Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni che sono state concordate fra le parti nel contratto di lavoro.(Art. 2103 c.c.)Il datore di lavoro ha l'obbligo di far conoscere al lavoratore al momento dell'assunzione il proprio inquadramento, ossia la categoria e la qualifica che gli vengono assegnate in relazione alle mansioni per le quali è stato assunto.
Nella pratica, capita spesso, che la lettera di assunzione, contenga soltanto la citazione del livello di inquadramento, senza alcun cenno dei concreti compiti assegnati al lavoratore.
In questo caso, Il giudice, a cui il lavoratore chiede l'attribuzione di una determinata qualifica, segue un particolare procedimento così composto(Cassazione 22/11/2001,n. 14806): Accertamento di fatto delle mansioni effettivamente svolte; individuazione della categoria e del livello di inquadramento in cui tale categoria si colloca nella contrattazione collettiva; confronto tra il risultato della prima indagine e le declaratorie contrattuali collettive.
In ogni caso, le mansioni effettivamente svolte, cui fa riferimento la giurisprudenza, ai fini della qualifica, sono quelle oggettive, cioè i compiti che in concreto vengono svolti, e non le caratteristiche professionali del soggetto.
Saluti Domenico
