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mimmo1

Utente
Salve mi scuso per la lunghezza del mio intervento, ma lo reputo necessario per chiarezza.
Dall’aprile 2011 fino al 31/12/2012 sono stato assunto con un contratto a progetto da una società. Alla voce compensi nel contratto si legge la cifra da me pattuita, indicata come “compenso complessivo al netto delle ritenute fiscali e previdenziali”. Per quanto riguarda l’erogazione del compenso si legge che “potrà essere frazionato in frazioni di mese ed erogato alla fine del mese”.
Dall’aprile 2011 fino a fine anno tutto è proceduto correttamente, con pagamenti più o meno puntuali e con l’emissione di buste paghe mensili con l’esatto importo pattuito e frazionato per mese. Anche l’ultima busta paga del dicembre 2011 portava l’importo corretto della frazione mensile senza alcun conguaglio. Nel dicembre 2011 il contratto è stato prorogato con le medesime condizioni. Il Cud 2012 (relativo all’anno 2011) rilasciato nel marzo 2012 dall’azienda riportava tra l’altro l’avvenuto pagamento dell’azienda delle addizionali regionali e comunali, acconto e saldo.
Nel 2012 si sono verificati i primi problemi di pagamento, che non hanno più avuto cadenza mensile. Anche se con ritardo sono state comunque emesse le buste paga con il frazionamento dell’importo come previsto dal contratto. Tutto regolare sino al Dicembre 2012. Ci viene riferito che ci sarà uno slittamento nei pagamenti. Solo mesi dopo con l’emissione del cud 2013 mi accorgo che c’è qualcosa che non va. In pratica non è stata emessa la busta paga del dicembre 2012 e il compenso di dicembre 2012 è stato aggiunto alla busta paga di febbraio 2013, dato che nel frattempo ho firmato un nuovo contratto che prevede le medesime condizioni economiche.
Nel Cud 2013 (relativo all’anno 2012) emesso nel febbraio 2013 mi accorgo che le caselle riguardanti le addizionali regionali e comunali sono “piene” solamente per quanto riguarda gli acconti, e non i saldi. Questo ha comportato che in sede di compilazione di dichiarazione dei redditi, sono stato io a saldare le addizionali. Inoltre sia l’importo totale del contratto sia la durata è stata ridotta stralciando il mese di dicembre 2012, questo significherebbe che a voler essere pignoli il contratto 2012 non è stato rispettato, né riguardo all’importo totale né riguardo ai tempi. Ed inoltre se tutti i pagamenti del 2013 dovessero essere corretti e puntuali mi troverei a percepire un importo maggiore di quello pattuito nel nuovo contratto.
Chiedendo spiegazioni all’amministrazione dell’azienda e mi dicono che è tutto regolare, a parte lo slittamento dei pagamenti, che il contratto non obbliga ad effettuare pagamenti mensili, e che per quanto riguarda le addizionali regionali e comunali devo pagarle io e che se fosse stata emessa la busta paga di dicembre lì mi sarei accorto del conguaglio.
Il discorso non mi convince affatto, non so se irregolarità gravi ma sicuramente ci sono state gravi mancanze di chiarezza da parte della società e a questo punto chiedo lumi e consigli a voi.
Perché nel CUD 2012 era stata l’azienda a pagare le addizionali mentre nel 2013 ho dovuto pagarli io? Cosa è cambiato? Il mio contratto prevede sempre lo stesso importo e sempre “al netto di ritenute fiscali e previdenziali”.
Il fatto che, a livello di buste paga almeno, l’importo del contratto 2011 non è stato rispettato cosa comporta?
Come mi consigliate di procedere, tenuto conto che non vorrei interrompere in malo modo la mia esperienza lavorativa con questa società, ma che allo stesso tempo non permetterei mai eventuali furberie?
Grazie mille

