimanda al dpr citato non è estensibile nemmeno per analogia ai professionisti in quanto è chiaro il riferimento ai soli imprenditori individuali, citati appunto dalla norma.

ci son interpretazioni che tendono a far decorrere gli ammortamenti dei beni provenienti da sfera privata del professionista dal suo inserimento in contabilità, altri, tra cui l'agenzia entrate (c'è pure una risoluzione su interpello, scorri i forum, la trovi) nega tale ipotesi..

puoi detrarre tranquillamente i costi di esercizio del bene

la cosa nn è cosi pacifica come dice marc, poi ognun fa come crede

saluti
 
mi aspettavo questa obiezione, peraltro pienamente giustificata, e d'altronde io stesso parlo di prudenza..Tuttavia qualche rischio uno se lo deve pur prendere.... d'altronde realmente, come rilevato anche da alcuni autori, non si riesce a comprendere perche' gli imprenditori individuali si e i professionisti no..chi sono questi? Il Leo?
 
perchè l'imprenditore ha norma che gli riconosce il costo fiscale (l'art. 65 che si applica solo all'imprenditore) e il professionista no..
son redditi diversi che si determinano con regole diverse..

poi, chiaro, magari su altro interpello danno risposta diversa, è già successo e succederà ancora..
 
..anche perchè, se ti riprendono questi ammortamenti, e tu ricorri.. come imposti il ricorso.. dicendo solo che non è giusto?
 
mi ricordo di aver assistito anni fa ad un dibattito in una commissione provinciale nella quale il difensore sollevava una questione di costituzionalita'...il giudice sospese il dibattito e decise di inviare tutto quanto alla corte costituzionale...ovviamente un po' si esagera, tuttavia mi pare sia l'art. 3 - della costituzione -che pomposamente afferma che tutti i cittadini sono uguali.. senza distinzioni di..bla bla. Orbene in una situazione come questa, nella quale la distinzione tra professionista e imprenditore e'nei fatti sostanzialmente inesistente, mi chiedo se non valga la pena di battersi, perlomeno a livelli minimi, per la affermazione di un diritto che deve spettare a entrambe le figure. Cosa differenzia le due figure in un modo cosi' significativo da far si che una possa godere di un vantaggio e l'altra no?
Ovvio cmq. che se ci atteniamo alla lettera della legge dovremmo rinunciare, tuttavia esigenze elementari di giustizia penso ci impongano talvolta di dover affrontare queste situazioni in modo diverso. Salud
 
ok.. allora faremo ricorso per tutto..

nn voglio dire che non è come dici tu, la portata della norma cmq ti spinge a concludere altro, ma in un ricorso, cosa diresti? solo che non è giusto?

è logico che l'ammin. finanziaria applica la legge a suo favore, ma d'altronde la legge che riconosce il valore fiscale c'è e val solo per l'imprenditore..

cerca anche su www.commercialistatelematico.it
c'è un articolo che parla di questa cosa..
 
"Cosa differenzia le due figure in un modo cosi' significativo da far si che una possa godere di un vantaggio e l'altra no?"

perchè uno fa gli ammortamenti anticipati e l'altro no?

perchè uno deve scontare le manutenzioni col 5% (per intenderci) e l'altro no?

perchè ....

e via cosi
 
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