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Buonasera, credo che tutti i neo dottori siano stati un po' nella stessa situazione.Buonasera.
Mi inserisco in questa discussione sperando in un aiuto anche se si tratta di altro tema. Siamo uno studio di consulenti contabili, ci si è presentata la stessa problematica descritta nella discussione e ho avuto questa mattina conferma di quanto scritto da Lei direttamente dall'Asl di competenza. Infatti, la dottoressa che seguiamo riceve lo stesso cedolino ma il suo reddito è da considerarsi di lavoro autonomo e non dipendente. A questo punto, la nostra contribuente avrebbe tutta la convenienza a richiedere la Partita Iva con il Regime dei minimi, ma il nostro dubbio è il seguente: a tutt'oggi -e già da più di un anno- riceve il "famoso" cedolino per le Guardie mediche. Non si tratterebbe della tanto citata "mera prosecuzione" e quindi tra i principali impedimenti per l'accesso ai minimi? Infatti la dottoressa continuerebbe a ricevere lo stesso cedolino e a svolgere la stessa attività... Leggendo la discussione però mi sorge il dubbio che per tutti i neo dottori sia così ma non sia stato un problema.
Grazie in anticipo per l'aiuto.
ti manderanno una certificazione. (almeno così è stato per un mio cliente), per me è lavoro autonomo...Io non so se mi manderanno un CUD, ho iniziato da poco a lavorare.
So solo che mensilmente mi mandano la busta paga col resoconto delle competenze e delle ritenute.
Alcuni miei colleghi nella mia stessa situazione (ma che lavorano in regioni differenti) mi riferiscono che loro rilasciano fattura alle ASL presso cui lavorano e non ricevono CUD.
Da come ho capito se convinco le ASL a non mandarmi alcun CUD e ad accettare le fatture... risulterò a tutti gli effetti libero professionista e potrò sfruttare i vantaggi del regime dei minimi.
Ok, per il lavoro autonomo.Grazie per la sua risposta..ma il dubbio ci rimane: può aprire la partita Iva come regime dei minimi nonostante percepisca già da più di un anno il famoso cedolino e quindi, secondo noi, si tratterebbe della "mera prosecuzione" della stessa attività e quindi impedimento n.1 per l'agevolazione dei minimi? Il fatto che si tratti di lavoro autonomo invece, era riferito proprio a questo: una volta presa la partita Iva (anche in regime ordinario), verrà compilata la dichiarazione come redditi di lavoro autonomo.
Per quanto mi riguarda (e credo riguardi tutti gli stipendi erogati da strutture convenzionate con il SSN, quindi non le guardie mediche effettuate presso strutture private ma solo quelle ASL) la percentuale di ogni compenso che devo all'ENPAM ammonta al 16,5% di cui il 10,375% a carico dell'ASL e il 6,125% a carico mio [Fonte: Accordo Collettivo Nazionale per la medicina generale- art.72].Per mia eserienza non ho avuto problemi per il reddito lavoro autonomo o altro, ma più per i contributi previdenziali (difatti ne era trattenuta/versata una parte solamente).
Ho molti colleghi che svolgono attività di Guardia Medica in qualità di sostituti senza P.IVA perché non si sono mai interessati alla materia fiscale.Mi permetto: ma come viene imputato il reddito di lavoro autonomo senza la partita iva?
Sarebbe più assimilato a una prestazione occasionale...