Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Donazione Madre verso Figlio

Ziro-eur

Utente
Come da titolo la discussione riguarda una donazione da madre verso figlio di una somma attualmente divisa tra conto corrente e deposito titoli.
Come conviene muoversi per non avere problemi con il fisco? e se necessario un atto pubblico dal notaio, non pagare una parcella a quest'ultimo molto onerosa?

Avevo pensato:

-Donazione diretta (atto pubblico notaio), del conto corrente e deposito titoli, senza muovere nulla, cosi com'è.
-Donazione diretta (atto pubblico notaio), del conto corrente disinvestendo l'intero deposito titoli.
-Donazione diretta (atto pubblico notaio), del deposito titoli investendo la somma attualmente liquida del conto corrente.
-Donazione indiretta con bonifici è possibile? io credo di no in questo caso perchè potrebbero esserci problemi

Quale delle opzioni è la migliore per cercare di non avere i problemi accennati nelle prime righe della discussione?
Ho letto che da madre a figlio c'è un imposta di donazione del 4% ma con franchigia di 1 milione (non è questo il caso). Quindi questa la eviterò. Però riguardo la parcella del notaio, non ne ho idea in che maniera viene calcolata.
 
> La donazione diretta con atto pubblico è la via maestra per due ragioni: la prima risponde ad un requisito di forma che incide anche sulla validità dell’atto; infatti se la somma è di non modico valore per il donante, la forma dell’atto pubblico è richiesta a pena di nullità; il compenso e le spese del Notaio dipendono dall’importo per cui potrebbero anche non essere particolarmente alti. La seconda risponde a trasparenza rispetto agli eredi legittimari del donante poiché potranno verificare al momento della successione l’effettiva anticipazione delle somme che potranno essere imputate o scontate dalla quota da eventualmente percepire sull’eredità. >La donazione indiretta è possibile ma non sotto forma di bonifico come qualcuno suggerisce (è comunque donazione diretta se si specifica donazione) ma sotto altre forme che si possono esplorare. In questo caso non ci sarà il problema della forma (si evita l’atto pubblico) ma essendo operazioni meno trasparenti (le donazioni indirette sono definite donazioni mascherate) possono alimentare i contenziosi nella futura successione, qualora vengano in qualche modo intercettate da altri eredi legittimari.
  • In ogni caso, l’aspetto fiscale è neutro se non si supera il milione di euro in entrambi i casi sia di donazione diretta che indiretta.
 
Penso che l'unica via percorribile sia la 2.

-Donazione diretta (atto pubblico notaio), del conto corrente e deposito titoli, senza muovere nulla, cosi com'è.
-Donazione diretta (atto pubblico notaio), del conto corrente disinvestendo l'intero deposito titoli.
-Donazione diretta (atto pubblico notaio), del deposito titoli investendo la somma attualmente liquida del conto corrente.
-Donazione indiretta con bonifici è possibile? io credo di no in questo caso perchè potrebbero esserci problemi

Non penso sa possibile donare un deposito titoli, ma solo disinvestirlo (con conseguenti costi tra commissioni e soprattutto tasse) e avere liquidità da spostare.
Collego il mio caso e ciò che ho raccolto se può essere d'aiuto (se sbaglio mi corrigerete):

PREMESSA:

In ottica di futura successione vorremmo spostare parte del patrimonio (deposito titoli di 500k, + casa di proprietà valore catastale rivalutato 140k + immobile commerciale in comproprietà a 50% con figlio valore catastale rivalutato 90k x 50% = 45k, quindi ad oggi un patrimonio totale ai fini di successione di 685k circa) dal c/c di mia madre vedova a me unico figlio e futuro naturale erede, in modo di acquistare direttamente ETF dal mio deposito titoli senza che al momento della successione io debba pagare eventuale plusvalenza sul prezzo di carico. [Gli ETF subiscono la tassazione capital gain da redditi di capitale in successione]

