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Riduzione stipendio 25% e contemporanea assunzione nuovo personale

KiMeraL

Utente
Salve, mio padre dipendente da più di 30 anni in un azienda privata, ha maturato nel tempo bonus anzianità, 16 mensilità e funzioni da dirigente (come la libertà nell'organizzazione degli orari di lavoro, ecc).
Lo scorso natale, ha avuto un crollo nervoso con pensieri suicidi (certificabili, e per cui è ancora in terapia), causa troppo lavoro e la mancanza di una qualsiasi figura di affiancamento al suo ruolo (prevista e necessaria in virtù della mole di lavoro cresciuta nel tempo e di una sua invalidità al 67% causa diabete mellito (enti simili, ma di dimensioni inferiori hanno almeno 2\3 dipendenti a coprire la funzione di mio padre)) e oltretutto questa figura di affiancamento (anche in vista del pensionamento (tra 5 anni) e della formazione di nuovo personale) richiesta e promessa precedentemente, non è stata assolutamente mantenuta.

Durante quest'anno di cure e di ripresa per mio padre, che iniziava a star meglio (e che tranne le prime 2 settimane è rientrato a lavoro per tutto l'anno), la sua azienda ha assunto due nuovi impiegati per uffici e sezioni dell'azienda che non necessitavano di maggior forza lavoro (anche in relazione al carico medio annuo dei suddetti uffici).

Dopo aver comunicato ai dipendenti che quest'anno buoni pasto natalizi (500€ circa), pannettone e bottiglie non saranno dati ai dipendenti causa crisi, mentre invariati rimarranno i buoni alimentari e tecnologici, ben superiori ai 500 €, più i regali personali e il classico cestino natalizio...ovviamente per i soli dirigenti, hanno convocato tutto il personale per comunicare modifiche all'orario di lavoro (che escludono gli straordinari, vincolando quei dipendenti come mio padre a dover rinunciare alla libertà sugli orari maturata per contratto); inoltre hanno comunicato a 3 dipendenti tra cui mio padre, che hanno maturato funzioni dirigenziali, una riduzione del 25% dello stipendio, e la decadenza di determinati diritti del vecchio contratto (esempio vincoli orari).

Perdonando la premessa così lunga....la mia domanda è:
alla luce della condizione personale di mio padre, della mancanza da parte dell'ufficio di farsi carico della sua situazione, della sua invalidità e delle sue richieste e del maggior carico di lavoro; alla luce delle nuove ed inutili assunzioni e della modifica sostanziale del suo contratto di lavoro.....ci sono gli estremi per cui fare vertenza?
in alternativa gli hanno detto di farsi i suoi calcoli (mancano 5 anni) e di fare una proposta...ovviamente a titolo non ufficiale...io credo che tutto ciò vada contro i diritti di mio padre e vorrei capire come potremmo\dovremmo muoverci.

Il taglio del 25% di uno stipendio è il taglio di 1\4 delle entrate di una famiglia....e come è scontato immaginare mio padre sta di nuovo affrontando un pessimo periodo a causa di questa situazione...che il suo stesso ufficio si era fatto carico di risolvere lo scorso natale e che invece ha aggravato e peggiorato notevolmente, minando quelli che sono i diritti di mio padre...ma di un qualsiasi lavoratore.

grazie per l'attenzione
 
Salve KiMeraL, osservata la complessità e gravità di quanto esposto, si ritiene urgente*chiedere l'intervento dell' Ispettorato del Lavoro, presente c/o la Direzione Territoriale del Lavoro.
Saluti domenico
 
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