Eh ho capito ma qua come vedi dallo screen è stata inps a rispondere, non me lo sono inventato.
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Io non voglio andarti contro, anzi spero sia come dici tu. Il punto è che ho fatto una domanda basilare con un secco SI O NO, e loro hanno risposto no. Dalla circolare che mi hai anche appena postato poco fa a logica sembrerebbe spettare ma non c’è scritto espressamente (a differenza della risposta che hanno dato loro su Facebook).
Cosa fare chiederla e poi se non spetta si riprendono i soldi? Boh…
Perdonami ma se non ci si può fidare neanche di una pagina istituzionale che la chiudessero.
Ora dimmi tu uno che deve fare, mettiamo la spunta a sto punto al massimo se li riprenderanno in futuro boh
catia71
Utente
c'è da dire che può essere anche stata mal compresa la domanda? qui si chiede se chi prende naspi ha diritto alla maggiorazione e la risposta è... no entrambi i genitori devono essere lavoratori...cioè se uno prende la naspi e l'altro non percepisce reddito da lavoro non rientra nella fattispecie che ne ha diritto.
Ho provato anche a cercare su altri siti questa informazioni ma più di uno continua a dire che il punto sulla naspi non sia stato chiarito, e fine febbraio si avvicina..
Anche basta di sta storia che crea solo inutile confusione...il dlgs parla di reddito e la circolare specifica quali redditi..tutto il resto che scrivi di cosa ti dice il caf è fuffa...se vuoi continuare a credere alla fuffa fai pure ma non insistere nel continuare a rilanciare un dubbio risolto con la circolare Inps 23/2023..se poi cambierà qualcosa in futuro ci adegueremo, ma ora è così e le cose non le cambia il Caf...
..
Ebbaaasta!
Dlgs 230/2021
art.4
....
8. Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, e' prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella
tabella 1 fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro la
maggiorazione non spetta.
Circolare Inps nr.23 del 2022
Punto 4.1
d) Genitori entrambi titolari di reddito da lavoro
Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro (cfr. l’art. 4, comma 8, del D.lgs n. 230/2021).
Rilevano ai fini della maggiorazione in discorso i redditi da lavoro dipendente o assimilati nonché i redditi da pensione, i redditi da lavoro autonomo o d’impresa ai sensi degli articoli 49, comma 1 e 2, 50, comma 1, lettere a), c-bis), g) e l), 53, commi 1 e 2, lett. c), e 55 del TUIR, che devono essere posseduti al momento della domanda
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Ebbaaasta!
Dlgs 230/2021
art.4
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8. Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, e' prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella
tabella 1 fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro la
maggiorazione non spetta.
Circolare Inps nr.23 del 2022
Punto 4.1
d) Genitori entrambi titolari di reddito da lavoro
Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro (cfr. l’art. 4, comma 8, del D.lgs n. 230/2021).
Rilevano ai fini della maggiorazione in discorso i redditi da lavoro dipendente o assimilati nonché i redditi da pensione, i redditi da lavoro autonomo o d’impresa ai sensi degli articoli 49, comma 1 e 2, 50, comma 1, lettere a), c-bis), g) e l), 53, commi 1 e 2, lett. c), e 55 del TUIR, che devono essere posseduti al momento della domanda
Ultima modifica:
Buonasera a tutti, mi aggiungo alla discussione dal momento che ho un dubbio affine a quanto esposto da altri. In effetti la circolare INPS fa esplicito riferimento ai redditi da lavoro dipendente e assimilati, tuttavia nella circolare viene anche aggiunto "ai sensi degli articoli 49, comma 1 e 2, 50, comma 1, lettere a), c-bis), g) e l) [...]".
Ora, consultando il TUIR, l'articolo 50 citato disciplina proprio i redditi da considerare assimilati a lavoro dipendente. Non si fa riferimento a tutto il comma 1, ma solo ad alcune parti di esso. In questo senso deduco che l'INPS consideri validi per la maggiorazione solo alcune tipologie di reddito che la legge assimila a lavoro dipendente.
Nel mio caso, mia moglie è attualmente in naspi (al momento sospesa essendo in maternità) e io sono titolare di una borsa di specializzazione in medicina. L'indennità di disoccupazione, a quanto ho capito, è un reddito sostitutivo ai sensi dell'art. 6 comma 2 del TUIR ("I proventi conseguiti in sostituzione di redditi [...] costituiscono redditi della stessa categoria di quelli sostituiti o perduti"), di conseguenza ci sono pochi dubbi sul fatto che valga ai fini della maggiorazione. La mia borsa di specializzazione, tuttavia, è un reddito assimilato ai sensi dell'art. 50 comma 1 lettera c. Tale lettera non viene menzionata nella circolare (è presente solo la c-bis), quindi deduco che non possa accedere alla detrazione, dico bene? Perché provando a chiamare l'INPS mi sono state date risposte ambigue se non proprio contraddittorie, alcuni operatori contattati sostenevano convintamente che io in quanto iscritto alla gestione separata avessi comunque diritto ad accedere alla maggiorazione. Nella circolare, tuttavia, non si fa alcuna menzione della gestione separata. Mi confermate quindi che dal vostro punto di vista io non possa richiedere la maggiorazione? Grazie.
Ora, consultando il TUIR, l'articolo 50 citato disciplina proprio i redditi da considerare assimilati a lavoro dipendente. Non si fa riferimento a tutto il comma 1, ma solo ad alcune parti di esso. In questo senso deduco che l'INPS consideri validi per la maggiorazione solo alcune tipologie di reddito che la legge assimila a lavoro dipendente.
Nel mio caso, mia moglie è attualmente in naspi (al momento sospesa essendo in maternità) e io sono titolare di una borsa di specializzazione in medicina. L'indennità di disoccupazione, a quanto ho capito, è un reddito sostitutivo ai sensi dell'art. 6 comma 2 del TUIR ("I proventi conseguiti in sostituzione di redditi [...] costituiscono redditi della stessa categoria di quelli sostituiti o perduti"), di conseguenza ci sono pochi dubbi sul fatto che valga ai fini della maggiorazione. La mia borsa di specializzazione, tuttavia, è un reddito assimilato ai sensi dell'art. 50 comma 1 lettera c. Tale lettera non viene menzionata nella circolare (è presente solo la c-bis), quindi deduco che non possa accedere alla detrazione, dico bene? Perché provando a chiamare l'INPS mi sono state date risposte ambigue se non proprio contraddittorie, alcuni operatori contattati sostenevano convintamente che io in quanto iscritto alla gestione separata avessi comunque diritto ad accedere alla maggiorazione. Nella circolare, tuttavia, non si fa alcuna menzione della gestione separata. Mi confermate quindi che dal vostro punto di vista io non possa richiedere la maggiorazione? Grazie.
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