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Lavorare all'estero,inscrizione AIRE, famiglia e immobile in Italia

GianniS

Utente
Caro Rag. Rodella,
sono assunto a tempo indeterminato da anni dalla branch italiana di una multinazionale nel campo Oil&Gas;
Ho sempre lavorato all'estero per piu' di 183 gg all'anno con un contratto appunto italiano su estero, la societa' mi fornisce un CUD con cui tramite CAF emetto 730 (dichiarando reddito base italiano + redditto estero + immobili etc etc).

Oggi mi si presentano 2 possibilita' con un salario lordo quasi raddoppiato:

1) Lavorare per una societa' Ltda in Mozambico con contratto a tempo determinato estero su estero e residenza in loco con rotazione (6 settimane di lavoro e 2 settimane di ferie). La mia famiglia mi raggiungerebbe quando vuole mantenendo la residenza in Italia (bimbo inscritto in scuola italiana). Mi inscriverei solo io all'AIRE e lasciando la famiglia in Italia libera appunto di raggiungermi in loco quando vuole.

2) Lavorare in Libia con contratto internazionale a progetto con agenzia Cipriota con rotazione (4 settimane di lavoro e 4 settimane di ferie) e inscrizione solo io all'AIRE.

Io e mia moglie abbiamo una casa di proprieta' con Mutuo e 2 cc bancari (tutto cointestato) in comunione dei beni.

Entrambe le societa' estere mi rilascerebbero una dichiarazione del redditto prodotto all'Estero e tasse pagate in quel paese.

La solita domanda e':
devo pagare anche le Tasse allo stato italiano?

Un amico commercialista mi dice che posso benissimo inscrivermi all'AIRE, aprire un mio conto all'Estero (tipo in Svizzera) farmi versare lo stipendio (avendo chiaramente anche la possibilita' di alimentare e fare movimenti sui conti italiani) e poi se necessario comprovare la provenienza di tali soldi con la dichiarazione rilasciata da tali societa'; in Italia dovrei solo fare la dichiarazione per l'immobile cointestato con la moglie, insomma senza dover pagare alcuna altra tassa su redditto prodotto estero...

Da quello che leggo su tale Forum ed altri non mi sembra cosi'...

Grazie in anticipo della sua cortese attenzione.

Saluti
Ing. GianniS
 
Caro Rag. Rodella,
sono assunto a tempo indeterminato da anni dalla branch italiana di una multinazionale nel campo Oil&Gas;
Ho sempre lavorato all'estero per piu' di 183 gg all'anno con un contratto appunto italiano su estero, la societa' mi fornisce un CUD con cui tramite CAF emetto 730 (dichiarando reddito base italiano + redditto estero + immobili etc etc).

Oggi mi si presentano 2 possibilita' con un salario lordo quasi raddoppiato:

1) Lavorare per una societa' Ltda in Mozambico con contratto a tempo determinato estero su estero e residenza in loco con rotazione (6 settimane di lavoro e 2 settimane di ferie). La mia famiglia mi raggiungerebbe quando vuole mantenendo la residenza in Italia (bimbo inscritto in scuola italiana). Mi inscriverei solo io all'AIRE e lasciando la famiglia in Italia libera appunto di raggiungermi in loco quando vuole.

2) Lavorare in Libia con contratto internazionale a progetto con agenzia Cipriota con rotazione (4 settimane di lavoro e 4 settimane di ferie) e inscrizione solo io all'AIRE.

Io e mia moglie abbiamo una casa di proprieta' con Mutuo e 2 cc bancari (tutto cointestato) in comunione dei beni.

Entrambe le societa' estere mi rilascerebbero una dichiarazione del redditto prodotto all'Estero e tasse pagate in quel paese.

La solita domanda e':
devo pagare anche le Tasse allo stato italiano?

Un amico commercialista mi dice che posso benissimo inscrivermi all'AIRE, aprire un mio conto all'Estero (tipo in Svizzera) farmi versare lo stipendio (avendo chiaramente anche la possibilita' di alimentare e fare movimenti sui conti italiani) e poi se necessario comprovare la provenienza di tali soldi con la dichiarazione rilasciata da tali societa'; in Italia dovrei solo fare la dichiarazione per l'immobile cointestato con la moglie, insomma senza dover pagare alcuna altra tassa su redditto prodotto estero...

Da quello che leggo su tale Forum ed altri non mi sembra cosi'...

Grazie in anticipo della sua cortese attenzione.

Saluti
Ing. GianniS

Egregio Ing. Gianni,
personalmente ritengo che il suggerimento del suo commercialista, potrebbevalere se Lei non fosse più residente fiscale in Italia. Come ho avuto modo di rilevare, il fatto di iscriversi all'Aire non è sufficiente se, come nel suo caso, mantiene la famiglia in Italia. Farsi pagare in Svizzera non risolve certamente i suoi problemi.
Questa è la mia opinione.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 
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