Buongiorno vi sottopongo questo dubbio, spero che leggiate perchè lungo e anche perché non ci ho dormito
Una srl immobiliare mia cliente deve vendere un terreno edificabile di sua proprietà ad un’altra srl di costruzioni con permuta di 4 fabbricati categoria A10 e A2 da costruire su questo terreno e la differenza da ricevere in denaro. I fabbricati che l'impresa di costruzione andrà a realizzare avranno le caratteristiche di cui alla legge Tupini.
Ora il dubbio qual'è: che aliquota iva applicherà sulla fattura che l'impresa costruttrice deve emettere per gli immobili che sta permutando? aliquota agevolata 10% o ordinaria al 22%.
Inizialmente quando è stato fatto il preliminare di vendita si era stabilito l’iva al 10% in virtù del fatto che gli immobili futuri da costruire avrebbero avuto le caratteristiche di cui alla legge Tupini, alcuni giorni fà però ho trovato una sentenza della Corte di Cassazione del 12/4/2023 la n.3109 /2023 per una controversia tra l’ADE e una srl che, come nel mio caso, ha permutato fabbricati da costruire, abitazioni non di lusso, con terreno edificabile, fatturandoli al 10% e l’ADE ha invece richiesto iva al 22% perché secondo quest’ultima i beni futuri, visto che non esistono, non possono usufruire dell’iva agevolata . Con questa sentenza i giudici hanno chiarito che: anche se i beni futuri oggetto di permuta non esistono possono beneficiare dell’iva agevolata a condizione che nel contratto di permuta sia specificato chiaramente la tipologia del bene da realizzare e quindi se ci sono tutti i presupposti per usufruire dell’iva ridotta sarà possibile applicarla.
Però, nonostante ciò, ha disposto, in questo caso, che la srl, impresa di costruzione, avrebbe dovuto applicare sulla ft. degli immobili da realizzare l’aliquota ordinaria del 22% e non quella agevolata questo non per la tipologia degli immobili da realizzare ma perchè il soggetto a cui era destinata la fattura era un società commerciale che avrebbe utilizzato gli immobili a fini commerciali, una tipologia di soggetto per la quale non è prevista alcuna tutela in ambito abitativo.
Avete esperienza di questo tipo? Sto sbagliando perché sto facendo confusione tra immobili abitativi non di lusso e immobili con le caratteristiche della legge Tupini e quindi questi dubbi non sono fondati?
Grazie per l’attenzione che mi darete
Una srl immobiliare mia cliente deve vendere un terreno edificabile di sua proprietà ad un’altra srl di costruzioni con permuta di 4 fabbricati categoria A10 e A2 da costruire su questo terreno e la differenza da ricevere in denaro. I fabbricati che l'impresa di costruzione andrà a realizzare avranno le caratteristiche di cui alla legge Tupini.
Ora il dubbio qual'è: che aliquota iva applicherà sulla fattura che l'impresa costruttrice deve emettere per gli immobili che sta permutando? aliquota agevolata 10% o ordinaria al 22%.
Inizialmente quando è stato fatto il preliminare di vendita si era stabilito l’iva al 10% in virtù del fatto che gli immobili futuri da costruire avrebbero avuto le caratteristiche di cui alla legge Tupini, alcuni giorni fà però ho trovato una sentenza della Corte di Cassazione del 12/4/2023 la n.3109 /2023 per una controversia tra l’ADE e una srl che, come nel mio caso, ha permutato fabbricati da costruire, abitazioni non di lusso, con terreno edificabile, fatturandoli al 10% e l’ADE ha invece richiesto iva al 22% perché secondo quest’ultima i beni futuri, visto che non esistono, non possono usufruire dell’iva agevolata . Con questa sentenza i giudici hanno chiarito che: anche se i beni futuri oggetto di permuta non esistono possono beneficiare dell’iva agevolata a condizione che nel contratto di permuta sia specificato chiaramente la tipologia del bene da realizzare e quindi se ci sono tutti i presupposti per usufruire dell’iva ridotta sarà possibile applicarla.
Però, nonostante ciò, ha disposto, in questo caso, che la srl, impresa di costruzione, avrebbe dovuto applicare sulla ft. degli immobili da realizzare l’aliquota ordinaria del 22% e non quella agevolata questo non per la tipologia degli immobili da realizzare ma perchè il soggetto a cui era destinata la fattura era un società commerciale che avrebbe utilizzato gli immobili a fini commerciali, una tipologia di soggetto per la quale non è prevista alcuna tutela in ambito abitativo.
Avete esperienza di questo tipo? Sto sbagliando perché sto facendo confusione tra immobili abitativi non di lusso e immobili con le caratteristiche della legge Tupini e quindi questi dubbi non sono fondati?
Grazie per l’attenzione che mi darete