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liberto professionista o ditta?

ciao

riporto up questo topic perche avendo prima fatto delle ricerche nel forum (mi auguro che sia di buona usanza per molti...sopratutto dato che proliferano sempre gli stessi topic sul bonus bebe...e meno male che c'e la decrescita demografica!) ho trovato questo molto simile a quello che vorrei chiedere chiedendo un consiglio.

nel 2004 apro attività con il codice 72.600 ed iscrizione alla gestione separata INPS.
ritenendo un professionista compilo l'unico 2005 come quadro RE.
senonchè vengo a sapere parlando sia con un funzionario dell'ADE che con la CCIAA che loro ritengono impresa chi realizza e progetta siti web (anche senza l'organizzazione propria del 2082 c.c.)mentre professionista chi da solo delle consulenze.

detto questo vorrei "sanare" tale posizione e pertanto vorrei:

1) iscrivere alla CCIAA (quanto pagherei tra dirittto e sanzioni??)
2)presentare una dichiarazione integrativa con il quadro RG (per nn incappare in infedele dichiarazione).
3)per l'INPS cambia qcs?ho versato tutti i contributi in acconto e saldo calcolati con la gestione separata.

ATTENDO CONSIGLI.

grazie
 
- Io non presenterei nessuna dich. integrativa x il passato. Chi puo' provare che x il primo anno disponevo di una tale organizzazione di beni di impresa da far si che fossi certamente iscrivibile tra gli imprenditori? E poi il contenuto artistico e professionale di un disegnatore di siti web e' incontestabile.

- Per il futuro puoi passare imprenditore, iscrivendoti in CCIAA.Come individuale il costo e' di 80 euro all'anno.

- L'inps cambia, nel senso che passi alla gestione commercianti, da quella dei subordinati nella quale sei ( o dovresti essere) iscritto ora. Puo' essere piu' costoso in quanto i commercianti pagano su un minimale di reddito. Potrebbe cmq. anche essere la gestione artigiani, se ti infilano tra i medesimi. Piu' o meno gestione previdenziale di artigiani e commercianti hanno il medesimo meccanismo di funzionamento.

- Va anche valutata l'iscrizione ad Inail.
 
ciao Marco,
come sempre grazie mille.
1)perchè nn presentare nessuna dich.integrativa? nn mi costa nulla presentarla ora con il quadro RG compilato,i problemi potrebbero sorgere per i contributi INPS.

2)nn c'entra il requisito dell'organizzazione.come ti dicevo ho parlato sia con l'ADE che con la CCIAA e per loro chi realizza siti web ed elaborazioni grafiche è impresa;mentre chi fa solo consulenza è professionista pur ricadendo nella stessa attività 72.600.

3)sicuro che l'INPS (che sembra essere il problema maggiore cambia) cambi? se la CCIAA mi iscrive come industra di servizi(cosa probabile invece di impresa artigiana) nn dovrebbe cambiar enulla in quanto mi dovrei iscrivere cmq alla gestione separata.

4)se poi mi dovesse iscrivere alla sezione artigiana,andrei a pagare minori contributi INPS rispetto a quelli gia pagati e calcolati su un aliquota di 18% su un reddito di 8.000€ (senz aminimale) e quindi dovrei presentare un'integrativa.
inoltre quando andro ad iscrivermi alla CCIAA loro mi chiederanno l'apertura della partita iva e vedranno che è stata aperta a giugno 2004 e pertanto automaticamente mi iscriveranno da quella data e pertanto sara obbligato a correggere l'unico con il RG e nn RE.

5)INAIL nn credo(anzi credo di esserne piu che sicuro)che dovrebbe essere pagato un premio.

che dici?
ciao e grazie
 
Certamente i dubbi non mancano. Il punto e' proprio l'inps. Per un anno io non farei nulla. Se sei imprenditore non entri in gestione separata, ma entri in gestione commercianti o forse artigiani. E ambedue hanno il contributo su un minimo di reddito. Se ti autodenuci dall'inizio, gli offri su un piatto l'opportunita' di massacrarti. Che siano loro a beccarti. La CCIAA vuole naturalmente p. iva, ma tu puoi sempre dichiarare che le condizioni x essere iscritto partono da oggi.
 
Re: liberto professionista o ditta?URGENTE

ciao marco,

sto davvero incasinato.
nn ho ancora preso una decisione in merito sul da farsi pur avendo individuato le possibili soluzioni che ti riporto:

1)lasciare tutto cosi come è per il 2004,per il 2005 che andrò a fare e cosi via.

2)sanare dall'inizio pur essendo stati gia pagati i contributi INPS come gestione separata...che conseguenze?

