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Dubbio IVA auto importata

Amlet0009

Utente
Buongiorno a tutti, 2 anni fa comprai un auto fiscalmente usata (aveva più di 1 anno e circa 9000km) tramite un importatore Italiano da un CONCESSIONARIO Tedesco (l’auto la scelsi io su mobile.de). L’auto mi è stata fatturata con la dicitura: “Operazione soggetta al regime del margine art.36 e seguenti del DL 41/1995 e successive modificazioni L.41/95)” per cui immagino che l’importatore stia pagando l’IVA solo sul guadagno. Inoltre, nel contratto di vendita il prezzo finale dell’auto “si intende incluso IVA”. Ai tempi mi sembrava tutto fatto regolarmente, ma non vorrei ricevere sanzioni chiaramente. C’è qualcosa in più che potrei controllare? Il venditore mi ha detto che l’IVA “è rimasta versata in Germania”, ma come esserne certi al 100%? Immagino intenda dire che in Germania l’IVA sia stata già pagata o dal primo proprietario o dal concessionario?
 
In base alle informazioni da te fornite, la tua situazione sembra inquadrarsi correttamente nella disciplina del regime del margine applicato agli acquisti intracomunitari di beni usati.

Ecco un’analisi dettagliata per aiutarti a comprendere se l’operazione è regolare e cosa significa l'affermazione del venditore:

1. Definizione di "Auto Usata" ai fini IVA.

Per la normativa IVA, un mezzo di trasporto è considerato usato se ha percorso più di 6.000 km e se la cessione avviene dopo sei mesi dalla data di prima immatricolazione. Poiché la tua auto aveva 1 anno e 9.000 km al momento dell'acquisto, essa rientra pienamente nella categoria di bene usato.

2. Il Regime del Margine (Art. 36 D.L. 41/1995)

Il regime del margine si applica quando un rivenditore (nel tuo caso l'importatore italiano) acquista un bene da un soggetto che non ha potuto detrarre l'imposta all'atto dell'acquisto (come un privato cittadino o un altro rivenditore che applicava a sua volta il regime del margine).

Base Imponibile: L'IVA non si applica sull'intero prezzo di vendita, ma solo sulla differenza (margine) tra il prezzo di rivendita e il prezzo d'acquisto, aumentato delle spese di riparazione e accessorie.

Fatturazione: La dicitura che hai riportato (“Operazione soggetta al regime del margine art. 36...”) è quella prescritta dalla legge per segnalare che l'imposta è già inclusa nel prezzo e che l'acquirente non può detrarla.

3. Cosa significa "IVA rimasta versata in Germania"?

Le norme chiariscono che gli acquisti di beni usati soggetti al regime del margine effettuate con operatori dell'Unione Europea (come il tuo concessionario tedesco) sono considerati operazioni interne da assoggettare all’imposta nel Paese in cui risiede il cedente.

• Questo significa che se il concessionario tedesco ha applicato il regime del margine tedesco (Differenzbesteuerung), l'IVA relativa a quell'auto è stata effettivamente assolta in Germania sulla base del margine di guadagno del venditore tedesco.

• Di conseguenza, l'importatore italiano che rivende a te applica l'IVA solo sul proprio margine di guadagno in Italia, senza che avvenga un acquisto intracomunitario "ordinario" (che richiederebbe il versamento dell'IVA sull'intero valore in Italia tramite F24 o l'immatricolazione).

4. Cosa potresti controllare per sicurezza?

Per essere certo al 100% della regolarità, potresti verificare i seguenti documenti:

• Fattura del Concessionario Tedesco: Se possibile, verifica che sulla fattura emessa dal tedesco all'importatore italiano sia presente il riferimento al regime del margine tedesco (solitamente citando la direttiva europea 2006/112/CE o il paragrafo 25a della legge IVA tedesca - UStG). Se il tedesco avesse venduto l'auto come "imponibile" (IVA esposta al 19%), l'importatore italiano non avrebbe potuto applicare il regime del margine a te e avrebbe dovuto versare l'IVA sull'intero importo in Italia.

• Iscrizione al Pubblico Registro: Poiché l'auto è stata immatricolata in Italia 2 anni fa, il controllo dell'Agenzia delle Entrate sul versamento dell'IVA (necessario per ottenere il "visto" per l'immatricolazione di auto estere) dovrebbe essere già avvenuto all'epoca.

