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Errore Dichiarazione Regime Forfettario

Buongiorno, volevo sapere come si è evoluta la vicenda. Mi sono trovata anche io in questa situazione, però solo per l'anno 2017 (io sono la consulente) e la richiesta contributiva era arrivata nel 2022, quindi ho prontamente fatto la correzione (nel caso della mia cliente il regime era cambiato a metà anno da GS a Commercianti, quindi conseguente iscrizione). Avevamo compilato bene l'RR, ma abbiamo errato LM con la sez I anzichè II (redditi 2017). Abbiamo fatto le variazioni e presentato ricorso nel 2022, ma lo hanno respinto perchè sostengono che questo errore non è "sistemabile" con l'integrazione della dichiarazione (negli anni successivi sono poi tutte corrette). Di conseguenza con il rigetto, richiedono tutti gli anni successivi, stiamo preparando il ricorso al giudice del lavoro, ma sinceramente non so cosa aspettarmi. Ho presentato anche autotutela per l'avviso di addebito, ma la risposta è stata che, siccome vi è già un rigetto, l'autotutela non viene lavorata, vi risulta?
 
Buonasera,

il nuovo commercialista sta effettuando tutte le rettifiche, poi vediamo come finisce, per ora non so ancora nulla e non so come finirà, lui mi è ottimista.

poi vi aggiorno

CIAO
 

Luis88

Utente
Buonasera,come evoluta poi la vicenda?io ho lo stesso problema ho fatto richiesta della riduzione a febbraio 2020 ma il commercialista a errato la sez I. Il 2021 e 2022 e giusto sez II.Ancora non ho ricevuto niente dall' Inps,voi credete che se rettifico la dichiarazione può risolvere .grazie
 

Gattone

Utente
Ho avuto lo stesso problema.
Sono state fatte le dichiarazioni integrative per tutti i periodi interessati dall'errore, quindi è stata contattata l'INPS per renderla edotta della presentazione delle dichiarazioni medesime, ma l'Istituto si è rifiutato di annullare l'avviso di addebito sostenendo che l'Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto liquidare le dichiarazioni e che solo allora sarebbe stato possibile lo sgravio.
Interrogata sul punto l'Agenzia delle Entrate ha sostenuto di non dover procedere con alcuna liquidazione dei dichiarativi e che comunque se vi fosse stata una necessità in tal senso la richiesta avrebbe dovuto provenire dall'INPS.
Visto l'atteggiamento di chiusura è stato presentato ricorso al giudice del lavoro, convenendo in giudizio sia l'INPS che l'Agenzia delle Entrate, ed in prossimità dell'udienza l'avvocato ha opportunamente sentito per le vie brevi sia l'Istituto che l'Agenzia.
A quel punto è successo il miracolo perché i due Enti si sono parlati, la liquidazione delle dichiarazioni è stata fatta e l'avviso di addebito dell'INPS è stato annullato.
Conclusione : la procedura della rettifica della dichiarazione è corretta malgrado l'INPS abbia tentato di sostenere che non lo sarebbe stata perché relativa a scelte non retrattabili dal contribuente, senza però considerare che la scelta per il regime forfetario è desumibile da comportamenti concludenti, quali chiaramente risultano ad esempio dalle fatture nelle quali per obbligo è indicato il regime specifico di non applicazione di IVA e ritenuta di acconto
 
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