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Redditi prodotti all'estero

Salve a tutti,
vi propongo il mio caso e spero che qualcuno lo reputi interessante.
Ho lavorato all'estero in Germania con un contratto a tempo indeterminato ininterrottamente dal 2004 fino a maggio del 2007. Ero iscritto regolarmente all'AIRE (visti i tre anni completi precedenti) e ho chiaramente sempre pagato imposte e presentato dichiarazioni in Germania.
Da inizio maggio lavoro in Italia e ho prodotto sul territorio italiano solo redditi da lavoro dipendente. Come mi devo comportare con i redditi dei primi 4 mesi prodotti in Germania? Su questi ho già pagato le tasse in Germania essendo residente.
Devo mettere questi valori nella dichiarazione italiana o sono due cose distinte?
Grazie in anticipo per le risposte.
 

prostaf

Utente
Riferimento: Redditi prodotti all'estero

per quanto mi risulta per convenzione internazionale e per evitare le doppie imposizioni ogni periodo di lavoro resta nel paese dove è stato prodotto e si sono versate le tasse.

per completezza ti suggerisco di consultare su google ricercando

trattato italia germania contro le doppie imposizioni, sicuramente troverai anche la risposta secondo fonte normativa

Ciao
 

pallina80

Utente
Riferimento: Redditi prodotti all'estero

In realtà se il periodo di lavoro all'Estero è stato inferiore ai 183 giorni, almeno per quanto previsto dalla maggior parte delle Convenzioni, il reddito è imponibile in Italia. Per le imposte versate all'estero a titolo definitivo ti spetta invece un credito di imposta (da indicare nel quadro G), oppure devi chiedere il rimborso direttamente allo Stato estero (la scelta non è libera, devi consultare la convenzione con la Germania. Ecco per esempio quanto previsto all'art 15

Art. 15
Lavoro subordinato

1. Fatte salve le disposizioni degli articoli 16, 18 e 19, i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato contraente. Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in questo altro Stato.

2. Nonostante le disposizioni del paragrafo 1, le remunerazioni che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un'attività dipendente svolta nell'altro Stato contraente sono imponibili soltanto nel primo Stato se:

a) il beneficiario soggiorna nell'altro Stato per un periodo o periodi che non oltrepassano in totale i 183 giorni nel corso dell'anno fiscale considerato, e
b) le remunerazioni sono pagate da o per conto di un datore di lavoro che non è residente dell'altro Stato, e
c) l'onere delle remunerazioni non è sostenuto da una stabile organizzazione o da una base fissa che il datore di lavoro ha nell'altro Stato.


Io ritengo che tu debba dichiarare il reddito dei 4 mesi e poi indicare il credito d'imposta nel quadro G
 

madcriz

Utente
Riferimento: Redditi prodotti all'estero

Ciao,

mi intrometto....io ho il problema contrario.

Da marzo ad ottobre ho lavorato in Germania con contratto dipendente Italiano.
Scaduti i 183gg sono rientrata in Italia.

Ora la mia Società mi propone un cambio di contratto cosicchè il mio "nuovo" datore di lavoro è la branch tedesca.

I giorni da qui al 31/12/08 che trascorrerò in Germania sotto contratto tedesco, faranno cumulo coi 183gg già trascorsi là?

Scusate ma devo capire in fretta!!!!
 
Riferimento: Redditi prodotti all'estero

Salve, io avrei un problema leggermente diverso e non riesco, insieme all'aiuto dei miei commercialisti a comprendere esattamente come inquadrare le attuli legislazioni vigenti tra Italia e Germani.
In particolare la mia situazione è la seguente:
Ho una offerta come CONTACTOR per una società tedesca importante, ovvero come freelance in Germania con registrazione VAT tedesca (ovvero con inizio DE-xxxx) usufruendo della VAT per i non residenti .Quindi avrei ancora la mia residenza in ITALIA. Le società coinvolte sono, oltre quella tedesca nominata fino adesso, una società Svizzare, indicata come una associazione di commercialisti, che riceve il pagamento della società tedesca, realizza le fattura alla società tedesca, trattiene parte dei ricavati come servizi che loro offrono e pagano un percentuale alla agency inglese che ha provveduto a trovarmi il lavoro, e provvede al pagamento a me pattuito al netto delle tasse, tali tasse sono pagate in Germania. Inoltre la società Svizzera mi conferma che non ho l'obbligo di pagare qui in Italia i contributi INPS previsti perchè ho partita IVA tedesca. I contributi per la pensione in Germania possono essere sostituiti, perchè non obbligatori, con una assicurazione sociale che costa pochissimo e mi conferma che L'ITALIA non potrà al termine del mio progetto (6 mesi) chiedermi di pagare ulteriori tasse, avendole pagate in Germania, non pagare i contributi INPS perchè libero professionista in Germania, e nessuna presentazione IVA, per il REVERSE CHARGE. VI PREGO AIUTATEMI IN POCHI GIORNI DEVO DECIDERE E SONO CONFUSO.
Grazie.
Sammarco.
 

CarPic

Utente
Salve a tutti,

ho bisogno di un aiuto.
Lavoro per una società italiana al momento.
Il mio titolare ha svariate aziende e vorrebbe che io andassi a lavorare per una delle sue ditte ma in Germania.
Premetto che non posso cambiare la residenza perchè ho appena acquistato un'appartamento ed ho beneficiato della detrazione al 2% e non posso cambiare la residenza.
Non andreai a vivere in Germania anche perchè non ne ho bisogno dato che lavoro come export manager e passo la maggior parte del tempo in giro per il mondo oppure a casa come home office.
Dopo questa premessa arriva la domanada:
Posso essere assunto in Germania con contratto di lavoro tedesco a tempo indeterminato, senza avere una residenza in Germania?
Sono già a conoscenza della doppia tassazione, ma me ne farò una ragione.

Grazie mille
Carlo
 
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