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Lavoratore offshore

roberto65

Utente
Buonasera,

sono un cittadino italiano, residente e con famiglia in Italia, dipendente da un paio d'anni di una societa' Norvegese.
Per questa societa', come tecnico specializzato, mi trovo a lavorare per piu' di 183 giorni all'anno, a bordo di navi battenti bandiera estera (generalmente Panama e Bahamas).
L'attivita' lavorativa si svolge unicamente all'estero ed escusivamente a bordo di navi.
Sono regolare possessore di 2 "seaman books" (1 panamense ed uno delle Bahamas) sui quali vengono riportate (e convalidate dal Capitano) le date di permanenza sulle diverse navi e vengo considerato a tutti gli effetti parte dell'equipaggio.
Attualmente verso al fisco italiano le tasse sul reddito prodotto come un normale lavoratore dipendente.
Mi chiedevo se non fosse possibile invece fruire dell'esenzione prevista per i marittimi italiani imbarcati su navi battenti bandiera estera per piu' di 183 giorni/anno.

Ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione

Cordiali saluti
 
Egregio signor Roberto,
Credo si debba esaminare la Convezione Italia Norvegia contro le doppie imposizioni. L'articolo 8 comme 2 prevede "Se la sede della direzione effettiva dell'impresa di navigazione marittima è situata a bordo di una nave, detta sede si considera situata nello Stato contraente in cui si trova il porto d'immatricolazione
della nave, oppure, in mancanza di un porto d'immatricolazione, nello Stato contraente di cui è residente l'esercente la nave." Per cui si presume che si debba fare riferimento alla sede della società in Norvegia.
Parimenti, l'articolo 15 comma 3 dispone che "Nonostante le disposizioni precedenti del presente articolo, le remunerazioni relative a lavoro subordinato svolto a bordo di navi o di aeromobili in traffico internazionale, sono imponibili nello Stato contraente nel quale è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa."
Ciò lascia intendere che nel caso dei marittimi la tassazione avviene sicuramente con riferimento alle regole norvegesi. Personalmente ho già avuto modo di evidenziare nel mio blog, che le parti che hanno sottoscritto l'accordo, non hanno fatto riferimento ad un criterio di "tassazione esclusiva", per cui, essendo comunque il lavoratore residente in Italia, si dovrà applicare il principio della "tassazione concorrente". Questa è la mia opinione.
Coon i migliori saluti.
Luigi Rodella
 
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