In sintesi: Se l'importatore ha acquistato l'auto da un soggetto che non ha esposto l'IVA (un privato o un rivenditore in regime del margine), l'applicazione dell'Art. 36 è corretta. In questo caso, l'IVA non è dovuta sul valore totale dell'auto, ma solo sul profitto dell'intermediario, e tu come privato non rischi sanzioni poiché il debito d'imposta ricade sul venditore.
 
In base alle informazioni da te fornite, la tua situazione sembra inquadrarsi correttamente nella disciplina del regime del margine applicato agli acquisti intracomunitari di beni usati.

Ecco un’analisi dettagliata per aiutarti a comprendere se l’operazione è regolare e cosa significa l'affermazione del venditore:

1. Definizione di "Auto Usata" ai fini IVA.

Per la normativa IVA, un mezzo di trasporto è considerato usato se ha percorso più di 6.000 km e se la cessione avviene dopo sei mesi dalla data di prima immatricolazione. Poiché la tua auto aveva 1 anno e 9.000 km al momento dell'acquisto, essa rientra pienamente nella categoria di bene usato.

2. Il Regime del Margine (Art. 36 D.L. 41/1995)

Il regime del margine si applica quando un rivenditore (nel tuo caso l'importatore italiano) acquista un bene da un soggetto che non ha potuto detrarre l'imposta all'atto dell'acquisto (come un privato cittadino o un altro rivenditore che applicava a sua volta il regime del margine).

Base Imponibile: L'IVA non si applica sull'intero prezzo di vendita, ma solo sulla differenza (margine) tra il prezzo di rivendita e il prezzo d'acquisto, aumentato delle spese di riparazione e accessorie.

Fatturazione: La dicitura che hai riportato (“Operazione soggetta al regime del margine art. 36...”) è quella prescritta dalla legge per segnalare che l'imposta è già inclusa nel prezzo e che l'acquirente non può detrarla.

3. Cosa significa "IVA rimasta versata in Germania"?

Le norme chiariscono che gli acquisti di beni usati soggetti al regime del margine effettuate con operatori dell'Unione Europea (come il tuo concessionario tedesco) sono considerati operazioni interne da assoggettare all’imposta nel Paese in cui risiede il cedente.

• Questo significa che se il concessionario tedesco ha applicato il regime del margine tedesco (Differenzbesteuerung), l'IVA relativa a quell'auto è stata effettivamente assolta in Germania sulla base del margine di guadagno del venditore tedesco.

• Di conseguenza, l'importatore italiano che rivende a te applica l'IVA solo sul proprio margine di guadagno in Italia, senza che avvenga un acquisto intracomunitario "ordinario" (che richiederebbe il versamento dell'IVA sull'intero valore in Italia tramite F24 o l'immatricolazione).

4. Cosa potresti controllare per sicurezza?

Per essere certo al 100% della regolarità, potresti verificare i seguenti documenti:

• Fattura del Concessionario Tedesco: Se possibile, verifica che sulla fattura emessa dal tedesco all'importatore italiano sia presente il riferimento al regime del margine tedesco (solitamente citando la direttiva europea 2006/112/CE o il paragrafo 25a della legge IVA tedesca - UStG). Se il tedesco avesse venduto l'auto come "imponibile" (IVA esposta al 19%), l'importatore italiano non avrebbe potuto applicare il regime del margine a te e avrebbe dovuto versare l'IVA sull'intero importo in Italia.

• Iscrizione al Pubblico Registro: Poiché l'auto è stata immatricolata in Italia 2 anni fa, il controllo dell'Agenzia delle Entrate sul versamento dell'IVA (necessario per ottenere il "visto" per l'immatricolazione di auto estere) dovrebbe essere già avvenuto all'epoca.

In sintesi: Se l'importatore ha acquistato l'auto da un soggetto che non ha esposto l'IVA (un privato o un rivenditore in regime del margine), l'applicazione dell'Art. 36 è corretta. In questo caso, l'IVA non è dovuta sul valore totale dell'auto, ma solo sul profitto dell'intermediario, e tu come privato non rischi sanzioni poiché il debito d'imposta ricade sul venditore.
Buonasera, grazie mille per la risposta, é stato chiarissimo. Rimane comunque il dubbio su questa fattura. L’importatore non credo me la faccia vedere e non me la farebbe comunque vedere. A questo punto o chiedo direttamente al concessionario tedesco, sperando mi risponda, o mi metto l’anima in pace. Mi aspetto che l’AdE faccia sin dal principio i giusti controlli e non si fidi ciecamente di quello che gli passa sotto mano immatricolando auto “irregolari”, anche perché non ho avuto l’auto “regalata” ma al prezzo di mercato.
 
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