So che sotto il milione di patrimonio totale c'è franchigia sulle donazioni, però so anche che per non passare dal notaio (con ulteriori costi) la cifra donata (anzi: il TOTALE delle cifre donate anche in più anni) deve essere non eccessiva rispetto al patrimonio del donante. [Non c'è un limite preciso, ma interpretazione di "modica cifra", il che rende tutto un po' aleatorio]

QUINDI:

Le opzioni che stiamo prendendo in considerazione sono appunto:

1) Spostare quanto più possibile subito dal suo patrimonio al mio (ETF in leggera perdita e un BTP si spera in futura plusvalenza a compensare che venduti produrrebbero una liquidità di circa 200k) e poi fare nuovi investimenti in ETF sul mio deposito titoli. L'operazione sarebbe una donazione di liquidità e quindi vorrei capire se sarebbe una somma ingente rispetto al patrimonio totale da far si di aver bisogno di un notaio

2) Lo stesso del punto 1, ma con la differenza che circa 130k di quella liquidità potrebbe essere considerata come il trasferimento di canoni di locazione pregressi incassati esclusivamente da mia madre negli anni precedenti (dal 2000 deteniamo a metà un immobile concesso in locazione) e che sono sempre stati versati esclusivamente a lei, sebbene abbiamo versato le imposte al 50-50 come da legislazione. Il resto, circa 70k potrebbe essere una donazione senza necessità di notaio?

3) Non spostare niente e investire quella liquidità direttamente in ETN azionari dal deposito titoli di mia madre, in modo che al momento della successione passi il prezzo di carico aggiornato senza tassazione di plusvalenza, come avviene per le azioni. In questo caso -fatto salvo che la legislazione rimanga la corrente- guadagnerei anche una plusvalenza lorda pulita non tassata.

Che ne pensate? Trovate dei punti critici? Ricordo: patrimonio madre di 500k, + casa di proprietà + immobile commerciale al 50% con figlio. Grazie
 
· Donazione immobiliare: rischiosa per la commerciabilità del bene (azioni di riduzione/restituzione, vincoli ventennali), meglio evitarla anche se esiste al momento un solo legittimario.

· Scioglimento della comunione: soluzione da esplorare come alternativa agevolata dalla compensazione del credito del figlio per i canoni incassati solo dalla madre.

· Donazione titoli: obbligo di atto pubblico; nessun azzeramento della plusvalenza ma solo differimento della tassazione (continuità valori fiscali).
 
Penso che l'unica via percorribile sia la 2.



Non penso sa possibile donare un deposito titoli, ma solo disinvestirlo (con conseguenti costi tra commissioni e soprattutto tasse) e avere liquidità da spostare.
Collego il mio caso e ciò che ho raccolto se può essere d'aiuto (se sbaglio mi corrigerete):

PREMESSA:

In ottica di futura successione vorremmo spostare parte del patrimonio (deposito titoli di 500k, + casa di proprietà valore catastale rivalutato 140k + immobile commerciale in comproprietà a 50% con figlio valore catastale rivalutato 90k x 50% = 45k, quindi ad oggi un patrimonio totale ai fini di successione di 685k circa) dal c/c di mia madre vedova a me unico figlio e futuro naturale erede, in modo di acquistare direttamente ETF dal mio deposito titoli senza che al momento della successione io debba pagare eventuale plusvalenza sul prezzo di carico. [Gli ETF subiscono la tassazione capital gain da redditi di capitale in successione]

So che sotto il milione di patrimonio totale c'è franchigia sulle donazioni, però so anche che per non passare dal notaio (con ulteriori costi) la cifra donata (anzi: il TOTALE delle cifre donate anche in più anni) deve essere non eccessiva rispetto al patrimonio del donante. [Non c'è un limite preciso, ma interpretazione di "modica cifra", il che rende tutto un po' aleatorio]

QUINDI:

Le opzioni che stiamo prendendo in considerazione sono appunto:

