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Il veneto in ginocchio

ginobond

Utente
Riferimento: Il veneto in ginocchio

45501 sms dona 2 euro....

noi terroni pugliesi lo stiamo già facendo....
forza veneto e forza italia
 

lella

Utente
Riferimento: Il veneto in ginocchio

Grazie infinite a tutti.
Per gli amici del sud.....so che siete estremamente generosi e solari.

lella
 

lella

Utente
Riferimento: Il veneto in ginocchio -LA BEFFA DEI RIMBORSI-

Stando alle ultime notizie, SOLO le aziende che possono comprovare con le fatture e le FOTO , i danni subiti prima e dopo alluvione, potranno beneficiare dei rimborsi. Fortunati saranno quelli che "prevedendo"una simile catastrofe hanno messo all'asciutto i documenti fiscali e con stivaloni o canoe, si sono messi a fotografare i danni dei macchinari etc.etc...
Tutti in fila a compilare moduli sopra moduli, ma poi la Gdf, ha messo l'out.
Se qualcuno ha dato tutto al commercialista che a sua volta è stato sommerso da 2 mt.d'acqua, "colpa" del commercialista per non aver, salvato
faldoni di pratiche e le sospirate fatture....

w l'Italia...
posso capire che si cerca di "frenare" i furbetti del quartierino....ma...gabbare
chi veramente è stato danneggiato , solo perchè non ha avuto la prontezza di
fotografare e tenere i documenti...siamo al paradosso...

saluti

lella

:eek:
 

Gio.

Utente
Riferimento: Il veneto in ginocchio

Cara lella, niente di + che lo specchio reale dell'Italietta...in anni come questi di Crisi aziendali-famigliari economiche e di risorse umane nonche' eventi di ritorsione del territorio quali il "Veneto" ed altre regioni d'ITalia ormai sempre di + accentuate; assistere a teatrini di litigi per il cadreghino/coalizioni/movimenti politici che balzano da destra a sinistra con una facilita' bestiale alla faccia della coerenza ed ideale politico, e' tutto detto neanche la classe politica e' in grado di dare le reali priorita' alla gente....gente stufa di sentir parlare di escort ed acquisti di case di lusso, si chiede soltanto un ritorno alla:
genunita',trasparenza e coerenza POLITICA !:sun:

P.S. tutta la mia solidarieta' a queste persone "lavoratori" con una dignita sopprafina che dopo anni di versamenti alle casse dello Stato, chiedono quanto dovuto soltanto nel momento del VERO bisogno! :yes2:
 

lella

Utente
Riferimento: la beffa dei rimborsi

PADOVA. Aveva ragione il sindaco di Bovolenta Vittorio Meneghello a temere, dopo i danni dell'alluvione, quelli della burocrazia. Il Grande Fratello (quello vero, non la bischerata della tv) sta tirando il freno a mano: prima non c'erano i soldi, adesso che sono stati promessi dal governo bisogna dimostrare di aver avuto i danni per incassare, chissà quando, gli indennizzi. Gli uffici preparano i moduli da riempire, ma vogliono vedere le foto. Non vorrete che i soldi vadano ai soliti furbi.

Non avete fatto le foto? Che sbadati: vi mettete nella condizione peggiore per farvi aiutare. Ma si può fare ancora qualcosa per venirvi incontro: avrete conservato di sicuro le ricevute d'acquisto di tutta la roba che avete appena buttato. Chi non le conserva per almeno 5 anni e soprattutto non le perde durante un'alluvione che gli porta in casa un metro e settanta d'acqua? Solo i cretini. Allora siete salvi: potete dimostrare di essere alluvionati veri e non presunti. Il Burosauro vi toglierà dall'elenco dei furbi, dove mette tutti fino a prova contraria, per inserirvi nella lista degli aventi diritto a un equo indennizzo.

Chi pensa che si tratti di uno scherzo, sbaglia di grosso: questa è la cronaca tradotta in italiano di una riunione operativa tenuta ieri pomeriggio in Provincia a Padova, per individuare i criteri con cui intervenire in aiuto alle famiglie e alle aziende messe in ginocchio dalla rotta del Bacchiglione. Una quindicina i presenti, per Camera di commercio, Api, Ascom, Unindustria, Guardia di Finanza, Ebav, Comuni di Bovolenta e Casalserugo. Presiedeva l'assessore provinciale Mirco Patron, Pdl, sindaco di Campodarsego. Citiamo da un'unica fonte, il vicesindaco di Bovolenta Emiliano Baessato, che ha piantato la riunione e se n'è andato infuriato. Ma fanno due: dopo l'assessore provinciale Luca Fecchio zittito dal prefetto di Padova in una riunione a porte chiuse sabato scorso, è il secondo amministratore locale che non teme di dissociarsi dalla linea ufficiale, la quale notoriamente vuole che tutto quello che si decide in alto vada bene anche in basso.



La dissociazione di Bessato ha i seguenti motivi: «Sono amareggiato, più che infuriato: la Provincia parla di aprire un sito per i moduli, la Guardia di Finanza vuole le foto, la Camera di commercio non vuole impegnare il milione e mezzo già stanziato. Andrò in consiglio comunale a dire che gli unici soldi che vedranno pronta cassa a Bovolenta sono gli 80.000 euro del nostro avanzo di bilancio, 20.000 già impegnati per il distributore che rifornisce da 10 giorni le idrovore. Dirò alle aziende di cercare tutta la documentazione possibile dai commercialisti, di rovesciare i cassetti in cerca di pezze d'appoggio, altrimenti non vedranno una lira. Dopo i politici arrivano i burocrati, dopo lo Stato anche i privati e le associazioni di categoria creano problemi. Capisco l'esigenza di garantire sulla veridicità delle dichiarazioni, ma non in questo modo. L'emergenza richiedeva prima di tutto di pulire dal fango e bonificare le case, non di fare le foto».

Non c'è motivo di credere che i criteri individuati nelle altre province colpite dal disastro siano diversi. C'è da sperare in una virata da parte del presidente Luca Zaia, che il governo ha indicato ma non ancora nominato commissario all'emergenza. Ieri la questione alluvione ha tenuto banco all'assemblea dell'Anci a Padova, assieme alla dura trattativa con il governo per modificare la Finanziaria. Il maxi emendamento approvato alla Camera non piace ai sindaci: «Non c'è nessun alleggerimento della manovra», dice Chiamparino. D'accordo Gianni Alemanno: «L'impegno di Tremonti è venuto meno, ora è necessario un sub-emendamento». 12 novembre 2010
 
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