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Lavorare in proprio

E

Eleonora

Ospite
Lavoro come dipendente presso uno studio di ragionieri. volevo sapere se aprendomi la partita iva, pur non avendo nessuna iscrizione all'albo, potevo seguire delle ditte individuali per mio conto.

[%sig%]
 
creandosi un conflitto di interessi non ci sono problemi solo se il datore di lavoro è a conoscenza dei fatti.
 
Il datore di lavoro ne è a conoscenza e per lui è meglio in quanto gli farei la fattura a fine mese. quindi nn servono iscrizioni all'albo dei ragionieri o lauree per seguire delle ditte individuali semplificate. basta la partita iva?

[%sig%]
 
Se per "seguire" delle contabilità si intende il controllo gestionale, l'elaborazione dei dati contabili e della dichiarazione dei redditi ..non viene richiesto nessun requisito professionale e nessun obbligo di iscrizione a associazioni di categoria.
Se posso suggerire..proporrei al tuo datore di lavoro un riconoscimento % su ogni cliente che gli porti in studio.
 
Grazie della risposta e del suggerimento.... Non penso sarebbe propenso per una %, però vorrei stare tranquilla io in quanto seguo due ditte individuali, e a parte la conoscenza del lavoro, nn ho ne arte ne parte! ;-)
 
il suggerimento..era legato al dubbio che non sempre conviene mettersi in proprio. Un lavoratore dipendente viene sicuramente attratto dal maggior reddito che gli viene prospettato ma poi deve far bene i conti con l'incidenza fiscale è la perdita di benefici previdenziali quali malattia e assegni familiari.
 
si hai ragione, ma se per arrotondare lo stipendio, segui qualcosa per conto tuo devi tutelarti anche su questo... così nn sono a "rischio"?
 
..non dimenticarti le problematiche legate ad un eventuale studio di settore..
 
sai che c'è? che continuo così.... mi seguo le mie ditte individuali e rimango dipendente. posso farlo no?
 
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