Il problema sta a monte, la fattura doveva essere emessa nel 2016 e non nel 2015. Perché è vero che non ti fa ricavo e reddito nel 2015, ma rientra nel volume d'affari IVA e quindi nella dichiarazione IVA dell'anno 2015. Si crea dunque una discrepanza tra volume d'affari e componenti positivi di reddito.
La soluzione spartana a mio avviso potrebbe essere questa, solo se in perfetto accordo con il committente/cliente chiaramente:
- Emissione nota di accredito in data 31/12/2015 a storno totale della fattura non incassata. La nota di accredito non avrà la ritenuta. Questo risolve il problema dell'allineamento tra i componenti positivi di reddito e la dichiarazione IVA.
- La ritenuta d'acconto versata nel 2016 verrà recuperata nella dichiarazione dei redditi 2017 relativa al 2016. Questo però creerebbe una mina vagante fiscale con l'invio del 770/2017 redditi anno 2016 del committente/cliente, quindi attenderei chiarimenti ed opinioni di utenti più esperti su questo punto.
- Riemissione della fattura in anno 2016, ovviamente senza ritenuta in quanto emessa in regime forfetario. Nessuna regolazione tra le parti in quanto l'importo non pagato dal committente sarà quello che poi tu utilizzerai come credito d'imposta.
Non so se sia proprio fattibile la cosa, attendiamo qualche parere in merito. A conti fatti lo storno sarebbe corretto perché quella fattura non andava emessa.
Ovviamente, se dovesse essere questa la soluzione corretta, in via preventiva mi munirei di più documenti possibile che dimostrano l'errore commesso, ad esempio raccomandate A/R oppure PEC con il committente/cliente.