3)iscrivere alla CCIAA a partire dal 2005, (la camera di commercio me lo permettera di fare pur essendo l'apertura di p iva 2004?)pagare il diritto + sanzioni e passare dalla gestione separata a quella ordinaria...che conseguenze di fattibilita?

tutto questo nel breve di ochissimi giorni dato che il soggetto dovrebbe emettere fatture ora nel 2006,e scaduto il regime del forfettino se dovessi ancora considerarlo attivita professionale sarebbe soggetto a ritenute altrimenti se dovessi considerarlo dal 2005 (come la 3 soluzione)impresa nn è soggetto a ritenuta.


Che fare secondo voi?

grazie
 
Re: liberto professionista o ditta?URGENTE

il problema è il mancato o confuso coordinamento nella normativa tra enti-adempimenti-comportamento di fatto del contribuente, sui comparti: fiscali/amministrativi/contributivi, mi spiego meglio: il tuo atecofin movimentato 72600 è "fiscalmente" ricompreso tra le attività affini e/o similari al settore "professionisti/consulenze", riconducibili al titolo "k" anch'esso istituito per il collegamento del codice attività allo studio di settore, per cui si configurerebbe (ai soli fini dell'utilizzo di tal codice) un reddito di lavoro autonomo, per cui previdenzialmente L.335/95 - gestione separata - o cassa d'appartenenza (non nel tuo caso), emissione di fattura con ritenuta d'acconto ed impianto contabile con regime di cassa "professionisti" - Unico quadro RE, ecc...no CCIAA (che accoglie solo le imprese); ma giustamente il reddito che ne scaturisce è d'impresa, per cui fin dall'inizio, secondo me, avresti dovuto iscriverti in CCIAA e ad una gestione previdenziale (probabile commercianti), fatturare e seguire il regime per competenza (no ritenuta acconto, solo iva)ecc..ecc...
A questo punto, il tuo "comportamento concludente" è di fatto quello del consulente/professionista; il tizio dell'ade ha ragione, ma perchè dargliela?... io rimarrei con l'inquadramento attuale, senza andare a "svegliare" nessuno...poi sei tu che dovresti valutare e "collocarti" nel settore giusto d'appartenenza...questo, ad esempio dipende anche semplicemente da cosa descrivi sulle fatture emesse...(es. il termine consulenza mi rafforza l'attuale posizione, "prestazione di servizio" mi porta nel reddito d'impresa...il comportamento concludente è anche questo...), quindi scusa per il "romanzo", ma io rimarrei così, senza movimentare alcun chè, eventualmente rafforza - se del caso - la tua figura professionale...ciao.
 
Re: liberto professionista o ditta?URGENTE

ciao,

grazie anche del tuo intervento.
in effetti è quello che ho consigliato di fare..
ossia scrivere sulle fatture la parola consulenza per la relizzazione e nn solo realizzazione,(ovviamente nn è questa la soluzione ma come dicevi tu rafforzo la mia eventuale linea difensiva).
solo che cambiare le fatture e riditribuirle ai clienti con la sola modifica della descrizione nn è proprio facile.

anche marco mi consigliava di nn svegliare il can che dorme ma...se si svegliasse in futuro nn sarebbe preferibile correggere ora con un solo anno di contributi e tasse (o no?).
(un altro comm.mi ha detto che difficilmente quelli dell'ade potrebbe accorgersene,dipende dal funzionario addetto al controllo se si sia gia trovato in un caso simile).

detto questo ai fini INPS se il cane si svegliasse tardi cosa succederebbe?
il ricalcolo dei contributi?
 
Re: liberto professionista o ditta?URGENTE

ripeto, lascia tutto così...ciao.
 
Re: liberto professionista o ditta?URGENTE

aggiungo: ...ma accorgersi di cosa??? se ciò è stato fino ad oggi, perchè tornare indietro ed ammettere che non era così?...non c'è omissione/evasione, e poi l'inps è meglio, ripeto, non toccarlo...
cmq, questo è il mio parere, senti altri del forum...
 
Re: liberto professionista o ditta?URGENTE

ciao

tutti quelli piu esperti di me mi consigliano di fare cosi.
io essendo all'inizio vorrei iniziare con meno problemi possibili (questo cons.informatico è venuto dopo un anno dall'aver aperto p.iva a dirmi:mi fai la dichiarazione? ed io:"ma ti sei iscritto all'inps?""no perche dovevo??"...ti lascio immaginare) e quindi pensavo di sanare il tutto.

un'ultima cosa.

considerandolo attivita professionale è obbligatorio dichiarare i compensi secondo il principio di cassa?

dico questo perche qui nascerebbe un altro casino ossia:
avendo aderito al forfettino nel 2004 ho che nel 2005 è arrivato a 27.00 euro per compensi incassati (con bonifico bancario) e 33.000 come volume d'affari;quindi potrebbe benificiare ancora del regime ma io pensavo di nn farlo ricadere in modo tale che in una futura ispezione dal punto di vista fiscale nn ci sara nulla da ridire...tanto o re o rg le tasse quelle sono se considero i ricavi per competenza.

ciao
 
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