Tommaso Facchin
Utente
Buongiorno, scrivo in qualità di presidente di un’associazione di promozione sociale iscritta al RUNTS, che svolge attività di ricerca scientifica e divulgazione di particolare interesse sociale, con risultati diffusi liberamente e senza accesso preferenziale da parte di soggetti privati.
Vorrei un chiarimento in merito alla qualificazione fiscale di tali attività quando l’associazione, per ragioni amministrative, emette fattura elettronica nei confronti di enti pubblici o fondazioni che cofinanziano le nostre attività di ricerca.
La mia interpretazione è che l’emissione della fattura non renda di per sé l’attività “commerciale”, qualora essa rientri nel campo dell’art. 79, comma 3, del Codice del Terzo Settore — che considera sempre non commerciali le attività di ricerca di interesse sociale svolte secondo le condizioni previste (reinvestimento utili, diffusione gratuita, assenza di vantaggi privati).
Chiedo se condividete questa lettura e se, ai fini della rendicontazione, tali entrate possano essere considerate entrate da attività di interesse generale non commerciali (Sezione A del rendiconto per cassa).
Grazie, Tommaso
Vorrei un chiarimento in merito alla qualificazione fiscale di tali attività quando l’associazione, per ragioni amministrative, emette fattura elettronica nei confronti di enti pubblici o fondazioni che cofinanziano le nostre attività di ricerca.
La mia interpretazione è che l’emissione della fattura non renda di per sé l’attività “commerciale”, qualora essa rientri nel campo dell’art. 79, comma 3, del Codice del Terzo Settore — che considera sempre non commerciali le attività di ricerca di interesse sociale svolte secondo le condizioni previste (reinvestimento utili, diffusione gratuita, assenza di vantaggi privati).
Chiedo se condividete questa lettura e se, ai fini della rendicontazione, tali entrate possano essere considerate entrate da attività di interesse generale non commerciali (Sezione A del rendiconto per cassa).
Grazie, Tommaso