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redditi da attivita'artistica

A

armando

Ospite
<HTML>Salve a tutti,ho intenzione di iniziare un'attivita'di animatore-d.j.Devo aprire la p.iva come lavoratore autonomo,e relativa fatturazione prestazioni con iva e ritenuta d'acconto, oppure i contratti che firmero'con gli organizzatori prefigurano una percezione di reddito da lav.dipendente con busta paga,trattenute fisco-previdenza e cud finale ?Io pensavo di aprire p.iva e di godere del forfettario o del regime nuove iniziative,cosicche'preventivando un volume d'affari pari a circa 5.000,00 pagherei solo l'imposta sostitutiva del 10% e niente Irap.Il problema e'nato quando mi sono documentato sull'Enpals,e ho letto che a prescindere dalla natura del rapporto,autonomo o subordinato,la contribuzione e'dovuta come se fosse un rapporto di lavoro dipendente con tanto di Cud.Faccio un appello a tutti coloro che possono chiarirmi le idee di postare su questo mio quesito perche'ho pressanti esigenze lavorative(e nel mondo dello spettacolo vi sono tante agenzie improvvisate pronte a farti consulenze dozzinali..)
Grazie a chiunque rispondera'</HTML>
 
<HTML>L'idea della partita IVA è buona, però l'IRAP si paga comunque. Anche la contribuzione ENPAL è dovuta e viene direttamente trattenuta dal soggetto che la paga</HTML>
 
<HTML>le concrete modalità di svolgimento della prestazione lavorativa determinano la natura del rapporto (auonomo ovvero subordinato) non dipende cioè dalla semplice scelta delle parti ma dalla effettività delle cose,
in ogni caso(lavoro autonomo o subordinato) è dovuta la contribuzione previdenziale enpals e quella assistenziale inps,
in caso di lavoro autonomo la contribuzione inps è ridotta, e ovviamente non sarà rilasciato dal committente alcun modello cud, ma solo una certificazione delle ritenute fiscali e previdenziali operate,
in ogni caso (autonomo o subordinato) è il commitente l'obbligato alla determinazione/versamento/dichiarazione delle contribuzioni previdenziali,
è consuetudine diffusa (ma non per questo corretta) nel settore richiedere al lavoratore la partita iva, ma solo perchè ciò riduce alcune formalità burocratiche a carico del datore, consente in alcuni casi la elusione/evasione del carico contributivo e/o di sottrarsi ad alcune tutele previste a favore dei soli lavoratori subordinati.
saluti</HTML>
 
<HTML>Per il tipo di attività mi sentirei di consigliare, ad un mio clienye, di non pagare l'IRAP.
Parere personale da verificare con il proprio commercialista.</HTML>
 
<HTML>Grazie per i contributi offerti.Alcuni miei amici mi hanno detto di costituire un'associazione no-profit ma francamente sono perplesso,che tipo di contabilita'dovrei adottare?E'vero che pagherei solo un forfait Irpeg-Iva ma dovrei destinare l'utile dell'associazione a scopi benefici ?
Attendo fiducioso qualche vostro parere.Grazie</HTML>
 
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