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Negligenza commercialistica

Salve, scrivo per avere un riscontro in merito ad una spiacevole vicenda. Per negligenza dello studio commercialistico a cui ho finora affidato la mia contabilità, mi è stata fatta l'iscrizione Inps in ritardo di due anni, per cui mi ritrovo adesso a dover pagare tutti gli arretrati del 2010 e 2011 nell'intero anno 2012, rateizzati in sei mesi ognuno per non avere una mora ulteriore rispetto a quella che mi è stato detto arriverà dall'inps. Inoltre suddetto studio commercialistico mi ha appena presentato una parcella raddoppiata rispetto allo scorso anno (senza preavviso) con la spiegazione che per loro era poco professionale chiedere tale importo a partire dal primo anno di consulenza, e che questa ora presentatami è la loro tariffa standard. Vorrei chiedere se ora affido ad un nuovo studio commercialistico la contabilità 2011,visto che la dichiarazione dei redditi ed il modello unico non sono ancora stati fatti,posso rifiutarmi di pagare il vecchio studio? Ed inoltre tale comportamento può essere suscettibile di azioni legali? grazie
 
In merito all'iscrizione inps tardiva, occorre anzitutto capire per quale motivo la stessa non sia stata effettuata. Nell'ultimo anno infatti vi sono stati dei mutamenti piuttosto radicali nell'inquadramento previdenziale delle attività economiche con l'INPS piuttosto attiva nel recupero dei contributi, in special modo per l'iscrivibilità di attività commerciali per le quali in precedenza non sembrava esservi obbligo di iscrizione. Lo studio a cui lei si è affidata potrebbe non essere del tutto responsabile di questa tardiva iscrizione, semplicemente perché non era chiaro che vi fosse obbligo. Ma questa è naturalmente soltanto una supposizione sul come possano essere andate le cose.

Ciò premesso, il compenso relativo alla contabilità del 2011, se la stessa è stata elaborata, dovrà purtroppo essere pagato. L'obbligo di preventivo dei compensi è stato introdotto soltanto quest'anno dal recente decreto sulle liberalizzazioni. Nulla vieta quindi allo studio di aumentare il compenso, anche se un raddoppio è sicuramente eccessivo e poco corretto.
Lei ovviamente, se si affida ad un altro commercialista, non dovrà corrispondere eventuali compensi previsti in maniera specifica per la redazione delle dichiarazioni fiscali ancora non redatte.

Rodolfo Pontecorvi
Dottore Commercialista
 
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