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licenziamento a voce

M

Marlena

Ospite
Sono impiegata in qualità di commessa presso un negozio di abbigliamento da circa un anno. Nel corso della settimana mi sono assentata un paio di giorni perché mia madre è stata ricoverata in ospedale a seguito di un infarto. Non ho presentato certificato medico perché non ero ammalata.
Questa sera il mio datore di lavoro mi ha detto di non presentarmi più al lavoro perché debbo considerarmi licenziata e che per fine mese mi farà avere la liquidazione. Cosa posso fare?
Grazie a chi mi darà dei consigli.

[%sig%]
 
il datore non può comunicarti verbalmente la sua volontà di licenziarti; questo vale con qualsiasi contratto in essere, limiti dimensionali aziendali, qualifica, ecc...se questa è la sua intenzione occorre che tu sia raggiunta da sua raccomandata a mezzo posta, eventualmente "a mano" da te accettata e controfirmata, ove sia palese e precisata la motivazione, che in questo caso (discutibile) sarà riconducibile a "giusta causa", a meno che non si avvalga di "riduzione di personale" con tutti i vincoli che ne seguiranno; tu se vuoi continuare il rapporto di lavoro ...minato, devi: non accettare MAI di sottoscrivere lettere da lui predisposte (o dal consulente lavoro) ove apparirai tu a voler rassegnare dimissioni per vari motivi (attenta, solitamente capita così), dovrai presentarti sul posto di lavoro e MAI abbandonarlo, anche su sua richiesta; FIRMARE, ACCETTARE solo situazioni di fatto e/o economiche che siano manifestazione della TUA volontà al licenziamento; insomma se tu vuoi difendere il posto, devi DISCONOSCERE, documentalmente e NEI FATTI, ogni comportamento del datore, che possa, anche rafforzato da suoi testimoni, essere rinconducibile ad un abbandono, anche temporaneo, del posto di lavoro; sarà un periodo molto "delicato", ma se resisti, non salvaguardi solo lo stipendio, ma soprattutto la tua dignità.
PS. avevi "avvisato" circa i due giorni di assenza?; in bocca al lupo, se vuoi, fammi sapere,ciao.
 
In mancanza della forma scritta, il licenziamento è inefficace e non solo, potrebbe anche essere annullato con sentenza del giudice ove privo di giusta causa o di giustificato motivo, come può ravvisarsi nel comportamento del datore di lavoro. Io ti consiglierei, intanto, di richiedere al datore di lavoro, con avviso scritto (racc. a.r.) da produrre entro 15 giorni, comunicazione scritta in ordine ai motivi del licenziamento e, successivamente, di impugnare il licenziamento.
Il licenziamento inefficace, qual è la comunicazione orale, è improduttivo di effetti con la conseguenza che matura la retribuzione fino al momento della riassunzione ovvero fino alla ricezione di un licenziamento validamente intimato. Per la soluzione della questione, considerata anche l’ ipotesi della instaurazione di una causa di lavoro, vedi di farti assistere dal sindacato, sia per la formulazione della richiesta scritta delle motivazioni del recesso, sia per l’impugnativa del licenziamento e degli adempimenti successivi.
Ciao a auguri
 
se ti dovevi assentare conveniva avvertire il datore di lavoro.
il datore di lavoro ti ha solo anticipato la sua volonta a sbatterti fuori per assenza giustificata.
Puoi fargli vertenza, impugnare il licenziamento con buone probabilità di vincere.
A quel punto il datore di lavoro effettuerà una transazione extra-giudiziale e interromperà ugualmente il rapporto di lavoro.
Trovati un altro posto!!
 
Il datore di lavoro l'avevo avvertito telefonicamente ma non ho le prove gli avevo anche detto di mettermi in ferie.
Seguirò il consiglio di turi perché io non so cosa fare, mi farò assistere dal sindacato. Io non ho mai avuto contestazioni e non mi pare possibile che per due giorni di assenza mi possa licenziare.
Grazie a tutti per il vostro interessamento.
Ciao
Marlena
 
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