1) Spostare quanto più possibile subito dal suo patrimonio al mio (ETF in leggera perdita e un BTP si spera in futura plusvalenza a compensare che venduti produrrebbero una liquidità di circa 200k) e poi fare nuovi investimenti in ETF sul mio deposito titoli. L'operazione sarebbe una donazione di liquidità e quindi vorrei capire se sarebbe una somma ingente rispetto al patrimonio totale da far si di aver bisogno di un notaio

2) Lo stesso del punto 1, ma con la differenza che circa 130k di quella liquidità potrebbe essere considerata come il trasferimento di canoni di locazione pregressi incassati esclusivamente da mia madre negli anni precedenti (dal 2000 deteniamo a metà un immobile concesso in locazione) e che sono sempre stati versati esclusivamente a lei, sebbene abbiamo versato le imposte al 50-50 come da legislazione. Il resto, circa 70k potrebbe essere una donazione senza necessità di notaio?

3) Non spostare niente e investire quella liquidità direttamente in ETN azionari dal deposito titoli di mia madre, in modo che al momento della successione passi il prezzo di carico aggiornato senza tassazione di plusvalenza, come avviene per le azioni. In questo caso -fatto salvo che la legislazione rimanga la corrente- guadagnerei anche una plusvalenza lorda pulita non tassata.

Che ne pensate? Trovate dei punti critici? Ricordo: patrimonio madre di 500k, + casa di proprietà + immobile commerciale al 50% con figlio. Grazie
Credo che percorrero la strada numero 2. Disintesto l'intero deposito titoli dove ha solo bond ultra short term per liquidità e con atto pubblido redatto dal notaio sposteremo il 100% del conto corrente da lei verso me. Sono figlio unico anche io quindi non ho alcun tipo di problema sotto quel punto di vista. La strada bonifico non è mia intenzione neanche prenderla in considerazione perchè spogliarsi del 100% del capitale non è donare una cifra di "modico valore" ma tutt'altro. Non voglio problemi con il fisco poi.
 
Credo che percorrero la strada numero 2. Disintesto l'intero deposito titoli dove ha solo bond ultra short term per liquidità e con atto pubblido redatto dal notaio sposteremo il 100% del conto corrente da lei verso me. Sono figlio unico anche io quindi non ho alcun tipo di problema sotto quel punto di vista. La strada bonifico non è mia intenzione neanche prenderla in considerazione perchè spogliarsi del 100% del capitale non è donare una cifra di "modico valore" ma tutt'altro. Non voglio problemi con il fisco poi.

Esatto, per il 100% o cmq una % considerevole credo che tu non possa far a meno del notaio

Io invece potrei spostare circa 130k su 500k reintegrando canoni di locazione mai corrisposti a me (la cifra sarebbe anche maggiore se applicassi la rivalutazione monetaria dal 2000 a oggi), resta da capire se in questo caso posso risparmiarmi il notaio

L'alternativa è lasciare tutto a lei e investire in titoli che non mi costino una sassata di capital gain in sede di successione (BTP o ETN ancor meglio), anzi in caso di plusvalenze sarebbe anche molto positivo per me perchè si aggiornerebbe il prezzo di carico a 0) però non so se la legge resterà la medesima (già dovevano rivederla in questi 2 anni e non l'hanno fatto)

Consigli?
 
Esatto, per il 100% o cmq una % considerevole credo che tu non possa far a meno del notaio

Io invece potrei spostare circa 130k su 500k reintegrando canoni di locazione mai corrisposti a me (la cifra sarebbe anche maggiore se applicassi la rivalutazione monetaria dal 2000 a oggi), resta da capire se in questo caso posso risparmiarmi il notaio

L'alternativa è lasciare tutto a lei e investire in titoli che non mi costino una sassata di capital gain in sede di successione (BTP o ETN ancor meglio), anzi in caso di plusvalenze sarebbe anche molto positivo per me perchè si aggiornerebbe il prezzo di carico a 0) però non so se la legge resterà la medesima (già dovevano rivederla in questi 2 anni e non l'hanno fatto)

Consigli?
Sai una donazione dal notaio in atto pubblico dopo quanto tempo va in prescrizione? ho letto 5 anni
 
Alto