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Dopo 3 anni di contratto, periodo di prova di 60 gg

guss00

Utente
Buongiorno a tutti,
vi scrivo per conto di un'amica la quale dopo tre anni di contratto rinnovato ogni 6 mesi in un negozio di calzature (cassiera) pensava che l'assumessero a tempo indeterminato come credo da legge o che venisse lasciata a casa.
L'azienda dopo averla tenuta sulle spine fino all'ultimo ha optato per farle un contratto di prova di 60 gg, premesso che siamo nel ridicolo più totale, la mia domanda è se è legale fare tutto ciò; io sapevo che l'azienda avesse due possibilità o assumerla a tempo indeterminato o lasciarla definitivamente a casa.
Vorrei una vostra conferma in merito.
Saluti
 
Salve guss00, la domanda non pare chiara.
Non esiste un contratto di prova, esiste un contratto a termine e un contratto a tempo indeterminato, dove in tutti e due i contratti, è previsto il periodo di prova.
Cerco di interpretare la domanda: alla scadenza dei 36 mesi ( comprensiva di proroghe-intervalli), vi è stata la conversione del contratto da determinato ad indeterminato, stabilendo però un periodo di prova.
In questo caso, la giurisprudenza della Cassazione, ha stabilito l’illegittimità del periodo di prova quando, in precedenti rapporti di lavoro con lo stesso datore di lavoro, si è prestata attività lavorativa per un notevole periodo di tempo ( fattispecie) e per le stesse mansioni.
Se l’interpretazione è sbagliata vorrai riformulare la domanda.
Saluti domenico
 
Caro Domenico, ti ringrazio innanzitutto per l'attenzione prestatami.
Forse mi sono precipitato troppo presto a scrivere questa situazione, senza magari informarmi meglio dalla diretta interessata, la quale però neanche lei capisce molto questa situazione, pur subendola.
L'unica cosa che posso dirti è che appunto questa mia amica dopo 3 anni di lavoro nella stessa azienda, al momento è in prova.
Quindi deduco dal tuo post che la ragazza al momento è stata assunta con un periodo di prova di 60 gg, al termine del quale potrà avere il contratto a tempo indeterminato; ora vorrai spiegarmi una cosa però, come mai un'azienda dopo 3 anni, nella quale questa ragazza non ha mai dato nessun tipo di problema, le viene fatto fare un periodo di prova? a me sembra abbastanza una pagliacciata ben fatta e infatti la Cassazione (nonchè ce ne fosse bisogno) sembra sposare questa mia affermazione. Dopo questo periodo di prova l'azienda è obbligata ad assumerla a tempo indeterminato o lasciarla definitivamente a casa, giusto? ti ringrazio e un buon proseguimento.
 
Facciamo un po’ di chiarezza.
La durata del contratto a termine è fissato in 36 mesi, comprensivo di proroghe e rinnovi.
Nel caso di superamento del limite di cui sopra, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato ( art. 5, c.4-bis- D-Lgs 368-01).
Pare di comprendere, che il rapporto di lavoro a termine è stato trasformato a tempo indeterminato, fissando tuttavia un periodo di prova, la cui illegittimità è stata dichiarata e confermata dalla giurisprudenza di merito e dalla cassazione.
Detto in altri termini, essendo illegittimo il periodo di prova stabilito, di conseguenza è nullo il c.d. recesso se il motivo è per il mancato superamento del periodo di prova.
Per quanto sopra, il licenziamento determinato per non aver superato il periodo di prova dovrà essere impugnato.
Saluti domenico
 
Domenico le chiedo un'ultima cosa, una volta esauritosi il contratto a termine dei 36 mesi, il nuovo contratto a tempo indeterminato deve essere continuativo o occorre lasciare a casa il dipendente qualche giorno?come è successo in questo caso.
La ringrazio.

* per c.d. cosa intende?
 
Domenico le chiedo un'ultima cosa, una volta esauritosi il contratto a termine dei 36 mesi, il nuovo contratto a tempo indeterminato deve essere continuativo o occorre lasciare a casa il dipendente qualche giorno?come è successo in questo caso.
La ringrazio.

* per c.d. cosa intende?

gusso00, prima mi dai del tu poi mi dai del Lei, cosa è successo?.
Venendo alla domanda, in caso di trasformazione il contratto prosegue senza alcuna interruzione.
per c.d. si intende cosiddetto.
saluti domenico
 
Caro Domenico, consideralo un errore di forma, niente più, continuiamo pure con il "tu".
Devo prendere atto quindi che anche in questo caso la ditta non si è comportata come doveva, lasciando a casa la dipendente qualche giorno per poi riassumerla.
Davvero basito da tali comportamenti, il problema è che il lavoratore, in molti casi, se ne sta zitto e subisce sempre l'arroganza del datore di lavoro, che si permette di raggirare in qualsiasi modo possibile le varie leggi penalizzando chi? sempre il povero operaio. Ti ringrazio e ti auguro un buon proseguimento.
 
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