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fattura o contr di prest. occasionale? ritenuta d'acconto? rimborso Irpef?

270 bis

Utente
Un ingegnere in regime dei minimi, ha svolto una prestazione non proprio inerente la sua attività di ingegnere ( scrutinatore per elezioni presso proprio Ordine Professionale) :
per tale lavoro, gli viene proposto di scegliere tra emissione Fattura ( e quindi regime dei minimi ) e contratto prestazione occasionale.
Vi chiedo:
1)Innanzitutto, può effettivamente scegliere prestazione occasionale, o deve per forza fatturare?
2) se si, vi sarà applicata al compenso lordo ( circa 600 euro ) una trattenuta-ritenuta d'acconto del 20 % ?
3) se si, e se non avrà a fine anno alcun altro reddito imponibile ai fini irpef, tale ritenuta d'acconto potrà essere chiesta a rimborso e/o usata in compensazione magari per pagamento Imposta sostituiva regime dei minimi?
4) mi confermate che ai fini fiscali, e sapendo che non avrà altro reddito ai fini Irpef, gli convenga optare per " contratto prestazione occasionale"?
5) ai fini previdenziali, cosa succede?
grazie mille per le risposte che mi fornirete (anche se non tutte...mi serviranno comunque per avere piu chiara la situazione)
 

AlexCr12

Utente
Interesserebbe anche a me saperlo, sono nelle tua stessa situazione.
Hai gia presentato ricevuta o fattura?
1) Mi sembra di capire che le prestazioni rilevanti ai fini Iva siano quelle di carattere ingegneristico. Quindi le altre tipologie di prestazioni occasionali, in riferimento alle quali non è stata chiesta l'apertura della partita Iva, sono classificabili come redditi diversi e non soggette a fatturazione. Inoltre l'importo di tali prestazioni non rientra nella verifica del limite di Euro 30.000 di ricavi.
2) Poichè le prestazioni occasionali sono qualificabili tra i redditi diversi, quindi estranee al perimetro dei minimi, a mio parere occorre assoggettarle alla ritenuta d'acconto del 20%.
3) Ritengo che le ritenute d'acconto 20% su prestazioni occasionali possano essere "recuperate" compilando l'apposito rigo del modello Unico (se non erro, l'importo totale va indicato nel rigo RL20, che poi confluisce nel rigo RN32).
Il credito d'imposta che scaturisce dalle ritenute può, in tutto o in parte, essere compensato orizzontalmente con il debito rappresentato dall'imposta sostitutiva del 5%.
4) Se ricorrono i requisiti è possibile stipulare con il committente un contratto di prestazione occasionale (durata rapporto lavorativo non superiore ai 30 gg nell'anno e compenso non superiore a Euro 5.000). Come ben saprai, le prestazioni di questo tipo possono essere tranquillamente rese in assenza di un contratto redatto in forma scritta. A mio giudizio è preferibile redigere un accordo scritto sottoscritto da entrambe le parti.
5) In caso di collaborazione occasionale occorre iscriversi alla Gestione Separata dell'INPS e corrispondere i contributi. In particolare, il lavoratore autonomo occasionale non è tenuto all'iscrizione alla Gestione Separata; tuttavia, se in corso d'anno supera con uno o più committenti Euro 5.000 di compenso, dovrà iscriversi alla Gestione Separata, se non già iscritto, e versare i contributi sulla quota di reddito eccedente.
Ciao.
 
ritengo che nel caso di specie i proventi percepiti da un soggetto passivo rientrino nell'attività propria e concorrono a formare i compensi nell'ambito della propria attività abituale.
ciò significa che sara necessario procedere alla loro fatturazione nell'ambito delle regole dei contribuenti minimi.
ciao
 

AlexCr12

Utente
A mio parere i redditi menzionati derivano da "attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente", così come stabilito dall'art. 67, lettera l) del TUIR.
Nel caso analizzato, i ricavi e compensi rientranti nel perimetro dei minimi sono, a mio avviso, solamente quelli che derivano dall'esercizio abituale dell'attività professionale.
Ciao.
 
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