Buongiorno,
Nel 2018 un immobile (suddiviso in due subalterni) è stato unito in un unico subalterno, presentando tutte le documentazioni necessarie.
Si è deciso di mantenere identiche categoria e classamento dei due immobili in precedenza siddivisi (piano terra e piano primo).
Dopo un anno è arrivato un accertamento dall'Ade dicendo che, a seguito delle modifiche, l'immobile è da considerarsi di classe superiore, pur mantenendo la medesima categoria.
Questo naturalmente inficia sulla rendita catastale e, quindi, sull'imu.
Domanda:
Ho chiesto in comune, visto che mi sono giunti i conteggi imu non ancora aggiornati con l'accertamento appena ricevuto, di modificare l'imposta in base alla nuova rendita, per i mesi dai quali in poi è giunto l'accertamento.
Ora il comune mi invia il conteggio aggiornato, ma lo fa considerando la nuova rendita catastale, e l'imu da cui ne deriva, come operanti dal giorno in cui è stata inviata la docfa per la fusione. Mi ritrovo quindi a dover pagare anche tramite ravvedimento la differenza Imu sullo scorso anno e anche totalmente la nuova "rendita" per l'intero anno in corso.
Non mi pare un cosa proprio corretta...siamo sicuri che siano nel giusto?
Io ho fatto tutte la procedure ad hoc, ma intendo pagare il "surplus" di Imu e tasi solo dalla data dell'accertamento in poi, non a ritroso.
Grazie
Nel 2018 un immobile (suddiviso in due subalterni) è stato unito in un unico subalterno, presentando tutte le documentazioni necessarie.
Si è deciso di mantenere identiche categoria e classamento dei due immobili in precedenza siddivisi (piano terra e piano primo).
Dopo un anno è arrivato un accertamento dall'Ade dicendo che, a seguito delle modifiche, l'immobile è da considerarsi di classe superiore, pur mantenendo la medesima categoria.
Questo naturalmente inficia sulla rendita catastale e, quindi, sull'imu.
Domanda:
Ho chiesto in comune, visto che mi sono giunti i conteggi imu non ancora aggiornati con l'accertamento appena ricevuto, di modificare l'imposta in base alla nuova rendita, per i mesi dai quali in poi è giunto l'accertamento.
Ora il comune mi invia il conteggio aggiornato, ma lo fa considerando la nuova rendita catastale, e l'imu da cui ne deriva, come operanti dal giorno in cui è stata inviata la docfa per la fusione. Mi ritrovo quindi a dover pagare anche tramite ravvedimento la differenza Imu sullo scorso anno e anche totalmente la nuova "rendita" per l'intero anno in corso.
Non mi pare un cosa proprio corretta...siamo sicuri che siano nel giusto?
Io ho fatto tutte la procedure ad hoc, ma intendo pagare il "surplus" di Imu e tasi solo dalla data dell'accertamento in poi, non a ritroso.
Grazie