Buongiorno a tutti,
per una mia vettura di proprietà, per la quale ho sempre pagato regolarmente il bollo auto, ho ricevuto una curiosa comunicazione nelle scorse settimane dalla Regione Toscana, dove risiedo.
In buona sostanza, mi dicono che con riferimento ai bolli che ho regolarmente pagato (nei termini previsti) per le annualità 2020 e 2021, si è manifestato un "disallineamento" (questo il termine utilizzato dalla Regione) nei loro sistemi informativi, tale per cui gli importi che ho pagato risultano inferiori al ri-calcolo che hanno nel frattempo effettuato. Tale disallineamento, si precisa nella lettera, non è imputabile al contribuente (d'altra parte come avrei fatto ad immaginare che l'importo che mi veniva conteggiato era sbagliato !?).
Tutto ciò premesso, mi si invita a pagare l'integrazione, bontà loro senza sanzioni.
Rivoltomi all'ACI, hanno potuto soltanto fare spallucce, dicendomi che anche a loro è stato comunicato in ritardo dalla Regione che stavano applicando dei tabellari sbagliati.
Mi domando, per chi volesse darmi un parere: ma è lecito che una amministrazione pubblica ribalti sul contribuente con efficacia retroattiva un proprio errore ? Sarebbe come se un ristoratore o un qualunque esercente privato, a distanza di 2 anni si accorgesse che ha emesso uno scontrino sottostimato, e tornasse dal cliente a chiedergli l'integrazione.
Personalmente, non tanto per i soldi, quanto per il principio, se ci fosse un ente preposto a tutela del contribuente, sarei ben disponibile a dedicare il tempo necessario ad un ricorso.
Saluti, Pino65
per una mia vettura di proprietà, per la quale ho sempre pagato regolarmente il bollo auto, ho ricevuto una curiosa comunicazione nelle scorse settimane dalla Regione Toscana, dove risiedo.
In buona sostanza, mi dicono che con riferimento ai bolli che ho regolarmente pagato (nei termini previsti) per le annualità 2020 e 2021, si è manifestato un "disallineamento" (questo il termine utilizzato dalla Regione) nei loro sistemi informativi, tale per cui gli importi che ho pagato risultano inferiori al ri-calcolo che hanno nel frattempo effettuato. Tale disallineamento, si precisa nella lettera, non è imputabile al contribuente (d'altra parte come avrei fatto ad immaginare che l'importo che mi veniva conteggiato era sbagliato !?).
Tutto ciò premesso, mi si invita a pagare l'integrazione, bontà loro senza sanzioni.
Rivoltomi all'ACI, hanno potuto soltanto fare spallucce, dicendomi che anche a loro è stato comunicato in ritardo dalla Regione che stavano applicando dei tabellari sbagliati.
Mi domando, per chi volesse darmi un parere: ma è lecito che una amministrazione pubblica ribalti sul contribuente con efficacia retroattiva un proprio errore ? Sarebbe come se un ristoratore o un qualunque esercente privato, a distanza di 2 anni si accorgesse che ha emesso uno scontrino sottostimato, e tornasse dal cliente a chiedergli l'integrazione.
Personalmente, non tanto per i soldi, quanto per il principio, se ci fosse un ente preposto a tutela del contribuente, sarei ben disponibile a dedicare il tempo necessario ad un ricorso.
Saluti, Pino65