<HTML>Quella dell'ipoteca legale è una possibilità che viene concessa all'ente preposto alla riscossione, a fronte di cartelle inadempiute.
Dici di aver vinto la causa di secondo grado. Non ci hai detto cosa era successo in precedenza. Presumo che forse in primo grado le cose non erano andate tanto bene. Per cui, ai sensi dell'art 68 della legge sul contenzioso, l'ufficio, attraverso l'esattoria, era legittimato ad emettere le cartelle per la riscossione graduata.
L'inadempimento del pagamento ha legittimato l'esattoria a porre l'ipoteca legale. Non vedrei pertanto spazi di querela per quello che probabilmente è stato un comportamento legittimo poiché riconosciuto dalla legge.
Diverso è il problema legato alle spese per la revoca dell'ipoteca.
Queste spese, non essendo spese di giudizio, non possono, (o meglio, potevano) essere richieste alla commissione tributaria;
né del resto all'esattoria che come abbiamo visto ha assunto un comportamento legittimo.
L'unica, residua, eventuale possibilità è richiedere un risarcimento per danni all'ufficio impositore, ai sensi della sentenza n. 700/2000 delle sezioni unite della Corte di Cassazione.
Probabilmente, visto che non sarebbe una procedura dall'esito scontato; che i costi legali senza dubbio (essendo un giudizio ordinario) avrebbero un ammontare rilevante rispetto al costo dell'estinzione; che in ogni caso l'ufficio potrebbe ribaltare su di te la responsabilità dell'accaduto a causa del tuo illegittimo inadempimento, penso che il gioco non ne varrebbe la candela.
Tuttavia ti sono solidale perché quello dell'ipoteca legale da parte delle esattorie è un istituto aberrante, soprattutto se applicato a piccole somme.
ciao</HTML>