Riferimento: dubbi su "Forfettino"
Scusate... non ho che ho capito molto quello di cui parlate.
Comunque, per avere consigli più mirati, proverò a spiegare meglio la mia situazione.
Sono laureata quinquennale vecchio ordinamento in Ingegneria. Ho superato l'esame di abilitazione alla professione di Ingegnere ma, non essendo obbligatorio, non sono iscritta all'Albo.
Il lavoro per cui devo ricevere 3 fatture per un totale di 30000 ha il seguente oggetto: Analisi della letteratura brevettuale, individuazione di un brevetto trasferibile in campo industriale e prime prove di realizzazione, relativamente all'estrazione di un pigmento...".
In pratica, visti ed analizzati i brevetti, il mio lavoro consisterà nel scegliere quello più promettente e dirne il motivo di tale scelta, e quindi nel realizzare delle prime prove secondo quanto indicato dal brevetto (a seguito di formale autorizzazione degli aventi diritto, ovviamente).
Ecco tutto. Ora, visto che si tratta di 30000 e visto che sarà l'unico lavoro che farò quest'anno (sicuro al 100%) ho pensato bene di aprire partita iva e scegliere il regime del forfettino, con aliquota sostitutiva del 10%.
Così evito che i redditi di tale attività si sommino a quelli da lavoro dipendente, visto che la mia attività continuativa è un'altra.
Ora, esposti i fatti, le domande sono:
1- nella mia situazione, ho fatto bene a scegliere come codice quello delle attività degli studi di ingegneria (ossia 711210) ?? Sapendo la mia situazione, ma anche il lavoro che devo fare, me ne avreste consigliato un altro?
2- in caso lo dovessi variare esco dal forfettino?
3- ho parlato con InarCassa e mi ha detto che a loro devo versare solo il 2% che mi da il committente. Ma per gli obblighi contributivi devo poi versare dell'altro? Quanto? A chi? Quando?
Spero di essere stata chiara (che poi è il mio nome!

) e spero sarete di nuovo così gentili nel darmi i vostri pareri.
Un abbraccio,
Chiara