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Facciamolo strano!

Gio.

Utente
Lasciamo un attimo da parte intuito,capacita' momenti congiuntivi e non dei nostri politici, ma limitiamoci ad analizzare l'educazione "pura e vera" che fa dell'uomo o donna che sia una persona a doc inserendola nel modo giusto nel "trottare" di tutti i giorni, quella che si insegna in famiglia ed a scuola per capirci, dalla piu' tenera eta', non mi pare di assistere (meglio di continuare ad assistere) in tal senso ad un insegnamento "genuino" dalle classi politiche che ci governano, mettendo dentro tutti al gran completo siano di destra,sinistra,centro,portaborse o ruffiani non importa.....anche qui si e' prima UOMINI e poi PARLAMENTARI, non capendo assolutamente il perche', sembra quasi che il solo fatto di trovarti in una camera dei deputati od in un senato ti esoneri dal tenere un certo compratmento di correttezza e di educazione verso gli altri, anche in questo senso, esternando maleducazione,insulti ed urli ci si sente forti perche' anche qui si gode di privilegi? :confused:

Il buongiorno di "Gramellini" sulla Stampa di stamane evidenzia molto bene il concetto ed il momento politico dell'ITALIETTA.-
Ho visto Christian De Sica, su un set che assomigliava al Senato, gridare «faccia di m…» a un mastelliano pallido. Ho pensato che il Tg3 fosse chiuso per lutto e lo avessero sostituito con un film dei Vanzina. Allora ho girato sul Tg4, dove Fede saltellava giulivo con le tasche già piene di bandierine di Forza Italia da infilzare nei plastici elettorali. Il senatore De Sica dominava la scena anche lì: si ergeva in mezzo all’aula come su un lungomare della Versilia, con gli occhiali da sole e il maglione rosso appeso al collo sopra la giacca e la cravatta: una «mise» che avrebbe fatto inorridire pure Oronzo Canà. Poi hanno inquadrato un signore che gli scampanellava addosso e non si trattava di Pippo Franco, ma di Marini. Quindi non era un film. Era il Senato della Repubblica. E il tipo da bar non era De Sica, ma Nino Strano di An. Uno che ha festeggiato la vittoria in aula riempiendosi la bocca di mortadella. Quindi un senatore vero.

Fino a vent’anni fa, la classe politica restava lievemente migliore della media dei suoi elettori. Ora l’identificazione è totale. Anzi, la Casta è talmente democratica che ha deciso di scendere anche più in basso. I diniani, per esempio. Erano tre: uno ha votato a favore, uno contro e il terzo si è astenuto. Rinserrato nel suo tinello, l’Italiano osserva questi guitti con la stessa smorfia di degnazione che riserva ai concorrenti del telequiz che, alla domanda se la Sacher sia il dolce tipico dell’Austria o del Rwanda, non sanno quale delle due accendere. Li osserva e all’improvviso si sente serissimo e intelligentissimo. Solo che si chiede perché mai dovrebbe di nuovo andarli a votare.
 
Riferimento: Facciamolo strano!

caro Giò, dici e scrivi bene e tuttavia non credo si possa fare di tutta l'erba un fascio: ho seguito poco il dibattito e le dichiarazioni di voto dei senatori ma fra le poche che ho avuto modo di seguire mi è rimasta impressa quella della senatrice Finocchiaro - certo del PD, certo a favore del Governo. Ha detto belle e sentite parole, condivisibili o meno (politicamente) è un altro paio di maniche, ma rimane un fatto che il suo modo di fare politica è distante anni luce da quello di coloro che hanno tolto la fiducia a Prodi.

Non tutti i politici sono uguali e neppure il Parlamento è lo specchio del Paese (io per quanto mi riguarda non mi riconosco certo nel modo di far politica di Mastella e Co.).

Ora si vada pure a votare con l'attuale legge elettorale e, tuttavia, quanto amarezza per chi ha voluto cambiare la precedente (il c.d. "Mattaellum"): chissà che cosa aveva in mente? Se i propri interessi personali (una rielezione forse?!) o quelli della stabilità, dell'alternanza politica ... che riguardano (o dovrebbero riguardare) tutto il Paese?

Avevamo un legge di ispirazione maggioritaria (certamente perfettibile) e ci hanno dato il "Porcellum" ... i risultati sono sotto gli occhi di tutti: l'unico Governo che nella storia della Repubblica Italiana aveva potuto operare per un'intera legislatura è stato l'ultimo Berlusconi (eletto con il Mattarellum) ... Oggi tornare indietro (ad una legge elettorale di ispirazione maggioritaria) è impossibile a causa dei piccoli partiti che - sia a dx, sia al centro, sia a sx - traggono forza e legittimazione dalla frammentazione e dal proporzionale.

Ecco rimanga a tutti a futura memoria chi ha voluto questa legge elettorale e con quali risultati, poi certo dichiaamo pure "bye bye Mr Prodi" e - aggiungo io - "Welcome back Mr. B.": non mi stracciavo le vesti prima con l'uno, non me le straccerò con l'altro che ritorna ...
 
Riferimento: Facciamolo strano!

ciao gio! e ciao a tutti; il tuo spunto è ormai troppo profondo, troppo etico...insomma fuori moda! quando sentenzio queste parole voglio però ribadire il concetto che nn mi piace essere giustizialista a tutti i costi, ho solo il desiderio di vivere tempi attuali e moderni con fare "antico, lento e sorpassato". vorrei tanto essere "più povera" (tra l'altro perderei quei 5/6 kg in più...che nn guasta), vorrei esser libera di dare a mia figlia pane e marmellata, piuttosto che la merendina di marca, vorrei nn dir parolacce se qualche omone palestrato mi urla tr....mentre mi ruba il posteggio; ma nn solo: avvicinandomi al concetto di casta, partirei più semplicemente dagli uffici inps, ade, tanto per fare un esempio e scalare su in alto fino ad arrivare a "loro", di qualsiasi colore ed amalgama (coalizione è troppo omogeneo e determinato...). il vero peccato è che noi, inteso come generazione, siamo già malati di demotivazione, fatica ed abnormi sacrifici per far sì che regga il sistema dei princìpi che vogliamo fortemente insegnare ai nostri figli (quelli ancora bimbi), ma quale esempio per un ragazzo appena più grande, magari potenziale elettore? il mio pensierino para-filosofico è appunto questo: dove stiamo andando?...lo so che ho fatto il "giro largo", ma se nn parto dalle merendine...nn riesco ad arrivare al dunque per problemi di sequenza...logica, diciamo...ciao!
 
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