[email protected]
Utente
no, io intendevo dire che il soggetto giuridico che ha emesso la fattura ed ha incassato è un soggetto inesistente e, da qui di conseguenza, si avrebbe una operazione soggettivamente inesistente.
ciao
ciao
Per rimanere aggiornato sulle novità dello Sport Abbonati a FISCOSPORT -con prova gratuita di 30 giorni
Per le novità sulla Riforma dello Sport abbiamo preparato i seguenti webinar:
Ti consigliamo inoltre:
Uhmmmm... inesistente non direi, almeno giuridicamente: la fattura è stata emessa ed i soldi sono stati incassati. Forse intendevi invalida, ed in tal senso sono d'accordo con te.
Allora il punto diventa se l'operatività della partita I. V. A. legittimi l'emissione di fattura da parte di soggetto giuridicamente inesistente, perché Turi, sopra, sostiene che fiscalmente sia possibile indicando però un diverso ente percipiente.
Io continuo a nutrire sempre più dubbi sulla regolarità dell'operazione.
Riprendendo il discorso vorrei soffermarmi su un concetto che reputo un punto fermo e condiviso. L'unica certezza che abbiamo è quella della emissione, da parte della società cooperativa, di fattura portante gli elementi di identificazione del prestatore o cedente (dati anagrafici e di identificazione fiscale) di un soggetto giuridico estinto, ossia della società cooperativa cancellata d'ufficio!Uhmmmm... inesistente non direi, almeno giuridicamente: la fattura è stata emessa ed i soldi sono stati incassati. Forse intendevi invalida, ed in tal senso sono d'accordo con te.
Allora il punto diventa se l'operatività della partita I. V. A. legittimi l'emissione di fattura da parte di soggetto giuridicamente inesistente, perché Turi, sopra, sostiene che fiscalmente sia possibile indicando però un diverso ente percipiente.
Io continuo a nutrire sempre più dubbi sulla regolarità dell'operazione.
Pienamente d'accordo con te.
Non tanto sul difetto di legittimazione processuale visto che ancora non è iniziato alcun processo. A naso mi viene da dire che un'irregolarità di questo tipo sarebbe sanzionabile direttamente nei confronti della persona fisica che agiva come A. U.... ma la butto lì in via estemporanea.
D'accordo anche sull'analisi in merito alle s. n. c..
Ma il punto non è tanto questo.
Quid iuris sull'I. V. A. applicata da una società estinta con partita I. V. A. attiva? Verrà egualmente versata all'Erario?
Secondo la Tua precedente risposta dovrei concludere di si, e mi può anche andare bene.
Ma siccome a pensare male si fa peccato ma spesso si azzecca, io ho il sospetto che la Coop. abbia volutamente fatturato con la denominazione estinta: l'A. U. incassa in contanti e presenta un giustificativo "privo di valore" (lo dico con grano di sale) per spiegare l'uscita...
Devo continuare?
Ok, rileggendo forse ho capito cosa intendevi per difetto di legittimazione processuale.
Anche in questo senso sono d'accordo con Te: la causa andrebbe effettuata nei confronti degli ex soci, giusta la successione more hereditario che si verifica con l'estinzione della società.
Il fatto è che la vicenda presenta alcuni elementi di contorno che non è il caso di esporre qui.
In ogni caso manca la comunicazione all'A. E. nonché la rettifica della fattura.
Mi limito a prendere atto della prospettata regolarità fiscale dell'operazione.
Chiedi la restituzione con l'avvertenza che, in presenza di elementi di rilevanza penale, adiresti anche il giudice penale e la GdF per gli accertamenti del caso sul soggetto giuridico e passivo ai fini fiscali.E se abbiamo già pagato?