saluti
 
Salve mimmo1, evidente che nella stipula del contratto ( Aprile 2011) , nel definire il compenso non si è tenuto conto delle addizionali, che sarebbero state detratte in busta paga o a conguaglio nel mod.730 o Unico, nell'anno 2012.
Pare di comprendere che comunque in quell'occasione, delle addizionali si è fatto carico il committente senza aver ( a mio parere) alcun obbligo.
Tuttavia, nella parte finale della domanda esponi “il fatto che, a livello di buste paga almeno, l’importo del contratto 2011 non è stato rispettato cosa comporta?”, domando a te: cosa mi sfugge?.
Ritengo infine, che il committente non stia violando in alcun modo quanto previsto nel contratto, infatti l'indicazione al “compenso complessivo al netto delle ritenute fiscali e previdenziali” è chiaramente riferito alla retribuzione del mese ovvero al diverso periodo di paga.
Se alla scadenza il contratto verrà rinnovato, è opportuno integrare la parte relativa al compenso “al netto delle ritenute fiscali -previdenziali e addizionali regionali e comunali”.
Saluti domenico
 
grazie mille per la risposta.. Di seguito alcune osservazioni.

Salve mimmo1, evidente che nella stipula del contratto ( Aprile 2011) , nel definire il compenso non si è tenuto conto delle addizionali, che sarebbero state detratte in busta paga o a conguaglio nel mod.730 o Unico, nell'anno 2012.
Pare di comprendere che comunque in quell'occasione, delle addizionali si è fatto carico il committente senza aver ( a mio parere) alcun obbligo.

non sono così convinto della sua affermazione. Nel mio contratto c'è scritto "al netto di ritenute fiscali e previdenziali".. le addizionali cosa sono se non ritenute fiscali? Al momento della stipula del mio contratto era ben inteso tra noi che quello doveva essere un importo netto. Tanto è vero che almeno nel primo anno di contratto queste addizionali le ha pagate il committente.. e non credo lo abbia fatto per farmi della beneficenza. Il mio dubbio è alimentato dal fatto che gli unici cambiamenti rispetto all'anno precedente coincidono con i problemi finanziari dell'azienda (i ritardi dei pagamenti sono dovuti a questo) e al cambio al vertice dell'ufficio amministrativo. Credo che questo nuovo amministratore si sia inventato questo "giochino" per far risparmiare l'azienda, dato che in molti abbiamo contratti di questo tipo.

Tuttavia, nella parte finale della domanda esponi “il fatto che, a livello di buste paga almeno, l’importo del contratto 2011 non è stato rispettato cosa comporta?”, domando a te: cosa mi sfugge?.

io dicevo "l'importo del contratto 2012 non è stato rispettato". Infatti non essendo stata emessa l'ultima busta paga di dicembre 2012 e il suo importo aggiunto alla busta del febbraio 2013, l'importo del contratto 2012 non è stato rispettato (manca una mensilità) e quello del 2013 se tutto va bene dovrebbe avere un importo maggiore di una mensilità.


Ritengo infine, che il committente non stia violando in alcun modo quanto previsto nel contratto, infatti l'indicazione al “compenso complessivo al netto delle ritenute fiscali e previdenziali” è chiaramente riferito alla retribuzione del mese ovvero al diverso periodo di paga.
Se alla scadenza il contratto verrà rinnovato, è opportuno integrare la parte relativa al compenso “al netto delle ritenute fiscali -previdenziali e addizionali regionali e comunali”.
Saluti domenico

Alla luce di queste mie osservazioni, ha qualche suggerimento da darmi? grazie mille ancora

mimmo
 
Salve mimmo, ribadisco il concetto già espresso:
quando nel 2011 è stato convenuto il compenso al netto delle ritenute previdenziali e fiscali, il riferimento non può non essere stato quello attinente al compenso mensile.
Non sono d'accordo, come pare di comprendere, che il “netto di ritenute fiscali e previdenziali" si intende anche al netto delle addizionali.

Queste ultime rimangono a carico del collaboratore, salvo che non sia ( stato) diversamente concordato in origine.

Per evitare il ripetersi, sarebbe opportuno riconsiderare l'accordo 2011 integrando la parte relativa al compenso (al netto delle ritenute fiscali- previdenziali), anche delle addizionali.
Saluti domenico
 
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